Il Signore mi chiama a "salire sul monte", a dedicarmi ancora di più alla preghiera... (Benedetto XVI, 24 febbraio 2013)
venerdì 23 novembre 2012
Harvey nominato Arciprete della Basilica di San Paolo, presto un nuovo Prefetto della Casa Pontificia (Izzo)
PAPA: HARVEY ARCIPRETE BASILICA S.PAOLO, PRESTO UN NUOVO PREFETTO
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 23 nov.
L'arcivescovo statunitense James Michel Harvey, che domani ricevera' la porpora cardinalizia insieme a cinque vescovi di paesi del Terzo Mondo, e' stato nominato oggi dal Papa nuovo arciprete della Basilica di San Paolo fuori le mura. La nomina era stata anticipata dallo stesso Pontefice il giorno dell'annuncio del Concistoro e quindi l'attesa era per il successore di Harvey alla guida della Casa Pontificia.
Il nome del segretario di Benedetto XVI circola con insistenza, ma non e' chiaro se assumera' l'incarico di prefetto come titolare o come aggiunto (in ticket con un prelato di provenienza diplomatica) ripetendo cosi' la situazione che aveva creato Giovanni Paolo II nel 1999, nominando insieme Harvey, allora assessore (cioe' numero 3) della Segreteria di Stato, e il proprio segretario, Stanislao Dziwisz.
Pur diventando vescovo e prefetto aggiunto della Casa Pontificia, Dziwisz non lascio' il suo ruolo di segretario del Papa polacco, al quale resto' vicinissimo fino alla fine del Pontificato (e Benedetto XVI lo premio' poi con la sede cardinalizia di Cracovia che era stata di Wojtyla).
Anche se alcune voci ipotizzano una "promozione-rimozione" per monsignor Gaenswein, quella di un doppio incarico come il predecessore Dziwisz appare la soluzione piu' probabile.
Lo scandalo Vatileaks, infatti, vede don Georg piuttosto nel ruolo della vittima, assieme al Papa e al segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone (contro il quale e' stato sparso molto veleno da curiali di lungo corso).
Anche monsignor Harvey, che aveva raccomandato Paolo Gabriele come maggiordomo del Pontefice, e per questo aveva offerto le sue dimissioni a Papa Ratzinger fin dall'arresto dell'assistente di camera, non viene certo punito perche' ottiene la porpora cardinalizia in un'eta' relativamente giovane: 62 anni. Certo e' che Benedetto XVI non sembra subire i condizionamenti degli ambienti curiali (che spesso arrivano anche a mezzo stampa) e decide secondo i propri convincimenti.
E il Papa fin dalla prima occasione pubblica seguita all'arresto di Paoletto del 23 maggio (che fu l'Udienza Generale del 30) riconfermo' la sua fiducia tanto a don Georg quanto al cardinale Bertone.
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