Il Signore mi chiama a "salire sul monte", a dedicarmi ancora di più alla preghiera... (Benedetto XVI, 24 febbraio 2013)
sabato 29 dicembre 2012
Il Papa ai giovani di Taizè: siate luci nel mondo. La comunione ha bisogno di voi
Su segnalazione di Laura leggiamo:
Il Papa ai 40mila giovani di Taizè: siate luci nel mondo. La comunione ha bisogno di voi
Un invito ad essere piccole luci nel mondo. Lo ha rivolto stasera, dal sagrato della Basilica di San Pietro, Benedetto XVI ai circa 40 mila giovani giunti a Roma in occasione del 35.mo incontro europeo della Comunità di Taizè. “ Se a volte il male e la sofferenza degli innocenti creano dubbio e turbamento – ha detto il Papa – il sì a Cristo diventa difficile. Ma il dubbio non fa di voi dei non credenti”. Il servizio è di Paolo Ondarza:
Come già Giovanni Paolo II nel 1987, anche Benedetto XVI si fa pellegrino di fiducia in nome di Cristo. Lo fa incontrando i circa 40 mila giovani appartenenti a diverse confessioni cristiane e partecipanti al 35.mo raduno europeo di Taizè, il quarto organizzato a Roma. Accolti in tante parrocchie e comunità religiose hanno fatto in questi giorni una nuova esperienza di Chiesa. Il Papa ricorda loro l’instancabile lavoro di Frere Roger, fondatore della Comunità, a servizio dell’ecumenismo e salutando i tanti ortodossi e protestanti presenti prosegue:
“I assure you of the irrevocable commitment of the Catholic Church to continue seeking…
Vi assicuro dell’impegno irrevocabile della Chiesa cattolica a proseguire la ricerca di vie di riconciliazione per giungere all’unità visibile dei cristiani”.
La comunione che è il Corpo di Cristo – spiega il Santo Padre ia giovani – ha bisogno di voi e voi avete in esso il vostro posto, corresponsabili nella trasmissione della buona novella del Vangelo al mondo. Da qui l’invito:
“Wenn ihr wieder nach Hause in eure Länder zurückgekehrt seid, werdet ihr die Entdeckung…
Tornando a casa, nei vostri diversi Paesi, vi invito a scoprire che Dio vi fa corresponsabili della sua Chiesa, in tutta la varietà delle vocazioni”. Una chiamata, dunque a rispondere a Cristo senza paura:
“Le Christ souhaite recevoir de chacun de vous aussi une réponse qui vienne, non de la contrainte ni de la peur, mais de votre liberté profonde…
Cristo desidera ricevere anche da ciascuno di voi una risposta che venga non dalla costrizione né dalla paura, ma dalla vostra libertà profonda”.
Chrystus nie odciąga was od świata. On was posyła tam, gdzie przygasa światło, abyście je nieśli innym…
Cristo non vi toglie dal mondo,. Vi manda là dove la luce manca perché la portiate agli altri. Tutti chiamati ad esser piccole luci per quanti vi circondano, attenti ad un equa ripartizione dei beni della terra, impegnati per la giustizia e una nuova solidarietà umana per aiutare il prossimo a comprendere come il Vangelo chiami al contempo verso Dio e verso gli altri:
“Avoir foi en son Fils Jésus Christ et nous aimer les uns les autres…
Avere fede e amare Dio e gli altri! Che cosa c’è di più esaltante? Che cosa di più bello?”.
“Parfois le mal et la souffrance des innocents…
A volte il male e la sofferenza degli innocenti creano in voi il dubbio e il turbamento. E il sì a Cristo può diventare difficile. Ma questo dubbio – ha proseguito il Pontefice - non fa di voi dei non credenti! Gesù infatti non ha respinto l’uomo del Vangelo che gridò: «Credo; aiuta la mia incredulità!»
A salutare il Papa a nome delle migliaia di giovani, il Priore frere Alois il quale ha ricordato l’ultima lettera scritta, prima della morte violenta, dal fondatore frere Roger a Benedetto XVI per comunicargli l’intenzione della comunità di camminare in comunione lui. Un dono, piccolo, ma significativo quello portato da frere Alois a Benedetto XVI: alcuni semi di sorgo, cereale capace di sopportare la siccità, offerti da alcuni giovani africani incontrati il mese scorso a Kigali in Ruanda.
« La grande vitalité de ces jeunes chrétiens est une promesse pour le futur de l'Église.
La grande vitalità di questi giovani – ha detto il Priore di Taize - è una promessa per il futuro della Chiesa”. “Forse questi semi - è stato l’auspicio- potranno fiorire nei giardini Vaticani”.
© Copyright Radio Vaticana
Erano chiaramente piu' di 40mila...basta un occhio allenato!
R.
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