domenica 9 dicembre 2012

Il silenzio e il frastuono. La riflessione del Papa nel consueto omaggio a Maria Immacolata (Sir)

Su segnalazione di Laura leggiamo:

IL PAPA IN PIAZZA DI SPAGNA

Il silenzio e il frastuono

La riflessione nel consueto omaggio a Maria Immacolata

Oggi pomeriggio Benedetto XVI in occasione del consueto omaggio a Maria in piazza di Spagna per la solennità dell’Immacolata ha affermato: “Ciò che è veramente grande passa spesso inosservato e il quieto silenzio si rivela più fecondo del frenetico agitarsi che caratterizza le nostre città “La voce di Dio – ha sostenuto - non si riconosce nel frastuono e nell’agitazione; il suo disegno sulla nostra vita personale e sociale non si percepisce rimanendo in superficie, ma scendendo ad un livello più profondo, dove le forze che agiscono non sono quelle economiche e politiche, ma quelle morali e spirituali. 

Il soffio mite della Grazia. “La salvezza del mondo non è opera dell’uomo – della scienza, della tecnica, dell’ideologia – ma viene dalla Grazia”, ha precisato il Papa. Grazia vuol dire “l’Amore nella sua purezza e bellezza, è Dio stesso così come si è rivelato nella storia salvifica narrata nella Bibbia e compiutamente in Gesù Cristo”. Maria, la “piena di grazia”, con questa sua identità “ci ricorda il primato di Dio nella nostra vita e nella storia del mondo, ci ricorda che la potenza d’amore di Dio è più forte del male, può colmare i vuoti che l’egoismo provoca nella storia delle persone, delle famiglie, delle nazioni e del mondo”. Questi vuoti, ha sottolineato il Pontefice, “possono diventare degli inferni, dove la vita umana viene come tirata verso il basso e verso il nulla, perde di senso e di luce. I falsi rimedi che il mondo propone per riempire questi vuoti – emblematica è la droga – in realtà allargano la voragine”. Solo “l’amore può salvare da questa caduta, ma non un amore qualsiasi: un amore che abbia in sé la purezza della Grazia - di Dio che trasforma e rinnova - e che così possa immettere nei polmoni intossicati nuovo ossigeno, aria pulita, nuova energia di vita”. “Il soffio mite della Grazia – ha affermato - può disperdere le nubi più nere, può rendere la vita bella e ricca di significato anche nelle situazioni più disumane”. 

L’amore autentico. Maria Immacolata ci parla anche della “gioia autentica che si diffonde nel cuore liberato dal peccato. Il peccato porta con sé una tristezza negativa, che induce a chiudersi in se stessi. La Grazia porta la vera gioia, che non dipende dal possesso delle cose ma è radicata nell’intimo, nel profondo della persona, e che nulla e nessuno possono togliere”. Il cristianesimo è essenzialmente un “evangelo”, una “lieta notizia”, mentre “alcuni pensano che sia un ostacolo alla gioia, perché vedono in esso un insieme di divieti e di regole”. In realtà, “il cristianesimo è l’annuncio della vittoria della Grazia sul peccato, della vita sulla morte. E se comporta delle rinunce e una disciplina della mente, del cuore e del comportamento è proprio perché nell’uomo c’è la radice velenosa dell’egoismo, che fa male a se stessi e agli altri”. Di qui l’invito del Santo Padre a “imparare a dire no alla voce dell’egoismo e a dire sì a quella dell’amore autentico”. 

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