venerdì 29 marzo 2013

Uno sguardo all'orizzonte mediatico ed ecclesiale (Mic). Monumentale

Clicca qui per leggere il durissimo ma piu' che condivisibile commento.
Ribadisco il concetto: Papa Francesco non ha alcuna colpa di quanto sta accadendo. Non e' sua responsabilita' se molti lo stanno usando come "arma impropria" nei confronti di Benedetto XVI.
A Francesco, che e' Pontefice, Successore di Pietro, va dato il massimo rispetto e, alla scuola di Papa Benedetto, obbedienza.
Il problema non e' Francesco e, come giustamente dice il commentatore, non sono nemmeno i media che rispondono alle logiche del mondo e degli editori.
Il problema e' la gerarchia cattolica!
Cio' che ho scritto all'indomani della rinuncia di Papa Benedetto e subito dopo la conclusione del suo Pontificato vale ancora oggi.
Anzi...vale ancora di piu'!
Ci vorranno probabilmente anni per farmi superare la rabbia e la delusione che provo per la gerarchia. Le luminose eccezioni, che pure ci sono, costituiscono un'oasi in cui rifugiarsi. 
Dov'erano preti, vescovi e cardinali quando Ratzinger aveva bisogno di sostegno?
Dov'erano tutti quando Benedetto si caricava della responsabilita' di tutti e per tutti?
Dov'erano mentre il Papa veniva denigrato e calunniato?
E' difficile non arrabbiarsi quando si leggono e si sentono certi discorsi di osanna per il "nuovo corso".
Mi ha fatto molto male l'intervista rilasciata da un cardinale (creato da Papa Benedetto) che va dicendo che con Papa Francesco si torna all'essenza della fede. Perche'? Che cosa ha fatto Benedetto per otto anni? Ed i suoi predecessori? Fa anche molto male sentire che il nuovo Papa ha semplificato la liturgia perche' non vuole essere al centro della scena...come se Benedetto ed i Papi precedenti avessero messo se stessi dinanzi a Cristo.
Ce ne vorra' di tempo per la riconciliazione! 
R.

23 commenti:

Biancamargherita ha detto...

E' veramente un commento monumentale. Bisognerebbe gridarlo ai quattro venti: ma perché mai nessuno ha difeso papa Benedetto??Quanta ipocrisia nella Chiesa!!Io vorrei che il mondo conoscesse la verità ma come si può fare? Perché è stato tanto odiato: sembra una strategia ben orchestrata. A volte mi viene la tentazione di fare una strage...cosa possiamo fare noi per ristabilire la verità, ma chi ci ascolta??

Anonimo ha detto...

Nessuna durezza, Raffaella, ma la semplice verità!!!
Sembra che adesso siamo noi a scatenare rabbia repressa, noi che di rospi ne abbiamo ingoiati quando abbiamo difeso con i denti l'operato e la persona di Benedetto XVI, ma in realtà, come dice il post, la rabbia la stanno scaricando tutte quelle persone che in Benedetto hanno visto una minaccia al relativismo fatto modus vivendi, e anch'io mi riferisco alle gerarchie, non alla stampa. Della stampa chi se ne frega? Sono nella chiesa i veri mistificatori, coloro che hanno rifiutato gli insegnamenti di Benedetto e adesso "usano" in modo increscioso Francesco per i propri subdoli scopi. Sono nella chiesa i veri eretici, coloro che disprezzano la liturgia, i segni sacri, per mettere se stessi al centro di ogni cosa. E sai cos'è questo? Opera diabolica! La confusione, l'ambiguità, il cambiare la realtà sono diabolici, non v'è altra spiegazione. Vesti porpora, violette o nere sono tutti coinvolti in quest'opera meschina e carica di una immensa frustrazione che devono scaricare. E' proprio vero che la rinuncia di Benedetto farà uscire allo scoperto i malvagi, ormai non possono più nascondersi e "dalle loro opere saranno giudicati".
Giampiero

Anonimo ha detto...

Cara Raffa,
Il commento è di un giovane collaboratore del blog chiesa e post concilio, che ho citato in apertura.
Così come ho espressamente affermato che rispecchia esattamente il mio e nostro sentire, il nostro stato d'animo e la nostra osservazione prudente e tuttavia piena di interrogativi anche piuttosto seri.
Stiamo aspettando che in nuovo papa ci mostri di essere plasmato dalla sua Funzione altissima.

Raffaella ha detto...

Ciao Mic,
vuoi che corregga il titolo del post?
Buona Pasqua in anticipo :-)
R.

mariateresa ha detto...

di opinioni svolte come in questo articolo, comincio a leggerne diverse in rete. più dure o meno dure, ma ne leggo.
Il fatto è che il pontificato si è concluso per molti di noi con una sensazione di un'ingiustizia prolungata non riparata.
Io credo che questo, riflettendo bene, sia un fatto e non una semplice sensazione.
Ora si sono aggiunte anche la piaggeria, l'opportunismo (anche appena eletto Benedetto c'erano i slinguazzatori in carriera)e e il riposizionamento veloce , un po' come quando cambia un governo politico.
Lo spettacolo non è esaltante.
Ho cercato di parlare di queste cose in un altro blog di cattolici di quelli per benino e devo dire che è stato piacevole come giocare a carte con un geranio. Sì, ci sono i militanti della Chiesa del progresso sempre all'opera, ma ci sono anche quelli che io chiamo gli inconsapevoli meravigliati. Per loro tutto quello che succede va sempre bene nella Chiesa, non ci sono conflitti e papa Benedetto non ha avuto problemi o avversari. Se argomenti diverso ti chiedono di cosa stai parlando.
Questo tipo umano mi lascia sbalordita perchè , quando è sincero, è uno che sta nella realtà ecclesiale a testa bassa, con fedeltà canina.
Voglio dire che ci sono tanti atteggiamenti strani nella Chiesa , a volte non si tratta di malafede, che c'è e ingrassa da sola, ma esiste anche un atteggiamento di appartenenza acritica che assomiglia a quello del militante di un partito politico. Non so se mi sono spiegata.
Ma la slealtà, la piccineria, il conformismo della gerarchia e di alcuni durante e dopo il pontificato ci sono tutti. La chiesa è anche questo.
E la cosa più stupefacente è che Benedetto l'ha sempre saputo e ha accettato il pontificato ugualmente, dopo GPII, dimostrando un coraggio che Bergoglio allora non ebbe. Ricordo un prelato dire dopo il conclave del 2005, "nessuno sgomitava per farsi eleggere". Lo credo bene.
In 25 anni si era formata una cricca di governo che non sono bastati 8 anni a scalzare. Adesso alcuni di questi fenomeni hanno votato per il nuovo pontefice per vedere se gli va fatta bene. Io spero che vengano attrezzati di vanga e spediti in campagna.
Quanto ai cattolici per benino io spero che per un qualche miracolo si destino da quel loro sonno così comodo che è così confortato dalla soddisfazione di essere finalmente coccolati dai media. Ma se all'esaltazione non corrisponde la conversione allora è solo un miraggio.

laura ha detto...

Evviva!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Mai sentito niente di simile. Coraggioso e veritiero
Evviva Pap Benedetto!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Ti ringrazio Raffa,
per il titolo fai come credi, io sono onorata di fare da tramite e comunque condivido toto corde.

Ti informo che su alcuni blog francesi e americani ho colto le stesse considerazioni che facciamo noi. Non sono tutti ciechi e "allineati" con la grancassa mediatica...

Buona Pasqua anche a te e a tutte/tutti voi.

Luisa ha detto...

La "francescomania" (così è chiamata in Francia) non sembra conoscere tregue, stiamo assistendo ad un fenomeno molto interessante da osservare, si parla di umiltà, i media inneggiano all`umiltà del nuovo Papa ma ne stanno facendo una star, anche se papa Francesco ci mette del suo, di questo peana non è responsabile, stanno concentrando i loro riflettori su di lui esaltando, enfatizzando ogni suo gesto e parola, ma sono i media e alla loro onestà è da tempo che non credo, aspetto la prima parola mediaticamente scorretta, che prima o poi verrà, di Papa Francesco e osserverò se la luna di miele prenderà fine.
Ma sono i media, sappiamo in che mani sono, la loro esaltazione di Jorge Bergoglio è tutto salvo onesta e gratuita.

E poi ci sono i media vaticani che sono saliti sul treno del trionfo, mai ho visto Padre Lombardi così sorridente, attivo e presente, dov` erano anche i media vaticani quando Papa Benedetto si faceva attaccare?

E poi c`è il clero e qui le cose si fanno molto serie e gravi,si possono contare sulle dita di una mano i prelati che hanno difeso Papa Benedetto quando era trascinato nel fango, la stragrande maggioranza era agli abbonati assenti, i primi che avrebbero dovuto salire al fronte e difendere il loro Papa sono stati muti come carpe.
Ma noi abbiamo visto il vostro codardo silenzio e quel silenzio ci ha fatto male.
Abbiamo visto come avete contestato, ignorato e anche schernito, Papa Benedetto disprezzando il suo Magistero.
Allora oggi ascoltarvi esaltare il nuovo Papa, esultare per ogni suo gesto o parola, inneggiare alla sua umiltà, al nuovo inizio, al nuovo corso, al ritorno all`essenza della Fede ( allucinante!), non può che mettere in luce la vostra malafede, far cadere le maschere traballanti che portavate, vi state comportando come se vi steste liberando di un fardello sopportato durante otto lunghi anni.
Lamentevole.

Anonimo ha detto...

Un'idea per Raffaella e per noi: perchè non fare una ricerca a livello mondiale di tutti i blog come questo e trovare un collegamento? Non ci sono guerre da combattere ma c'è il sensus fidei del popolo di Dio che fa sentire la sua voce!
Giampiero

Anonimo ha detto...

non so se avete notato ma accanto alla pubblicistica apologetica (di Francesco), ce ne e' una, se possibile, ancora piu' ipocrita: quella finto-critica. sono quegli articoli da stampa di tendenza fortemente polemica nei confronti della religione (e della chiesa cattolica in special modo), nei quali viene esposto uno scetticismo verso il nuovo pontefice con un accento solo programmaticamente irriverente. in breve, la critica e la contestazione della figura papale in questi articoli e' solo una posa. non c'e' un reale interesse a colpire basso, ad azzannare al collo il personaggio (trattamento riservato a Benedetto). Francesco non incute nervosismo in questo tipo di pubblicistica. non tocca nessun nervo scoperto. ai loro occhi (almeno per adesso) e' del tutto innocuo. (sempre per adesso) e' perfettamente compatibile con il loro magico mondo del "si fa un po' come .... ci pare". Ecco, Benedetto, per questi, era come l'ortica per la pelle umana: altamente urticante. era come lo specchio fatato della matrigna di biancaneve: uno di quelli che se ti ci specchi, corri il serio rischio di vederci la tua vera faccia riflessa.

Anonimo ha detto...

Chapeau, Mic.
Alessia

sam ha detto...

Oggi paradossalmente mi sono trovata a difendere l'ipotesi della buona fede di Papa Francesco con un non credente non allineato convinto che questo Papa abbia deciso di demolire la Chiesa e che questo sia l'inizio della fine per l'Occidente.
Ho riscontrato che sia a chi piace (la maggioranza), sia a chi non piace, il messaggio che unanimemente sta passando nella gente è quello di una totale rottura delle regole e della tradizione della Chiesa.
Forse non è più neppure un segnale di discontinuità con Papa Benedetto, come sembrava inizialmente, ma di fatto con tutta la Chiesa precedente, come se ci fosse un Avanti Francesco e un Post Francesco.
Personalmente continuo a voler credere (se dicessi che ci credo assolutamente sarei ipocrita) nell'inconsapevolezza di Papa Francesco, perchè mi pare un Pastore puro che semplicemente non distingue la sua persona dal suo ruolo. Soprattutto nell'incontro con Benedetto si è manifestato un volto di autentica tenerezza che alimenta la speranza.
Ma non credo nell'innocenza di tanti dentro e fuori la Chiesa che amplificano frastuono e confusione.
Il Card.Ratzinger aveva parlato di "disprezzo di sè dell'Occidente" e a me pare che su Benedetto XVI si sia concentrato tutto il disprezzo di sè della Chiesa, soprattutto di quella parte di Chiesa che, mentre parla di umiltà, va in cerca di gloria mondana, mentre parla di povertà, ricerca il trionfo e gli applausi del mondo.
Possiamo continuare quanto vogliamo a evidenziare i segnali di continuità, ma i gesti di Papa Francesco e la pubblicità che ne viene fatta dai media comunicano soltanto rottura e rivoluzione, non solo rispetto a Bendetto, ma rispetto alla concezione stessa del Papato e della Chiesa.
Questo non ha nulla a che fare con la riforma nella continuità auspicata da Bendetto XVI.
Dunque i motivi di preoccupazione per un cattolico ci sono davvero e non si può far finta di nulla, anche se questo ci fa sentire continuamente in lotta con noi stessi, lacerati tra le ragioni della mente, della fede e dell'obbedienza. Non nascondo che personalmente mi sento confusa e provata da un forte combattimento spirituale.
Fossi sola potrei flagellare il mio orgoglio e la mia presunzione, ma sento tante persone, anche consacrate e buone, che condividono queste inquietudini, perchè sono ragionevoli e non legate a un pregiudizio ideologico o istintivo.
Spero che il Cath-pride mediatico finisca al più presto e spero che sia il Papa stesso a mettervi fine.
Preghiamo Gesù Crocifisso perchè dal Suo costato aperto la Misericordia di Dio salvi noi e la Sua Chiesa.

Anonimo ha detto...

Sono sicura che può interessarvi. Copio e incollo da un articolo pre-conclave:

Mi pare giunto il momento di esaminare, anche da semplici fedeli, il nutrito elenco delle imposizioni subite da Benedetto XVI, di cui abbiamo avuto chiara e documentata percezione. E sono quelle che ci risultano evidenti. Non possiamo conoscere le sotterranee...Gli elementi da esse estraibili sono tanti. Anche se non fossero entrati in gioco i poteri che ci sono dietro, il clima e l'ingovernabilità da essi determinata, ha certamente giocato a favore della rinuncia. Basti ricordare (non mi sembrano pochi né di poco conto):

1. la rimozione della tiara ricamata sull'arazzo che scende dalla sua finestra per l'Angelus (usato domenica 10 ottobre 2010), da Benedetto XVI accettata e presto rimossa non certo di sua iniziativa. 2. Così come la sostituzione della tiara con la mitra dalle vesti liturgiche regalategli nello stesso contesto e da lui in un primo momento indossate com'erano.
3. l'impossibilità di nominare Giovanni Maria Vianney patrono dei parroci a conclusione dell'Anno Sacerdotale (come aveva ricordato anche pochi giorni prima e durante l'intero anno). Ovviamente un vero santificatore, dedito all'adorazione e all'amministrazione dei sacramenti (penitenza ed Eucaristia) è considerato troppo superato: l'efficienza vince sulla concreta essenzialità del ministero.
4. la pressoché totale inapplicazione del Summorum Pontificum, purtroppo accompagnata anche dal disprezzo e dal pregiudizio di molti vescovi e sacerdoti;
5. le resistenze ad applicare le sue indicazioni sul pro multis nel rispetto del dettato evangelico recepito dalla tradizione liturgica;
le resistenze riguardanti il nuovo messale inglese;
6. il terribile scandalo fatto scoppiare a tempo, proprio in occasione della rimozione delle scomuniche ai 4 vescovi che probabilmente, se non fosse stata fatta con un suo blitz, sarebbe stata stoppata.
7. le dure opposizioni alla sua volontà di ricomposizione della questione lefebvriana, alle quali, sembra addirittura essersi dovuto piegare (inasprimento delle condizioni del preambolo operato il 13 giugno)
8. le note vicende della sua autorizzazione all'unica abbazia trappista in Germania di ritornare alla Messa tridentina e di poter riprendere la Regola e le Costituzioni anteriori al Vaticano II. Il Papa aveva dato l’autorizzazione ed esentato questa abbazia dalla giurisdizione della Congregazione dei Benedettini, che segue le regole moderne, così da permettere ai monaci di seguire l’uso antico di prima del Vaticano II. E dunque aveva posto questa abbazia direttamente sotto la sua autorità. Ma qualcuno aveva collocato la lettera del Sommo Pontefice in un cassetto della Segreteria di Stato. Il nuovo “concesso” del Papa è stato apposto direttamente sulla lettera di richiesta successiva aggirando la Segreteria di Stato.
9. la chiusura del Seminario di Takamatsu [il link è al documento più recente, ma vi si trovano i link ai precedenti] su indicazione della Conferenza Episcopale giapponese, vanificata alla vigilia da Bertone (!?), che ne sancisce il trasferimento a Roma e successivi bracci di ferro con i vescovi giapponesi convocati in Curia (!?). Non è bastata la primitiva decisione del Santo Padre; ma ha vinto il braccio di ferro con i neocat che non demordono mai. Come del resto l'atto finale incompiuto con la loro sincretistica liturgia. (card. Burke su fronda del card. Canizares e invio in extremis, di pugno di Benedetto XVI alla Feria IV

--->segue

Anonimo ha detto...

10. la "riforma della riforma" da lui voluta e presto insabbiata per essere sostituita dal "nuovo movimento liturgico dal basso (!?)" (Cañizares)
11. la sacralizzazione della S. Messa col Crocifisso sull'Altare e la comunione in ginocchio da nessuno seguita;
12. le bordate ricevute dalla lobby omosessuale così ben delineata da Ariel S. Levi di Gualdo ed altri;
13. gli intrighi e i sordidi intrecci di potere pressoché ingovernabili messi in luce da Vatileaks;
14. il tentativo di approvare, alle sue spalle, un'anomala liturgia tuttora in sospeso, (che rivela paurose storture sia di insegnamenti che di prassi) della setta neocatecumenale, che ancora può invocare l'Arcano: come può un comportamento settario e non solo per l'"arcano" esser previsto nella Chiesa cattolica, cioè universale!? È un fatto tuttora anomalo la rifiutata pubblicazione delle sue catechesi! Ci risulta che proprio nei giorni scorsi sarebbe dovuta intervenire la decisione della Feria IV e forse è stata scritta una lettera che richiede l'adeguamento ai libri liturgici subito secretata. E ci sono diversi papabili che sono loro potenti sponsor!
15. la visita alla moschea blu che secondo Magdi Allam fu né più né meno imposta al papa;
16. l'evento Assisi3 che a detta del papa "si sarebbe fatto comunque con o senza lui", quindi gli fu imposto;
17. l'inquietante dichiarazione del card. Romeo in Cina giusto un anno fa, che lo dava per "morto" nel giro di un anno;
18. l'invadenza dei "fratelli maggiori" che si sono insinuati come cuneo potente nella ricomposizione con i Lefebvriani (e non solo. Basta ricordare le preghiera del venerdì santo e l'imposizione della shoà - evento terribile ed esecrabilissimo ma fatto storico - come nuovo dogma di fede al quale bisogna aderire per considerarsi cattolici. Invadenza peraltro da nessuno arginata, pur essendo una evidente intromissione negli affari interni della Chiesa cui loro non appartengono ma pretendono dettar legge e c'è da chiedersi con quale autorità;
19. i venti di fronda e modernismo che non solo serpeggiano, ma si evidenziano con sempre maggiore intensità negli episcopati del nord Europa, in paesi già colpiti da una drammatica scristianizzazione;
20. il fatto che Benedetto XVI abbia esplicitamente riconosciuto il "per sempre" del mandato petrino, pur se spinto (ingravescentem aetatem?) alla drammatica decisione, esercitato ora nella preghiera e nel nascondimento;

Roba da far venire i brividi di raccapriccio!
Sancte Michael, defende nos in proelio!

Miserere ha detto...

Grazie Raffaella e Mic per questo articolo. Ho fatto con piacere la condivisione. Riproduco qui il commento che ho fatto sulla mia pagina FB:

La lettura di questo articolo mi conferma, non solo la santità di Benedetto XVI, ma anche come ha seguito il cammino di tutti i Profeti che Dio ha mandato agli uomini e che poi furono perseguitati, umiliati, derisi e perfino uccisi! Martirio è quello che subisce il nostro Papa emerito, martirio, martirio. Un continuo e inarrestabile martirio! Stiamo modellando una Chiesa di massa, una Chiesa senza ragione, una Chiesa sentimentalistica, quella che piace ai media senza scrupoli perché qualsiasi metodo va bene pur di colpire Benedetto XVI anche se per quello debbano utilizzare il successore! Odio infinito provano i nemici della santità, i veri nemici della Chiesa, quelli che mangiano dalle sue mani, quei traditori con la tonaca (se ancora la portano...). Vergognatevi e convertitevi! Siete di scandalo ai piccoli, a noi che ci costa tanto, magari la pazienza di sopportare le vostre iniquità e non abbandonare la Chiesa... L'unica certezza e, meno male, le parole dell'ultima udienza generale di B16: "La Chiesa è di Cristo!". La Chiesa non è vostra, dei traditori, dei lecca-lecca servili. E che Dio vi perdoni!

Anonimo ha detto...

Condivido ogni virgola,è tutto vero,così si voleva che andasse e così è andata;ad essere sincero,me n'ero andato dalla chiesa perchè disgustato da certe prese di posizione e dai comportamento di certi preti e vescovi delle mie parti,non avevo alcuna intenzione di tornarvi,ma l'uomo propone e Dio dispone;ho avuto l'onore di poter conoscere questo uomo onesto e coraggioso e questo Papa dalla fede cristallina e dotato di un'arte catechetica ed omiletica incomparabili,troppo più grande di loro che non sarebbero degni neppure di toccargli l'orlo della veste;resta tanta rabbia per l'ingiustizia,resta il mio amore unico ed irripetibile,mi sento orfano e abbandonato nel momento meno adatto per motivi miei,sto seduto sull'orlo del fosso,aspetto....ascolto il silenzio come lui aveva insegnato a fare,aspetto che passino dei cadaveri e non avrò rimorsi,prego che il Signore gli conceda un pò di tempo da dedicare a sé stesso,a lui che è sempre stato un servo fedele,che gli sia resa giustizia,di quelle inappellabili che solo Dio può dare.Sarà la mia guida, la mia luce di sicurezza nelle notti del dubbio, per sempre.GR2

Anonimo ha detto...

Complimenti a Mic e a Raffaella,sono un prete,un prete che deve la salvezza del suo sacerdozio a Papa Benedetto,l'ho già detto e lo ripeto.Non ho piu' lacrime e adesso dopo otto magnifici anni illuminati dalla parola,dall'esempio,dal coraggio del dolce Cristo in terra,...rieccoci qui a non poter dire neppure una parola che non dica sia contro i lnuovo corso,basta semplicemente dire che si ha nostalgia della bella liturgia papapale,della magnifica predicazione,che ti danno dell'antiquato,del fissato,del solito nostalgico...di tutto...non si puo' dire neanche che Papa Francesco non piace perchè piace a tutti e tutti devono farselo piacere...ma io ho una grande nostalgia di Benedetto della sua dolcezza,della sua bomntà,della sua fede,del suo amore alla Liturgia,al Signore,alla Madonna...Non ci capisco piu' niente ma ho paura...allora prendo il Rosario e non ho piu' paura penso a benedetto e non mi sento solo.Restiamo uniti nella preghiera del Rosario.Organizziamoci in una crociata di preghiere e sacrifici per la Santa Chiesa.
Un parroco di campagna.

Anonimo ha detto...

sam, guarda che seppure Papa Francesco fosse realmente intenzionato (e non lo credo possibile) a rompere le regole e a demolire la chiesa e altre amenita' apocalittiche, dovrebbe vedersela con il vero spartiacque prima/dopo della chiesa cattolica del terzo millennio ovvero Papa Benedetto. Francesco, 8 anni fa, sarebbe stato (consapevole o meno) una apocalisse, un naufragio stile titanic. la Chiesa Cattolica ne sarebbe uscita realmente tramortita. ve l'immaginate Francesco nel disastro dello scandalo della pedofilia clericale: avrebbe colto l'occasione per qualche iniziativa donchisciottesca da don camillo con la tiara. un disastro!! Benedetto e' una benedizione per la Chiesa perche' l'ha vaccinata per i prossimi secoli. qualunque cosa accadra', ha in se' la potenzialita' (se non la forza) di esserne immune.

corvo di rovo ha detto...

se ratzinger non fosse stato papa non sarebbe scoppiato alcuno scandalo pedofilia.

sam ha detto...

CC guarda che quella non era un'ipotesi mia, ma di una persona non credente che legge i giornali. Io ho difeso la buona fede di Papa Francesco.
Per il resto spero con te che non riescano a rimuovere il Pontificato di Benedetto. Media e gerarchie ce la mettono tutta, ma Benedetto ha seminato nei cuori e nelle menti.

Anonimo ha detto...

sam, non metto in dubbio che ce la metteranno tutta e non ho la tua stessa fiducia sulla semina nei cuori e nelle menti di genti dalla memoria corta se non inesistente. so pero' che Benedetto e' un uomo giusto che e' sempre stato alle calcagne della Verita' e di Cristo. Quindi lui e' e sara' il vincitore ed io salgo sempre sul carro dei vincitori

Anonimo ha detto...

Certo che non ci sarebbe stato lo scandalo pedofilia e nemmeno Vatileaks o Williamson. Certo che un tedesco antiprussiano a noi adesso ci avrebbe fatto proprio comodo, al posto degli svenevoli buongiorno e buonasera. Eufemia

Guido ha detto...

"la sacralizzazione della S. Messa col Crocifisso sull'Altare e la comunione in ginocchio da nessuno seguita". Sorry, tra i cardinali almeno uno l'ha seguita: il cardinale Ranjith di Colombo. Preghiamo per lui, forse dopo i pasticci, i cardinali forse penseranno a lui ...