Il Signore mi chiama a "salire sul monte", a dedicarmi ancora di più alla preghiera... (Benedetto XVI, 24 febbraio 2013)
venerdì 30 novembre 2012
Gli interventi del card. Bagnasco su globalizzazione, economia, Ilva, scuole ed ospedali cattolici nell'articolato commento di Salvatore Izzo
GLOBALIZZAZIONE: BAGNASCO, SE CELA INTERESSI SPINGE A VIOLENZA
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 30 nov.
"L'utile di una parte dell'umanita' non puo' essere considerato il criterio per stabilire cio' che e' bene per tutti". Lo ricorda il presidente dei vescovi italiani, cardinale Angelo Bagnasco, aprendo i lavori del Forum del Progetto Culturale della Cei dedicato al tema della globalizzazione, che, sottolinea il porporato, "dev'essere regolamentata secondo giustizia, evitando che essa si configuri come l'espressione d'interessi particolari imposti universalmente".
Per Bagnasco, "va detto con chiarezza che questa e' una concezione errata del progresso umano e del suo sviluppo globale".
"Non stupiscono dunque - dice - le reazioni di rigetto, a volte altrettanto violente". Nel suo intervento al Forum presieduto dal suo predecessore alla guida della Cei, il cardinale Camillo Ruini, Bagnasco denuncia "un vero e grave fraintendimento di cio' che l'umanita', grazie soprattutto all'elaborazione del pensiero cristiano, ha stabilito essere realmente universale: la dignita' della persona, la salvaguardia della sua liberta', il rispetto della vita in ogni suo momento".
In effetti, ragiona Bagnasco, "una lettura unilaterale dei processi di globalizzazione puo' essere pericolosa perche' potrebbe giustificare una forma d'imposizione, a volte anche violenta, del globale sul locale". E "con un uso ideologico dei processi di globalizzazione, cio' che e' a fondamento di ogni comportamento umano, e che per questo puo' essere da tutti condiviso, rischierebbe di trasformarsi in qualcosa d'imposto, e percio' avvertito come estraneo al proprio essere e alla propria storia".
"L'ultimo decennio - osserva - sta a insegnarlo".
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BAGNASCO: NON ASSOLUTIZZARE L'ECONOMIA NE' LA LIBERTA' ECONOMICA
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 30 nov.
"Non bisogna assolutizzare l'economia, dal momento che essa e' solo un aspetto ed una dimensione della complessa attivita' umana". Lo riafferma il cardinale Angelo Bagnasco. Nello specifico, scandisce il porporato, "la liberta' economica e' solo un elemento della liberta' umana. Quando quella si rende autonoma, quando cioe' l'uomo e' visto piu' come un produttore o un consumatore di beni che come un soggetto che produce e consuma per vivere, allora perde la sua necessaria relazione con la persona umana e finisce con l'alienarla ed opprimerla". L
'alienazione "avviene ogni qual volta la persona si trova presa, e anzi soffocata, tra i due poli dello Stato totalitario e del mercato", Un'alternativa "sbagliata perche' dimentica che la convivenza tra gli uomini non e' finalizzata ne' al mercato ne' allo Stato, poiche' possiede in se stessa un singolare valore che Stato e mercato devono servire", spiega il presidente della Cei, che ha aperto questa mattina il Forum del Progetto Culturale della Cei con una lunga citazione della "Centesimus Annus" di Giovanni Paolo II, della quale ha rilevato la continuita' con la visione profetica di Paolo VI nella "Popolorum Progressio" (le due encicliche sono entrambe sulla scia della "Rerum Novarum" di Leone XIII).Papa Montini, infatti, "chiedeva di configurare un modello di economia di mercato capace d'includere, almeno tendenzialmente, tutti i popoli e non solamente quelli piu' attrezzati. Chiedeva che ci si impegnasse a promuovere un mondo piu' umano per tutti, un mondo nel quale tutti avessero "qualcosa da dare e da ricevere, senza che il progresso degli uni costituisse un ostacolo allo sviluppo degli altri". Rispetto al secolo scorso, rileva Bagnasco ricordando l'impegno del Papa polacco per la pace, la liberta' e la giustizia, "oggi, certamente ci troviamo in una situazione nella quale la contrapposizione tra i due blocchi, a cui alludevano queste parole, e' ormai superata. Ma non e' certo venuta meno - osserva - l'esigenza di salvaguardare il bene comune a livello globale. E soprattutto in maniera sempre piu' urgente emerge la necessita' di fornire un fondamento antropologico in grado di giustificare quella 'globalizzazione della solidarieta'' che Giovanni Paolo II auspicava". E Papa Ratzinger, sottolinea il presidente della Cei, si e' posto in continuita' con questa visione con la "Caritas in veritate". La globalizzazione, in questa Enciclica, costituisce una vera e propria sfida etica. L'etica, a sua volta, e' guidata e orientata dalla carita'". Infatti, come scrive Beendetto XVI, "solo con la carita', illuminata dalla luce della ragione e della fede, e' possibile conseguire obiettivi di sviluppo dotati di una valenza piu' umana e umanizzante. La condivisione dei beni e delle risorse, da cui proviene l'autentico sviluppo, non e' assicurata dal solo progresso tecnico e da mere relazioni di convenienza, ma dal potenziale di amore che vince il male con il bene".
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IMU: BAGNASCO, GRAVE SE SCUOLE CATTOLICHE COSTRETTE A CHIUDERE
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 30 nov.
"Sarebbe molto grave se dovessero chiudere".
Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, interpellato riguardo alle scuole cattoliche che hanno dichiarato di non essere in grado di pagare l'Imu, in quanto si tratta di attivita' gia' in passivo e che rappresentano pero' un servizio che sgrava lo Stato da oneri rilevanti. Per Bagnasco, "c'e' preoccupazione soprattutto per la mancanza di contributi".
A questo proposito, il presidente della Cei (intervenuto in apertura del Forum per il Progetto Culturale) ha segnalato come urgente un passo a favore degli Istituti con aiuti che "lo Stato sarebbe giusto riconoscesse non tanto agli istituti scolastici, quanto alle famiglie, che hanno diritto a scegliere per i propri figli l'istruzione che ritengono piu' idonea". "Data la mancanza di questo contributo alle famiglie - ha proseguito - le scuole cattoliche si trovano in grandissima difficolta'. Sarebbe molto grave se dovessero chiudere, sia per i genitori, sia per l'intero sistema scolastico".
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SANITA': BAGNASCO PREOCCUPATO PER OSPEDALI CATTOLICI IN CRISI
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 30 nov.
Preoccupazione per la situazione di difficolta' in cui versano molti ospedali cattolici, e' stata espressa oggi dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, che ha aperto questa mattina il Forum del Progetto Culturale. Il presidente della Cei ha ricordato che dietro la crisi dell'ospedalita' cattolica "ci sonno tantissime persone e le rispettive famiglie: spero - ha detto ai giornalisti - che, attraverso una maggiore attenzione e l'approfondimento delle diverse situazioni, se ne possa uscire".
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ILVA: BAGNASCO, CRISI NON SENZA USCITE,BENE CHE GOVERNO SI OCCUPI
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 30 nov.
La situazione dell'Ilva "mi pare che non sia cosi' senza uscita".
Lo ha affermato il cardinale Angelo Bagnasco che ha aperto questa mattina a Roma il Forum del Progetto Culturale della Cei. "C'e' la situazione gravissima di Taranto, anche di Genova e di Noli, ma sembra - ha spiegato il presidente dei vescovi italiani - che le diverse responsabilita' siano ancora piu' coinvolte nella situazione, per uscire da questo stallo gravissimo".
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1 commento:
e a Bagnasco interessa qualcosa dell`IMU che pagano le famiglie?
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