lunedì 31 dicembre 2012

Quei dubbi nella Chiesa dopo il sostegno al premier (Calabrò)

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14 commenti:

Anonimo ha detto...

Non posso che condividere il pensiero di Mons. Negri.
Alessia

cc ha detto...

Ma dico io, dopo 7/8 anni di pontificato ratzingeriano si continua ancora a usare i medesimi parametri e le medesime categorie semplicistiche da quattro soldi? Ma ancora non hanno capito che Papa Benedetto e'totalmente impermeabile a qualsiasi forma di comunella politico-culturale?! Ma ancora non hanno capito che la gerarchia non solo non e' piu' compatta politicamente ma non e' nemmeno
piu' confinabile in un determinato recinto politico (con o senza gli articoli dell'osservatore romano e due vaghi complimenti alla professionalita' di monti di bagnasco). Ma dico io in italia il giornalismo non potrebbe fare uno sforzo non dico d'intelligenza ma perlomeno di fantasia?! Sforzarsi di uscire da quegli schemucci tarlati e logori buoni forse per il panorama politico italiano ed europeo degli anni '70?! Ma perche', perche', perche' ?

Andrea ha detto...

Perché, caro cc ?

Perché adesso, con 150 anni di ritardo sul 1861, è uscita allo scoperto ("outing") l'adesione di molto Clero e delle "punte avanzate" del giornalismo al predicozzo borghese/massonico/protestantico della Carboneria e di Cavour

Anonimo ha detto...

Caro amico cc,
Ho l'impressione, anzi la certezza, che ogni "uovo fatto fuori dalla cesta" dell'Osservatore Romano (che fino a prova contraria è l'organo ufficiale del Vaticano), dell'Avvenire, o di Famiglia Politica (mi scuso, intendevo Famiglia Cristiana), non sia poi così lontano da quanto i suoi immediati referenti fanno in realtà risalire al Papa. Intendo dire che scindere sempre le uscite a gamba tesa attribuendole sole agli uomini che lo cerchiano, dal pensiero del Papa, mi sembra talvolta un comodo esercizio di di autoconsolazione. L'osservatore Romano lancia il sasso, e il Papa non ne sa nulla?. Ma andiamo. Il fatto è che la Chiesa dovrebbe finalmente capire che farebbe bene a "non selezionare i politici" (compito che spetta a Cesare, al popolo), ma dovrebbe ribadire i valori fondamentali ma cui i cattolici debbano fare riferimento.
A Milano abbiamo un ottimo Cardinale, persona buona ed equilibrata nei suoi giudizi (quanto ad equilibrio, l'esatto opposto di quello che c'era prima).
Mi risulta che "l'uscita di Bagnasco" non sia stata particolarmente apprezzata né da negri, né da Ruini, né da qualcun altro. Evidentemente Bagnasco è stato imprudente.

Andrea ha detto...

Caro Anonimo delle 14:27, lei ha ragione nel senso che la situazione è di grave scandalo per tutti (comprese le persone lontane dalla Chiesa).
La mia valutazione, più volte espressa su queste pagine (grazie per la pazienza, Raffaella!) è che la Chiesa (Clero) sia divisa fra due ambienti estranei l'uno all'altro: quello del "Nuovo Inizio" coincidente con il Concilio e quello della Vita Divina fluente da Cristo, Dio-Uomo.
Ho definito il primo "ambiente borghese/massonico/protestantico".

L'impostazione e la predicazione del Papa sono chiarissime nel senso della seconda opzione, e tuttavia Egli conserva l'attuale élite dell' "Osservatore", si avvale dell'opera del card.Bagnasco e del card.Ravasi ecc.

Che dire?

Non so. Non mi sfiora l'idea che il Papa possa deviare, sia perché è "il" Papa sia perché è "questo" Papa, evidentemente santo e apertamente attivo contro la Massoneria e contro il sincretismo religioso.
Realmente non ho una risposta.

Cordialmente

gemma ha detto...

Mi pare che una parte politica in particolare non abbia gradito la presunta presa di posizione, circolano già articoli astiosi e di malaugurio. Speriamo non dover assistere ad un metodo Boffo atto secondo o ad una minaccia di commissione di inchiesta anche per la Chiesa
Comunque, meglio sarebbe davvero non schierarsi apertamente, le cose di lassù mal si conciliano con la politica. Alla fine sceglieremo chi ci pare che meglio ci rappresenti, in base ai programmi, ma già siamo divisi, non ci si divida ancora di più attorno ai simboli di partito

Anonimo ha detto...

in vaticano ci sono troppi dilettanti allo sbaraglio.
facciano ciò che gli pare ma non coinvolgano il papa.

Francesco ha detto...

Personalmente, da cattolico sconsiglio vivamente alle alte gerarchie queste uscite politiche. Non voglio dire che la Chiesa debba estraniarsi completamente dalla politica; semplicemente, è meglio star fuori dalle beghe politiche.

cc ha detto...

gentile signor anonimo delle 14:27, vede e' mia abitudine quando giudico un fatto considerare il contesto in cui esso si pone ovvero, nel caso in questione, il pontificato di Papa Benedetto. Un pontificato che ha avuto un'unica, chiara e netta direzione : quella della (ri)evangelizzazione di un popolo disperso (quello cattolico) e della pulizia (condotta con pazienza, carita' e senza tanti clamori e isterismi) dalle fila della gerarchia di ciarlatani, incapaci, deboli e morti viventi. La politica, in tutto questo, e' stato un fatto del tutto marginale che si e' posto di mezzo all'azione di Papa Ratzinger perche' ha ingenerato in italia tra curia vaticana e cei duri scontri che, a loro volta, hanno creato l'humus per vatileaks. L'ammirazione del papa per l'uomo, l'intellettuale e il politico monti e' indiscutibile ma allo stato attuale non va oltre la semplice stima nei confronti di chi sente vicino per indole e background culturale. Il solo immaginare un uomo come papa Benedetto stare li' a farsi 2 conti in tasca, considerare i pro e i contro, i "guadagni" che potrebbero venire alla chiesa da un simile connubio politico fa, a dir poco, ridere.

Andrea ha detto...

Caro cc (15:57), l'ammirazione del Papa per Monti è discutibilissima - anzi, essa risulta esclusivamente dalla montatura mediatica (stampa "laica" più "Osservatore": è la cooperazione fra i due "mondi" a essere grave) attuata dopo la nascita del Governo dei "Migliori".

Resta il fatto, come si diceva, che la direzione dell' "Osservatore" continua a essere quella e la dirigenza della CEI anche.
Vogliamo aggiungere, come fa con passione F.Colafemmina di "Fides et forma", le innumerevoli scelte errate (rispetto alle indicazioni del Papa) fatte dalla CEI in materia di edilizia e di arte sacra?

Questa è la situazione: sarebbe gravissima, se vi fosse una parità di livello ("collegialità" in senso democratico) fra Papa e Vescovi.
Ma questa parità non c'è

un passante ha detto...

Scusate ma, sbaglio o in piena epoca post conciliare, di rinnovamento ecc. c'era un partito politico chiaramente sponsorizzato dal clero e i cui rappresentanti avevano facile accesso al Papa e viceversa, Aldo Moro in primis.? Ora pare di assistere a cose mai viste...Un politico che milita in una sinistra che si straccia le vesti tutte le volte che il Papa parla, o in una destra così sfacciatamente ad personam, non dovrebbe prendersela coi vescovi se non ha la loro benedizione, buttandola su slogan del tipo il Papa svenduto per l'imu. E prima che la si butti in massoneria, i massoni sono ovunque, non solo attorno al professore

cc ha detto...

Gentile signor andrea, il Santo Padre non vive su una torre d'avorio. Il suo scopo e' di essere di sostegno alla chiesa. Di tutta la chiesa, anche di quella che lei guarda (legittimamente) con tanta diffidenza se non ostilita'. Se il Papa avesse avuto le sue idee probabilmente si sarebbe chiuso in qualche eremo a piangere le sorti del cattolicesimo e a pavoneggiarsi con le sue candide vesti intonse di prete che non si mischia col potere. Come ogni persona che conosce la sapienza dell'amore, Benedetto xvi corre sempre il rischio di essere equivocato perche' la gente, anche quella che lo stima, tende inevitabilmente a ingabbiarlo nei propri schemi moralistici, a relegarlo in qualche, per l'appunto, ideale torre d'avorio. Io da parte mia posso solo dire una cosa sul suo conto. Mi piace come parla, mi piace come ragiona, mi piace il suo modo di fare e ho fiducia nel suo giudizio e nella sua conoscenza della realta' che lo circonda.

Andrea ha detto...

Caro Passante, sicuramente la Massoneria è presente in quasi tutti i partiti; però non c'è mai stata, nell'Italia del dopoguerra, una situazione di così smaccata sudditanza ai potentati internazionali "senza nome e senza volto". Un amico settantenne, che ha fatto politica a livello locale, me lo conferma: "mai visto niente di simile".
Si tratta di una situazione di tipo ottocentesco (1861!).

Caro cc, io non "stimo" il Papa, lo venero: sia perché è il Papa, sia perché è questo Papa, che inserisce in ogni discorso un riferimento all'irrespirabilità dell'atmosfera creata dalla propaganda massonica "erga omnes".

Dico che Egli si è espresso chiaramente contro l' "ermeneutica della discontinuità", e che molte persone di Chiesa vanno in direzione opposta (alla Sua, non alla mia).
Dico che il Papa non è "sostegno" della Chiesa (intesa sociologicamente), ma Capo (visibile) della "Chiesa Viva".

Ho scritto che non ho risposte sul perché Egli consenta alcune situazioni che potrebbe direttamente modificare: perché, ad es., alcune persone continuino a scrivere sull' "Osservatore"

cc ha detto...

Gentile signor andrea, lo vede che stiamo dicendo la medesima cosa? Nel suo "non ho risposte sul perche' egli consenta alcune situazioni ecc. Ecc" e nel mio "ho fiducia nel suo giudizio e nella sua conoscenza della realta' che lo circonda", entrambi esprimiamo in maniera diversa il medesimo concetto. Come ha detto il Papa nella sua ultima omelia: non lasciamoci travolgere dalla montante marea di informazioni, dati e notizie ma fermiamoci a riflettere e ad attendere che i tempi maturino. Andare a caccia di streghe (massoniche o meno) per poter dire a se stessi "io non ci casco. Sono piu' furbo di loro" e' una magra consolazione. I "cattivi" non si stanano strillando "al lupo! Al lupo!" in continuazione ma agendo con astuzia e pazienza.