venerdì 30 novembre 2012

Vocazioni, il Papa: situazione difficile in Francia ed in Europa. Edonismo e relativismo segnano il contesto culturale (Izzo)


VOCAZIONI: PAPA, SITUAZIONE E' DIFFICILE IN FRANCIA E IN EUROPA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 30 nov. 

"In Europa la Chiesa non puo' restare indifferente di fronte alla diminuzione delle vocazioni e delle ordinazioni sacerdotali, ne' degli altri altri tipi di chiamata che Dio ha suscitato nella Chiesa". 
Lo afferma Benedetto XVI in un discorso rivolto questa mattina ai vescovi della Francia, paese dove il problema, sottolinea, e' particolarmente avvertito. "Vi e' un urgente bisogno - spiega il Papa - di mobilitare tutte le energie disponibili, in modo che i giovani possano ascoltare la voce del Signore". "Dio - infatti - chiama chiunque vuole e quando vuole". Per Ratzinger, "nonostante tutto, le famiglie e le comunita' cristiane rimangono una terra fertile e particolarmente favorevole". 

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FRANCIA: PAPA, EDONISMO E RELATIVISMO SEGNANO CONTESTO CULTURALE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 30 nov. 

In Francia oggi "il contesto culturale e sociale e' segnato dal relativismo e dall'edonismo" e cio' rende problematica la trasmissione della fede dai genitori ai figli. 
Lo denuncia Benedetto XVI in un discorso ai vescovi d'Oltralpe ricevuti oggi in visita ad limina. Come vescovi, rileva il Pontefice, "siamo consapevoli del fatto che uno degli ostacoli piu' ardui per la nostra missione pastorale e' l'ignoranza dei contenuti della fede". 
"In realta' - osserva Papa Ratzinger - e' diffusa una doppia ignoranza: l'ignoranza della persona di Gesu' Cristo e l'ignoranza della sublimita' dei suoi insegnamenti, del loro valore universale e permanente, nella ricerca del senso della vita e della felicita'".
"Questa ignoranza - di fatto - produce anche nelle nuove generazioni l'incapacita' di comprendere la storia e sentirsi erede di questa tradizione che ha la vita di forma, la societa', l'arte e la cultura europea". Per il Papa, "le famiglie e le comunita' dei giovani debbono essere al centro di ogni iniziativa evangelistica". Davanti alle "domande fondamentali dell'esistenza umana, che riguardano il senso della vita e della morte, il male, la malattia e la sofferenza, se presente nel nostro mondo", la Chiesa, conclude il Pontefice citando il Concilio Vaticano II e in particolare la Costituzione Gaudiume et Spes, "chiede a ogni cristiano di "rendere ragione della speranza che vive". 

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