Papa: il ricordo della visita in Libano nell'incontro col presidente Sleiman
Il capo dello Stato è a Roma insieme con 500 compatrioti per assistere al concistoro di domani nel corso del quale sarà creato cardinale il patriarca maronita Bechara Rai. In dono anche un grande album con le foto del viaggio pastorale compiuto lo scorso settembre da Benedetto XVI nel Paese dei cedri.
Città del Vaticano (AsiaNews)
L'importanza che il Libano riveste per la Santa Sede è confermata dall'incontro di questa mattina tra Benedetto XVI e il presidente Michel Sleiman (nella foto).
Udienza non istituzionale, ma legata alla presenza a Roma del presidente che guida un gruppo di 500 libanesi che domani assisterà alla celebrazione del concistoro nel corso del quale il patriarca maronita Bechara Rai riceverà la berretta cardinalizia. Egli sarà il quarto patriarca maronita a essere creato cardinale.
Del gruppo dei libanesi che assisteranno al concistoro, su invito personale del patriarca, dovrebbe far parte anche Sayyed Ibrahim Amin al-Sayyed, capo del consiglio politico di Hezbollah.
Il presidente Sleiman - che secondo il dettato della Costituzione libanese è un cristiano maronita - ha avuto un colloquio privato di una quindicina di minuti col Papa, al quale ha portato in dono anche un grande album con le foto del viaggio pastorale compiuto lo scorso settembre da Benedetto XVI nel Paese dei cedri.
Il ricordo di quei giorni è stato rievocato, oggi, dal Papa e Sleiman, che hanno sfogliato insieme l'album. La visita al Papa, sottolineano nel seguito del presidente "è un gesto di ringraziamento per il viaggio di settembre e per aver elevato il patriarca tra i principi della Chiesa". Sleiman ha comunque incontrato, stamane, anche il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone.
Il viaggio di Benedetto XVI dello scorso settembre ha dato occasione al Papa di rilanciare appelli alla coesistenza pacifica e alla collaborazione tra tutti i libanesi, al di là delle loro diverse fedi religiose, in un Paese definito "modello" per tutto il Medio Oriente. Ai cristiani egli ha manifestato la vicinanza della Santa Sede, ha espresso solidarietà per le difficoltà che si trovano ad affrontare e rivolto l'esortazione a non abbandonare il loro Paese, malgrado la crescita, nella regione, anche di espressioni dell'islamismo radicale.
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