Il Signore mi chiama a "salire sul monte", a dedicarmi ancora di più alla preghiera... (Benedetto XVI, 24 febbraio 2013)
lunedì 31 dicembre 2012
L'addio a Rita Levi Montalcini. Padre Lombardi: figura eminente per meriti scientifici e impegno civile
L'addio a Rita Levi Montalcini. Padre Lombardi: figura eminente per meriti scientifici e impegno civile
Sarà aperta oggi pomeriggio dalle 15.30 al Senato la camera ardente per Rita Levi Montacini, la scienziata Premio Nobel, senatrice a vita e membro della Pontificia Accademia delle Scienze che si è spenta ieri a Roma all’età di 103 anni. Ci saranno il presidente della Repubblica, Napolitano, che commosso ricorda la studiosa quale “luminosa figura, orgoglio per l’Italia”, e il presidente del Senato Schifani. I funerali si svolgeranno il 2 gennaio a Torino in forma privata. Tantissimi i giovani e le persone comuni che lasciano un fiore davanti alla sua abitazione mentre tutto il mondo ricorda l'illustre scienziata. Il servizio di Fausta Speranza:
“Figura eminente non solo per gli altissimi meriti scientifici ma anche per l'impegno civile e morale che l'ha resa persona esemplare e ispiratrice nella comunità italiana e internazionale”: queste le parole del portavoce vaticano padre Lombardi che parla di “cordoglio universale per la sua dipartita”. ''La rivoluzionaria dello studio del cervello'', 'Signora delle cellule', “pioniera della biologia italiana'', una ''dei leader degli scienziati italiani''. Sono solo alcuni degli appellativi con cui la stampa internazionale, a partire dall’autorevole New York Times, ricorda Rita Levi Montalcini. Si ricorda l’esordio del suo impegno ''in segreto, sfidando, lei ebrea, l'antisemitismo e le leggi razziali negli anni di Mussolini''. La sua fuga in Belgio e poi negli Stati Uniti; il Premio Nobel per la medicina, vinto nell’86 grazie alla scoperta e all'identificazione dell’NGF, il fattore di accrescimento della fibra nervosa. Dunque si ricorda il suo contributo per importanti progressi nello studio di malattie celebrali come l'Alzheimer o anche di sviluppi degenerativi come il cancro''. Si ricorda che è stata la prima donna presidente dell'Enciclopedia italiana'' e che da senatrice a vita ha cercato di sostenere i ricercatori italiani. L’attuale premier dimissionario Mario Monti la ricorda come "una donna carismatica e tenace, che ha dato battaglia per tutta la vita per difendere i valori in cui credeva".
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