Il neocardinale filippino Luis Antonio Tagle: portare al mondo l'ottimismo che viene dalla fede in Dio
I sei nuovi porporati provengono da tre continenti: America, Africa ed Asia. Tra di essi c’è l’arcivescovo filippino di Manila, Luis Antonio Tagle. Philippa Hitchen lo ha intervistato:
R. – I would like to thank...
Vorrei ringraziare il Santo Padre per la sua fede e fiducia non solo nei miei confronti, ma nei confronti della Chiesa di Manila e della Chiesa nelle Filippine. Prendo tutto questo non solo come un dono, ma anche come una chiamata affinché la Chiesa filippina prenda sul serio la nostra missione, specialmente in Asia. Oggi, specialmente attraverso i nostri immigrati filippini in tutto il mondo, la fede cristiana è presente e si diffonde dappertutto. Quindi, forse, questo è tempo per noi per ringraziare il Signore ed anche tempo per prendere seriamente la nostra missione.
D. – Tornando nelle Filippine cosa spera di riportare?
R. – To the people of the Philippines...
Al popolo filippino, come anche agli altri popoli in Asia, io vorrei portare molto ottimismo e speranza. Ho sentito diverse volte la paura di alcune Chiese, abituate ad essere maggioranza: paura per la diminuzione dei fedeli e forse anche per il calo di una certa influenza. Io le ho ascoltate e ho detto loro che questa è stata la storia della Chiesa negli ultimi 2000 anni! Non vi spaventate! Vivete tutto con la fiducia che il Signore è sempre con voi e che lo Spirito Santo continua a soffiare nonostante noi stessi e molte volte grazie anche a noi stessi. Alla mia gente dirò che forse verrà un tempo in cui potremo condividere la nostra esperienza con altre Chiese che hanno paura o che non sono abituate ad essere una minoranza e potremo condividere con loro la gioia che abbiamo ed anche quel modo eroico in cui tante persone qui trasmettono e testimoniano la loro fede.
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