ROMA (Reuters)
Il Vaticano smentisce il transito di fondi su conti presso lo Ior posseduti da dirigenti di Mps, la banca senese al centro di uno scandalo finanziario per l'utilizzo di operazioni strutturate e per operazioni legate all'acquisto di Antonveneta.
Lo dice il portavoce del Vaticano, Padre Federico Lombardi, dopo che ieri il Corriere della Sera ha citato le dichiarazioni di un testimone anonimo che parla di quattro conti presso lo Ior, la banca del Vaticano. Attraverso uno di essi, sarebbero in particolare transitati i soldi serviti a pagare "le persone utilizzate nel 2007 per organizzare la seconda vendita di Antonveneta", scrive il quotidiano.
Nell'articolo del Corriere inoltre la fonte parla anche di "importanti e delicate riunioni per la costruzione dell'operazione Antonveneta".
Lombardi replica che "non solo non hanno mai avuto luogo le riunioni presso lo Ior sulla questione dell'Antonveneta di cui parlava l'articolo del Corriere, ma si può anche escludere che dirigenti del Montepaschi abbiano avuto possesso di fondi presso lo Ior, e si deve infine far notare che i conti presso lo Ior hanno specifiche molto diverse da quelle dei presunti conti citati nell'articolo del Corriere".
Uno dei filoni di inchiesta riguarda anche il presunto sovrapprezzo che Mps ha pagato nel 2007 per l'acquisto di Antonveneta.
Dopo la pubblicazione della notizia ieri, fonti della procura di Roma avevano detto che la procura stessa farà accertamenti per verificare l'esistenza di conti presso lo Ior attraverso i quali sarebbero transitate somme legate all'acquisto di Antonveneta da parte di Mps.
Il giornalista del Corriere, Paolo Mondani, sentito come testimone oggi dal procuratore aggiunto Nello Rossi e dai sostituti Stefano Rocco Fava e Stefano Pesce ha confermato quanto scritto, riferiscono fonti della procura di Roma.
Lo stesso Lombardi aveva già smentito ieri che presso la banca vaticana avessero avuto luogo riunioni finalizzate all'acquisto di Antonveneta.
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