domenica 25 novembre 2012

Fecondazione assistita, Scienza e Vita: sì all'adozione degli embrioni, no alla distruzione (Izzo)

FECONDAZIONE: SCIENZA E VITA, SI' ADOZIONE EMBRIONI, NO  DISTRUZIONE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 24 nov. 

"L'adozione per la nascita e' un tema di particolare attualita': su questo vorremmo aprire una dialettica inclusiva e non esclusiva, nell'assoluto riconoscimento della dignita' della vita umana gia' nella sua primissima fase di embrione". Lo ha affermato il professor Lucio Romano, presidente di Scienza e Vita, nel suo intervento al Congresso Nazionale dell'associazione che nel 2005 fu protagonista del referendum dal quale usci' confermata la legge 40. "Parlando di adozione per la nascita, questi due giorni di lavori - ha spiegato - rappresentano un significativo punto di partenza per una riflessione su una tematica che ci interroga tutti e a cui e' impossibile sottrarsi". 
Davanti alla prospettiva della dostruzione di migliaia di embrioni prodotti in sopranumero e crioconservati, cioe' congelati in una situazione simile al limbo, Scienza e Vita ha voluto interrogare autorevoli giuristi hanno analizzato e discusso attualita' e prospettive della possibile soluzione rappresentata dall'adozione degli embrioni per consentire la loro nascita. "Si tratta di una via - ha spiegato il teologo francescano Maurizio Faggioni - ben distinta dalla maternita' surrogata, che prevede la 'produzione' di embrioni ad hoc. Qui si cerca invece di restituire dignita' e possibilita' di vita a embrioni gia' esistenti".
Per il professor Andrea Nicolussi, Ordinario di Diritto Civile, Universita' Cattolica di Milano, "la legge 40 non vieta l'adozione di embrioni e anzi lo spirito della legge ne e' a favore perche' una crioconservazione sine die non puo' corrispondere al principio della dignita' umana". Inoltre, ha affermato il giurista,  "l'adozione dell'embrione potrebbe essere vista come una buona alternativa alla fecondazione eterologa, giustamente vietata dalla legge perche' costituisce una simulazione di filiazione naturale e introduce una genitorialita' asimmetrica nella coppia. Essa infatti crea artificialmente una genitorialita' esclusivamente legale, scissa da quella biologica, in un coniuge e una genitorialità sia biologica sia legale nell'altro coniuge, con ovvi problemi sia nei rapporti di coppia sia nei rapporti genitoriali". Invece, "l'adozione degli embrioni unisce la coppia nella solidarieta' verso il concepito abbandonato, offrendogli una chance di vita e una famiglia". 

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1 commento:

Armando ha detto...

Dignitatis Personae n.13