domenica 24 febbraio 2013

Segreteria di Stato: in atto tentativi di condizionare il conclave. Lombardi: non tutti i giornalisti danno notizie false (Izzo)

CONCLAVE: SEGRETERIA DI STATO, IN ATTO TENTATIVI CONDIZIONARLO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 feb. 

La Segreteria di Stato della Santa Sede ha pubblicato un drammatico comunicato in cui si deplora il tentativo di condizionare i cardinali, in vista del Conclave, con la diffusione di "notizie spesso non verificate, o non verificabili, o addirittura false, anche con grave danno di persone e istituzioni". 
"La liberta' del Collegio Cardinalizio, al quale spetta di provvedere, a norma del diritto, all'elezione del Romano Pontefice - ricorda la Segreteria di Stato - e' sempre stata strenuamente difesa dalla Santa Sede, quale garanzia di una scelta che fosse basata su valutazioni rivolte unicamente al bene della Chiesa".
"Nel corso dei secoli - continua il testo - i cardinali hanno dovuto far fronte a molteplici forme di pressione, esercitate sui singoli elettori e sullo stesso Collegio, che avevano come fine quello di condizionarne le decisioni, piegandole a logiche di tipo politico o mondano". "Se in passato sono state le cosiddette potenze, cioe' gli Stati, a cercare di far valere il proprio condizionamento nell'elezione del Papa, oggi si tenta di mettere in gioco il peso dell'opinione pubblica, spesso sulla base di valutazioni che non colgono l'aspetto tipicamente spirituale del momento che la Chiesa sta vivendo". 
Per la Segreteria di Stato, "e' deplorevole che, con l'approssimarsi del tempo in cui avra' inizio il Conclave e i Cardinali elettori saranno tenuti, in coscienza e davanti a Dio, ad esprimere in piena liberta' la propria scelta, si moltiplichi la diffusione di notizie spesso non verificate, o non verificabili, o addirittura false, anche con grave danno di persone e istituzioni". "Mai come in questi momenti - conclude la nota - i cattolici si concentrano su cio' che e' essenziale: pregano per Papa Benedetto, pregano affinche' lo Spirito Santo illumini il Collegio dei Cardinali, pregano per il futuro Pontefice, fiduciosi che le sorti della barca di Pietro sono nelle mani di Dio". 

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VATICANO: LOMBARDI, NON TUTTI I GIORNALISTI DANNO NOTIZIE FALSE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 feb. 

Dopo la diffusione della drammatica nota della Segreteria di Stato sui tentativi di condizionare il Conclave attraverso manipolazioni mediatiche, il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ha voluto rendere omaggio all'impegno dei vaticanisti italiani e stranieri che non si prestano a "rilanciare questo genere di notizie".
La nota della Segreteria di Stato, ha precisato infatti padre Federico Lombardi, "non vuole essere una condanna o un giudizio negativo globale indifferenziato" nei confronti dei giornali. "Sappiamo tutti - ha osservato - che c'e' anche un lavoro importante e positivo che viene fatto da parte della stampa, apprezzabile e utili, come ad esempio dimostrano le voci e testimonianze di diversi cardinali che in questo periodo sono un buon contributo all'informazione. Qui ci si riferisce ad una visione negativa, a volte chiaramente orientata in senso negativo, che puo' esercitare una pressione nel senso che mette in una condizione di non serenita' il servizio che il collegio cardinalizio intende fare". "Siamo tutti consapevoli, e non ci stupiamo molto, che questo e' un periodo delicato, in cui si dibattono e agitano molti tipi di informazione", alcune delle quali "parlano della Chiesa e della Curia in modo estremamente negativo, che non corrisponde alla realta', molto calcato, al di la' - ha sottolineato Lombardi - di considerazioni piu' obiettive o serene anche doveroso da parte del collegio dei cardinali", ha continuato padre Lombardi sottolineando che possono esserci "misura e modo diversi di parlarne e manifestare le proprie opinioni". Da parte vaticana, insomma, "non si vuole sparare giudizi negativi a tutto campo" ma dire, ha concluso il portavoce della Santa Sede, "nel clima dell'informazione di questi giorni ci sono derive negative su cui vogliamo mettere in rilievo l'attenzione e dire la nostra posizione". 

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3 commenti:

Andrea ha detto...

Non tutti i giornalisti danno notizie false. Quasi tutti usano la propria posizione (in esecuzione delle linee editoriali dei loro giornali) per assaltare la Chiesa senza parlare di notizie.

Un esempio (citato da M.Introvigne nel suo articolo odierno): il "processo" al Papa in arrivo in Africa (2009) per aver detto che le campagne per la contraccezione "popolare" peggiorano la situazione sanitaria.
Giorni di processo planetario contro una Persona che aveva "bestemmiato" - nessuna verifica dell'affermazione

Luisa ha detto...

Che ci sia strumentalizzazione e amplificazione nei media è vero, ma , come si dice da noi, " non c`è fumo senza fuoco", purtroppo i media partono da fatti avverati, non inventano tutto, purtroppo la sporcizia c`è, il male c`è, il comportamento deprecabile di troppi chierici pure, è su questi agganci ignobili che prendono appiglio, chi lo fa con misura e responsablità, facendo un servizio alla verità e alla trasparenza, chi amplifica, e anche inventa, ma i vertici della Chiesa non possono illudersi che basta un comunicato per mettere a tacere chi informa.
E poi, Padre Lomabrdi che parlava di spiriti deboli che rischiano di farsi influenzare dai media, riferendosi a noi fedeli, forse che i cardinali che stanno per entrare in Conclave sono degli spiriti deboli, influenzabili, vittime del potere che i media esercitano sulle loro coscienze?

Anonimo ha detto...

Mi verrebbe da dire che non tutti nella Chiesa danno "la buona notizia vera".

Ed ecco l'annuncio fondato sul "sei politico":

l'inferno vuoto, il purgatorio come retaggio passatista, il diavolo come proiezione psicologica, il peccato originale come fantasia teologica, la creazione come compatibile con l'evoluzionismo, i vangeli come scritti posteriori di scrittori non presenti ai fatti e la tomba vuota come unica ragione per ritenere risorto Nostro Signore (tra l'altro condizione non necessaria, essendo sufficiente la "nostra fede", una scelta), la Madonna una fastidiosa concorrente alla "centralità di Cristo", il nostro "fare" di gran lunga superiore alla fede, i dogmi degli inutili orpelli ostacolanti l'ecumenismo, il celibato dei sacerdoti un optional,i miracoli una superstizione, le devozioni stupidaggini, il digiuno reinterpretabile e il dialogo non un mezzo, ma il fine...

Troppo comodo prendersela con la stampa, dopo aver lasciato da solo un Santo Papa, che ha cercato di fare chiarezza nelle fumisterie taciute, favorite e didese!

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