domenica 17 febbraio 2013

La rinuncia del Papa nel commento di Vittorio Messori

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13 commenti:

Antonio ha detto...

Mi spiace deludere Messori ma Goethe è stato per davvero a Roma e in Sicilia: se poi vicino al suo lago ci son pure i limoni...
Comunque penso che il nuovo Pontefice, se avrà l'altezza intellettuale di papa Benedetto, e ne dubito, dovrà intervenire principalmente sulle Università ecclesiastiche ove i professori insegnano le loro verità più che il magistero della Chiesa.
Si deve poi universalmente ripristinare il bello nelle cerimonie liturgiche cosa che Papa Benedetto XVI ha fatto ma solo a San Pietro perché i vescovi non l'hanno seguito. E poi lasciar fare a Dio...

gemma ha detto...

ma se verità e liturgia sono stati i punti su cui è' stato più attaccato....

Anonimo ha detto...

nessuno in quesat settimana ha parlato della svolta operata dal papa nella lettura del concilio e nella liturgia... Perché?

Raffaella ha detto...

Perche' non serve piu'...
R.

Anonimo ha detto...

Non vorrei fare un paragone irriverente però Messori mi sembra uno di quegli animali antropomorfi che vegliano sulla facciata delle cattedrali gotiche.
Guardano e sorridono ma che fanno?
La solitudine di papa Benedetto XVI e della vera Chiesa di Cristo in parte è dovuta a gente come Messori e ai vecchi e novelli teologi che per decenni hanno fatto il lavaggio del cervello ai fedeli dicendo sempre come dovevano essere invece di rispettarli per quel che erano.Il il sensus fidei in loro è sempre stato più saggio ed elevato che negli intellettuali.
In poche parole han messo ai fedeli un cappotto che non era loro: alcuni lo volevano di foggia lombarda (Martini), altri di foggia gallo-renana,altri di foggia slava, altri di foggia sudamericana.
I fedeli sono fedeli in Cristo e nessuno, neanche i vescovi, può cambiare la loro fede e il modo di esprimerla. Ecco il grande insegnamento di Papa Benedetto XVI : siamo solo custodi e non padroni della Fede.
Il Papa è sceso dalla Cattedra di Pietro ma altri son disposti ad umiliarsi e scendere dalle loro superbe cattedre?

Andrea ha detto...

Messori è una persona a cui dobbiamo moltissimo. C'è del soprannaturale nella sua conversione (l'ha raccontato lui), e i frutti sono stati copiosi e inattesi. Quando molto personale di Chiesa (suore e preti) uscivano verso il "Mondo", lui entrava stupito nella Chiesa.

In vecchiaia (è evidente da anni) è troppo impressionato dai dati quantitativi di riduzione dei Consacrati e del culto divino. E continua a scrivere sul "Corriere", foglio che milita nella guerra alla Chiesa (vedi pubblicazione dell' "oracolo finale" del card. Martini)

Anonimo ha detto...

Come non serve più?
Eì urgentissimo!!! ...per il benen della chiesa!

Raffaella ha detto...

Non serve piu' fare polemica su Ratzinger ed il Concilio e soprattutto non si vuole elogiare il suo ultimo discorso.
R.

gemma ha detto...

Messori si espose intervistando il card Ratzinger quando era più che mai custode della fede inviso al mondo, racconto' di aver ricevuto anche minacce per avergli dato voce

Anonimo ha detto...

Troppo lungo questo commento di Messori, e anche troppo da "osservatore", mi dispiace. Sembra un medico al capezzale del malato,c he però rimanda ad altri diagnosi e terapia. Un "mestiere" piuttosto da borghese...

gianni

sam ha detto...

Mah non direi... non rimanda ad "altri" ma ad un "Altro", come direbbe Benedetto.
Il suo mi pare il commento che meglio interpreta e incarna la lezione di Benedetto XVI, Jospeh Ratzinger, così importante nella formazione di credente di Messori.
Non fatico ad ammettere che il mio atteggiamento, non immune da sdegno ed inquietudine, è molto meno conforme di quello di Messori alla sovrana fiducia di Benedetto nel Padre, in Cristo e nello Spirito Santo.
Non fatico ad ammettere che io, (come mi pare diversi amici in questo Blog)come Pietro sono istintivamente incline a metter mano alla spada per difendere il "nostro".... mentre il "nostro" ci chiede di riporla, pregare, credere, perseverare...
Voglia Dio che quando il "nostro" sarà rinchiuso, non cadiamo nello sgomento che tradisce e la nostra fede non venga meno!
Ci aiuti Maria a mantenere lo sguardo della Fede.
Grazie, Messori, per questa limpida e schietta disanima.

sam ha detto...

P.S. O.T.
Antonio, deponga lo scetticismo. Il Lago di Garda, tuttora frequentatissimo dai Tedeschi, è famoso per le sue limonaie. Vada a vedere come si chiama il paese natale di San Daniele Comboni.

sam ha detto...

Scusate il refuso: ovviamente era disamina non disanima :-)