sabato 23 febbraio 2013

Benedetto XVI cambia rito omaggio cardinali (Ansa)


Benedetto XVI cambia rito omaggio cardinali

Novita' anche per tempi visita basiliche S.Paolo e S.Maria Magg.

Nei riti dell'inizio del Pontificato cambiano le modalità dell'omaggio, "l'atto dell'obbedienza", dei cardinali e i tempi e le forme per le visite del nuovo Vescovo di Roma alle basiliche papali. Lo riferisce il Maestro delle Celebrazioni liturgiche pontificie, Monsignor Guido Marini, in un'intervista all'Osservatore Romano.
L'obiettivo di Papa Ratzinger, che con la sua "Autorità apostolica" ha modificato "l'Ordo rituum pro ministeri Petrini initio Romae", è stato quello di "distinguere meglio la celebrazione della Santa Messa da altri riti che non le sono strettamente propri". 
Per quanto riguarda l'omaggio dei cardinali, nella "celebrazione di inizio del ministero del Vescovo di Roma, l'atto dell' 'obbedienza' sarà compiuto da tutti i cardinali presenti alla concelebrazione. In tal modo, quel gesto che in Cappella Sistina, subito dopo l'elezione è compiuto dai cardinali elettori, torna ad avere una dimensione anche pubblica - spiega Mons. Marini al giornale della Santa Sede - e rimane aperto a tutti i componenti del collegio cardinalizio, assumendo al tempo stesso un carattere di cattolicità".
Il Maestro delle celebrazioni riferisce anche che "non si tratta di una novità, in quanto tutti ricordano bene all'inizio del pontificato di Giovanni Paolo II l'atto di obbedienza compiuto da tutti i cardinali allora presenti alla concelebrazione. Tra di essi basti pensare alle ormai celeberrime e commoventi fotografie ritraenti l'abbraccio di Papa Wojtyła, sia con l'allora cardinale Joseph Ratzinger, sia con il cardinale Stefan Wyszyński".
Novità anche per le visite del nuovo Vescovo di Roma alle due basiliche papali, San Paolo fuori le Mura e Santa Maria Maggiore. A differenza di prima "il nuovo Pontefice potrà compierle quando riterrà più opportuno, anche a distanza di tempo dalla elezione, e nella forma che giudicherà più adatta, sia essa una Santa Messa, la celebrazione della liturgia delle Ore o un atto liturgico particolare come quello attualmente prescritto". Nelle modifiche apportate ai riti è prevista infine una maggiore libertà, per quanto riguarda gli aspetti musicali, nella scelta delle parti cantate

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E' stato probabilmente un errore, il 24 aprile 2005, non obbligare tutti i cardinali ad inginocchiarsi davanti a Benedetto XVI per giurargli pubblicamente fedelta'.
R.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Credo fosse una scelta d'iniziativa del precedente Maestro delle Celebrazioni Liturgiche, mons. Piero Marini
http://liturgia.diocesifrosinone.com/formazione/fonti-esterne/frutto-della-riforma-voluta-dal-concilio-vaticano-ii.html
Alberto