venerdì 23 novembre 2012

Il "pellegrinaggio" di Bettazzi teso a criticare i Papi ed a imporre la sua idea di Concilio

Clicca qui per leggere l'articolo. L'atteggiamento di questo vescovo emerito non e' francamente commentabile.
Prendersela con due Papi (Benedetto XVI e Paolo VI ovviamente) e' gia' di per se' molto grave ma attaccare persone defunte che non possono difendersi...
In ogni caso certe "interpretazioni" del Concilio, ripetute all'infinito, rischiano di diventare noiose se non fastidiose.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Bettazzi regna indisturbato su tv 2000 nel ciclo di 12 trasmissioni dedicate dalla stessa emittente al vat2,e sproloquia facendosi forte del fatto di essere stato uno dei padri conciliari,ma tant'è,il peggio però mi è capitato ieri sera quando per caso ho ascoltato sul tg italia1 delle 18.30,un commento di un certo 'don'Riboldi,cappellano del carcere minorile Beccaria,che commentava le vicende del cappellano che aveva rapporti omo coi detenuti in cambio di favori,ebbene,dopo aver condannato la cosa,ribadita la fedeltà al voto di castità,se n'è uscito con una frase che mi ha fatto bollire il sangue,cito a memoria più o meno,dice che più grave del peccato è il silenzio di chi ha coperto,amorale ed immorale in quanto vescovi o papa,a quel punto avrei voluto entrare nel video e prenderlo a calci,ma lui lo sa chi è il papa regnante e cosa ha fatto per estirpare questo male,o vive come Alice.....GR2

Andrea ha detto...

Lo schema del "silenzio colpevole" e dello "speak out", caro GR2, è integralmente massonico: tutti sarebbero colpevoli di tutto il male del mondo, perché sono "silenziosi", tranne chi si ribella e grida il proprio odio.
E a chi è rivolto l'odio? a Dio, che si è permesso di farci esistere e di non annientarci anche di fronte all'uso cattivo della nostra libertà.

È il pugno alzato verso il Cielo, sono gli "artisti" provocatori, sono le Femen (che certamente vogliono anch'esse una "Mama" al posto del Papa). Oggi l'eroina dei media è la prostituta clandestina (con i documenti spesso fatti dalle suore) che "trova il coraggio di parlare"

Anonimo ha detto...

Riprendo il finale: "E su una cosa si può essere d’accordo con mons. Bettazzi, sulla necessità che i laici, facendo leva sulla lezione del concilio, si facciano promotori di conversione per il clero".

E se invece di continuare a spingere sulla importanza dei laici e tutti questi argomenti che girano da 50 anni, anche questi vescovi si decidessero a dare una testimonianza e una spinta a un discorso di consacrazione sacerdotale - diocesana o religiosa? A spingere tutto sul laicato e dimenticando il resto ora ci troviamo con le parrocchie senza preti. Bell'affare?!

Anonimo ha detto...

I laici non possono e non potranno mai convertire il clero,se il clero non ha fede e se i preti sparano a zero sui loro superiori,ignorando bellamente tutti e 3 i voti fatti al momento dell'ordinazione;femen e pussy riots per me pari sono,hanno fatto bene in Russia.....un'ultimissima chicca,il grande'pensatore'laico odifreddi,,ha dovuto interrompere la sua rubrica su repubblica per aver suscitato l'indignazione della comunità ebraica per certe sue affermazioni,gli insulti e le mancanze di rispetto(eufemismi per disprezzo)nei confronti del papa e della religione cristiana non sono nel novero delle offese,anzi, questi devono sempre porre l'altra guancia;sprezzanti con chi non reagisce anche quando dovrebbe,pavidi ad ogni soffio contrario proveniente da altre sponde,che profondità di pensiero,gli uaarini sì che sono liberi...GR2

Andrea ha detto...

Visto che siamo in argomento, aggiungo una nota, cari amici: siamo senza preti anche perché i preti non hanno saputo, per decenni, chi fossero.
Se si autoconcepivano come "animatori di comunità", erano portati a farlo gettando la tonaca(?!) alle ortiche.
Non se ne parla, ma l'ondata di rinunce a esercitare il ministero, e di riduzioni allo stato laicale chieste dagli interessati, dei quindici anni successivi al Concilio andò al di là del pensabile.
Una cosa del genere non era MAI accaduta, in duemila anni