Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 24 nov.
Non puo' essere il criterio della gratuita' del servizio quello che porta a stabilire se una scuola cattolica debba essere o meno sottoposta al pagamento dell'Imu.
Lo afferma ai microfoni della Radio Vaticana il presidente dell'Associazione Gestori Istituti Dipendenti dall’Autorita' Ecclesiastica, padre Francesco Ciccimarra.
"Nessuna scuola - spiega - e' gratuita, i docenti chi li paga? Con quali soldi?". Il criterio dovrebbe essere la produzione o meno di utili.
"Tutte le scuole cattoliche - sottolinea padre Ciccimarra - sono in fallimento, le chiuderemo in un anno, licenzieremo 200 mila persone, cosi’ tutti quanti saranno contenti".
Secondo il presidente dell'Agidae, anche "il Governo ha avocato a se' questo problema", cio' non e' sufficiente a tranquillizzare la situazione. "Una cosa cosi' - dice - ci distrugge tutti. Io giro l'Italia per fare contratti di solidarieta', con riduzioni dello stipendio del 25 per cento. Questa sara' la fine delle opere cattoliche in Italia".
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1 commento:
E' quello che si vuol fare,chiudere scuole,istituti,mense ,asili,tutto quanto 'sa' di cattolico,così quando verrà eletto il nuovo governo di sinistra,si potrà procedere con il programma di governance già ampiamente pubblicizzato,poi staremo a vedere se l'Imu la pagheranno le coop rosse e tutte quelle devianze politiche che escono dai partiti sotto il nome di iniziative di pubblica utilità,vengano lor signori,vengano a vedere come stanno i terremotati dell'Emilia e quanti e quali aiuti ci arriveranno.Chiedo scusa alla web mistress,che ha scelto oculatamente di non fare politica,ma quando ce vò ce vò,a sua discrezione se mi vorrà concedere lo spazio.Modena city beggars.
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