sabato 16 febbraio 2013

Rinuncia del Papa, Lombardi: mirabile saggezza in questo atto di governo. Chi lo conosce bene non si è stupito (Izzo)


PAPA: LOMBARDI, MIRABILE SAGGEZZA IN QUESTO ATTO DI GOVERNO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 16 feb. 

"Un grande atto di governo della Chiesa" compiuto con "mirabile saggezza umana e cristiana" . 
Cosi' padre Federico Lombardo definisce in una nota le dimissioni del Papa, motivate, spiega, "non tanto, come qualcuno pensa", dal fatto che a 85 anni "non sentisse piu' le forze per guidare la Curia romana, quanto perche' affrontare oggi i grandi problemi della Chiesa e del mondo, di cui il Papa e' piu' che consapevole, richiede forte vigore e un orizzonte di tempo di governo proporzionato a imprese pastorali di ampio respiro e non piccola durata".
Per padre Lombardi, l'uomo Joseph Ratzinger "vive davanti a Dio nella fede in liberta' di spirito, conosce le sue responsabilita' e le sue forze, e indica con la sua rinuncia una prospettiva di rinnovato impegno e di speranza".
"In questi giorni - sottoline - ha detto di sentire quasi fisicamente l'intensita' della preghiera e dell'affetto che lo accompagna". E, assicura il gesuita a nome dei cattolici del mondo, "sentiremo a nostra volta l'intensita' unica della sua preghiera e del suo affetto per il Successore e per noi". "Probabilmente - prevede Lombardi - questo rapporto spirituale sara' ancora piu' profondo e piu' forte di prima. Comunione intensa in una liberta' assoluta". "Benedetto - conclude - non ci abbandona nel tempo della difficolta', con fiducia invita la Chiesa ad affidarsi allo Spirito e ad un nuovo Successore di Pietro". 

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PAPA: LOMBARDI, CHI LO CONOSCE BENE NON SI E' STUPITO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 16 feb. 

La rinuncia del Papa "e' una decisione che ha stupito piu' chi non lo conosceva, che chi lo conosceva bene e lo seguiva con attenzione. Aveva parlato chiaramente di questa eventualita' in tempi non sospetti, nel libro-intervista 'Luce del mondo'". 
Lo afferma il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, che tuttavia rileva - nella consueta nota del sabato - come la dichiarazione fatta da Benedetto XVI lunedi' scorso abbia scosso il mondo, tanto era inaspettata ed inusuale per i piu', dentro e fuori la Chiesa e il Vaticano". "Tutti - ammette Lombardi - ne siamo stati profondamente toccati e stiamo ancora cercando di mettere a fuoco la sua portata e il suo significato".
Nella sua nota, padre Lombardi elenca una serie di "indizi" che letti ora possono far pensare alla rinuncia come prevedibile: "il Papa - spiega - aveva un modo sempre discreto e prudente di parlare degli impegni futuri del suo Pontificato; era assolutamente chiaro che stava svolgendo una missione ricevuta piuttosto che esercitare un potere posseduto". "Davvero - osserva - non era stata falsa umilta' quella con cui si era qualificato all'esatto inizio del pontificato come 'un umile lavoratore nella vigna del Signore', sempre attento ad impiegare con saggezza le sue forze fisiche non esuberanti, per poter svolgere al meglio il compito immenso affidatogli, in modo per lui inaspettato, in un'eta' gia' piuttosto avanzata". 

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