domenica 25 novembre 2012

Il Papa: i nuovi cardinali testimoniano l'universalità della Chiesa. Siamo chiamati a prolungare l'opera salvifica di Dio (Izzo)

PAPA: NUOVI CARDINALI TESTIMONIANO UNIVERSALITA' CHIESA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 25 nov. 

"I nuovi membri del Collegio Cardinalizio ben rappresentano la dimensione universale della Chiesa: sono pastori di Chiese nel Libano, in India, in Nigeria, in Colombia, nelle Filippine, e uno di essi e' da lungo tempo al servizio della Santa Sede". 
Lo ha affermato Benedetto XVI che - prima dell'Angelus - ha invitato oggi i circa 30 mila fedeli presenti in piazza San Pietro "a pregare per i sei nuovi Cardinali creati ieri, affinche' lo Spirito Santo li rafforzi nella fede e nella carita' e li ricolmi dei suoi doni, cosi' che vivano la loro nuova responsabilita' come un'ulteriore dedizione a Cristo e al suo Regno".
"Invochiamo - ha aggiunto il Papa che alle 9,30 aveva celebrato la messa in Basilica con i sei neo cardinali - la protezione di Maria Santissima su ciascuno di essi e sui fedeli affidati al loro servizio".
"Preghiamo per i nuovi cardinali, chiediamo che la Chiesa cresca come regno di verita', di giustizia, di amore e di pace", ha poi ripetuto il Papa tedesco rivolgendosi nella loro lingua ai pellegrini polacchi presenti oggi in piazza San Pietro. "Che Cristo regni nei nostri cuori e ci benedica tutti", ha invocato infine Benedetto XVI. 

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PAPA: SIAMO CHIAMATI A PROLUNGARE L'OPERA SALVIFICA DI DIO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 25 nov. 

"Cari amici, tutti noi siamo chiamati a prolungare l'opera salvifica di Dio convertendoci al Vangelo, ponendoci con decisione al seguito di quel Re che non e' venuto per essere servito ma
per servire e per dare testimonianza alla verita'". 
Lo ha detto il Papa ai circa 30 mila fedeli  presenti in piazza San Pietro per l'Angelus.
Oggi e' la festa di Cristo Re che conclude il tempo ordinario (domenica prossima inizia l'Avvento). "Il Regno - ha ricordato in proposito Benedetto XVI citando il Concilio Vaticano II e in particolare la costituzione apostolica "Lumen gentium" sulla Chiesa - si manifesta nella stessa persona di Cristo, che lo ha instaurato mediante la sua morte in Croce e la sua Risurrezione, con cui si e' manifestato quale Signore e Messia Sacerdote in eterno".
"Questo Regno di Cristo - ha spiegato - e' stato affidato alla Chiesa, che ne e' 'germe' ed 'inizio'".
Secondo Papa Benedetto e il Concilio questo messaggio, "la Chiesa ha il compito di annunciarlo e diffonderlo tra tutte le genti, con la forza dello Spirito Santo".
"Al termine del tempo stabilito, il Signore consegnera' a Dio Padre il Regno e gli presentera' tutti coloro che hanno vissuto secondo il comandamento dell'amore", ha ricordato il Papa teologo sottolineando che il Regno di Dio e' iniziato ma si realizzera' poi compiutamente con la Parusia, cioe' la seconda venuta di Gesu'.
In questa prospettiva ha citato San Cirillo di Gerusalemme, per l quale "la prima fu una manifestazione di
patimento, la seconda porta il diadema della regalita' divina"; nella prima infatti Gesu' "fu sottoposto all'umiliazione della croce, nella seconda e' attorniato e glorificato da una schiera di angeli". 
"La Vergine - ha invocato infine - ci aiuti tutti a vivere il tempo presente in attesa del ritorno del Signore, chiedendo con forza a Dio: 'Venga il tuo Regno', e compiendo quelle opere di luce che ci avvicinano sempre più al Cielo, consapevoli che, nelle tormentate vicende della storia, Dio continua a costruire il suo Regno di amore". 

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