PAPA: GIOVANI NON FATEVI DISTRARRE DA PROPOSTE EFFIMERE
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 15 dic.
"I giovani, in mezzo a tante proposte superficiali ed effimere, sappiano coltivare l'attrazione verso i valori, le mete alte, le scelte radicali".
Lo chiede Benedetto XVI nel Messaggio per la Giornata delle vocazioni, che sara' celebrata il 21 aprile. Nel testo - reso noto oggi - il Papa non nasconde le difficolta' che la Chiesa incontra nel nostro tempo ma esprime "la certezza sempre rinnovata che Dio mai abbandona il suo popolo e che lo sostiene suscitando vocazioni speciali, al sacerdozio e alla vita consacrata, perche' siano segni di speranza per il mondo".
Il Papa ricorda che "il fondamento sicuro di ogni speranza" e' Dio, il quale " non ci lascia mai soli ed e' fedele alla parola data". "La speranza - aggiunge - e' attesa di qualcosa di positivo per il futuro, ma che al tempo stesso deve sostenere il nostro presente, segnato non di rado da insoddisfazioni e insuccessi".
Secondo Papa Ratzinger, "quando un discepolo di Gesu' accoglie la chiamata di Dio per dedicarsi al ministero sacerdotale o alla vita consacrata, si manifesta uno dei frutti piu' maturi della comunita' cristiana, che aiuta a guardare con particolare fiducia e speranza al futuro della Chiesa e al suo impegno di evangelizzazione".
Nel Messaggio per la Giornata delle vocazioni, il Pontefice teologo ricorda l'Anno della Fede e il 50esimo anniversario dell'apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II e sottolinea quanto sia "necessario crescere nell'esperienza di fede, intesa come relazione profonda con Gesu'".
A questo proposito, il Papa ricorda il ruolo delle comunita' ecclesiali e dei presbiteri, in particolare, nel promuovere l'incontro con Dio. "L'amore di Dio - spiega il Papa - segue a volte percorsi impensabili, ma raggiunge sempre coloro che si lasciano trovare".
In proposito, il Messaggio ricorda l'importanza delle vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata spiegando che "le vocazioni sacerdotali e religiose nascono dall'esperienza dell'incontro personale con Cristo, dal dialogo sincero e confidente con Lui, per entrare nella sua volonta'".
Occorre riflettere, scrive ancora il Papa teologo, sul valore della meditazione personale, che caratterizza una "vita di preghiera" sia vissuta in privato che "nella forma comunitaria delle grandi preghiere della Chiesa e dei santi: la preghiera liturgica". "L'amore si legge ancora nel testo - interpella la nostra esistenza, chiede una risposta su cio' che ciascuno vuole fare della propria vita, su quanto e' disposto a mettere in gioco per realizzarla pienamente".
"Non manchino - e' l'auspicio conclusivo del Papa - sacerdoti zelanti, che sappiano accompagnare i giovani quali 'compagni di viaggio' per aiutarli a riconoscere, nel cammino a volte tortuoso e oscuro della vita, il Cristo, Via, Verita' e Vita".
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