CITTA' DEL VATICANO
Il voto Onu che ha riconosciuto la Palestina come Stato osservatore non membro "incoraggi l'impegno della comunità internazionale per una soluzione giusta e duratura del conflitto israelo-palestinese", riprendendo "in buona fede il negoziato tra le Parti, nel rispetto dei diritti di tutti". Così il Papa e Abu Mazen, al termine di un colloquio privato tra i due in Vaticano.
"Nel corso dei cordiali colloqui si è fatto riferimento alla recente risoluzione approvata dall'Assemblea Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite con la quale si riconosce la Palestina come Stato Osservatore non membro della suddetta Organizzazione", spiega il comunicato diffuso dalla sala stampa vaticana sull'udienza di Benedetto XVI al presidente palestinese Abu Mazen, che ha incontrato anche il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, accompagnato dal segretario per i Rapporti con gli Stati, mons. Dominique Mamberti. "Si è auspicato che tale iniziativa - prosegue la nota - incoraggi l'impegno della comunità internazionale per una soluzione giusta e duratura del conflitto israelo-palestinese, che potrà raggiungersi solo riprendendo in buona fede il negoziato tra le Parti, nel rispetto dei diritti di tutti".
"Ci si è soffermati poi sulla situazione della Regione, travagliata da tanti conflitti, auspicando il coraggio della riconciliazione e della pace", viene aggiunto. "Non è mancato, infine - conclude il comunicato -, un riferimento al contributo che le comunità cristiane offrono al bene comune della società nei Territori Palestinesi e in tutto il Medio Oriente".
Nei saluti preliminari il Papa e Abu Mazen hanno dialogato in inglese. "Benvenuto, è bello rivederla", ha detto il Pontefice. "Sono molto felice di incontrarla ancora", ha risposto il presidente palestinese. Si tratta infatti del sesto incontro fra Benedetto XVI a Abu Mazen, il quinto in Vaticano, mentre nel maggio 2009 i due si erano visti a Betlemme, durante la visita del Papa in Terra Santa.
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