martedì 5 marzo 2013

Basterà un'immagine per rivoluzionare la Chiesa, almeno nelle nostre teste (Gambi)

Clicca qui per leggere il commento che trovo molto bello.
Tuttavia non dobbiamo farci illusioni: ci sara' l'incontro fra Benedetto ed il suo successore ma noi non lo vedremo!
Grazie a Gambi per avere riportato le parole che l'allora giovane teologo Ratzinger scrisse nel 1969. Mi permetto di fare un "copia-incolla":

"Dalla crisi odierna emergerà una Chiesa che avrà perso molto. Diverrà piccola e dovrà ripartire più o meno dagli inizi. Non sarà più in grado di abitare gli edifici che ha costruito in tempi di prosperità. Con il diminuire dei suoi fedeli, perderà anche gran parte dei privilegi sociali. Ripartirà da piccoli gruppi, da movimenti e da una minoranza che rimetterà la Fede al centro dell'esperienza. Sarà una Chiesa più spirituale, che non si arrogherà un mandato politico flirtando ora con la Sinistra e ora con la Destra. Sarà povera e diventerà la Chiesa degli indigenti. Allora la gente vedrà quel piccolo gregge di credenti come qualcosa di totalmente nuovo: lo scopriranno come una speranza per se stessi, la risposta che avevano sempre cercato in segreto".

15 commenti:

gemma ha detto...

E' sempre stato decenni avanti rispetto ai suoi tempi ma questo suo essere fuori dal suo tempo è sempre stato preso come un ancoraggio al passato, invece a suo modo ha sempre anticipato il futuro. Un giorno lo si capirà

Eugenia ha detto...



Lo spero gemma lo spero davvero!

Anonimo ha detto...

Esatto! E con questo suo gesto finale ci ha fatti entrare in questo futuro.
Alessia

Andrea ha detto...

È un articolo satanico, cara Raffaella, al pari di quelli di Severino e Cacciari sul "Corriere".
Qui siamo nel gruppo "L'Espresso".

Addio - grazie per la pazienza.
Ciao Alessia.

Saluti, cari amici

Anonimo ha detto...

avevo già letto qualche giorno fa sul blog famiglienazareth.blogspot.it. Maria Pia

Luisa ha detto...

"Ripartirà da piccoli gruppi, da movimenti e da una minoranza che rimetterà la Fede al centro dell'esperienza."

Certo, se la Fede è quella che la Chiesa, attraverso la sua Tradizione e il suo Magistero, custodisce e promuove e non la fede rivista e riinterpretata da cattivi maestri e falsi profeti, autoeletti rinnovatori della Chiesa!

Anonimo ha detto...

Perdonatemi se oso, ma penso che oggi Papa Benedetto non si esprimerebbe più in questo modo.

Certamente la Chiesa che uscirà dal periodo di crisi dovrà "ripartire dagli inizi" e sarà "più piccola". Ma se ciò che perderà sarà "l'istituzione" e forse "la struttura" ciò che guadagnerà sarà "il mondo intero".

La lettura "politica" degli anni sessanta non poteva immaginarsi altro che un sano e necessario ridimensionamento, un nascondimento, un ritirarsi nel deserto mentre "il mondo" sarebbe "vincente" nei propri deliri senza Dio...

Oggi il Papa ha condotto la Chiesa a ben altra sfida: la sua rinuncia è stata chiesta da Dio, come avvenne per Mosè, "ritiratosi sul monte", prima che raggiungesse la Terra Promessa, affidata al giovane Giosuè.

Siamo in prossimità di "tempi nuovi", in cui la fede troverà ragione e la ragione senza fede svanirà nel proprio nulla. In tempi così la Chiesa potrebbe rivelarsi persino "inutile", tanto sarà manifesta la presenza e la signoria di Dio.

Chi parla di "precedente" a proposito del gesto di Benedetto XVI vorrebbe intendere un futuro "riformato", ma più o meno nel solco del secolo presente. Anche Joseph Ratzinger negli anni sessanta non riusciva a immaginare molto altro di una diversità nel dipanarsi del secolo.

Oggi, quello stesso uomo, enormemente cresciuto nella propria stessa fede, abbandonatosi a Dio e consegnatosi umilmente alla Sua Volontà, guarda molto più lontano, dove andrà il suo successore, dietro al Nostro Signore, che ci precede tutti.

un peccatore

cc ha detto...

io non credo che le parole di Benedetto xvi vadano interpretate come il vagheggiamento di una chiesa piu' piccola e dunque meno mangereccia e piu' spirituale e crepuscolare. non si spiegherebbe dunque perche' Benedetto abbia lottato per il rispetto della liberta' fondamentale alla fede e alla religione in una societa' che vuole togliere surretiziamente il diritto di cittadinanza attiva a chi ha una fede religiosa. la poverta' di cui parla Benedetto, secondo me, e' quella di una chiesa che si e' ormai sganciata dal suo ruolo di vestale ufficiale del regime politico-sociale di turno. la chiesa non e' piu' legata al alcun senso comune, ad alcuna opinione pubblica. e' finalmente libera di togliersi di dosso le inutili incrostazioni e gli inutili titoli derivanti dal suo essere parte della struttura etico-politica dominante. se possibile cosi' il suo potere temporale, paradossalmente, tornera' ad essere, da simbolico che era diventato, reale.

Luisa ha detto...

Scusatemi se per una volta non sono d`accordo con voi, trovo questo articolo molto "pericoloso" e non lo sottoscrivo, è l`esempio tipico di un`interpretazione fuorviante e orientata, in specie quando Gambi scrive:

"E' molto difficile da dire, ma è invece facile capire che questo fatto da solo segna una rivoluzione nell'immagine pubblica di Chiesa, e quindi nell'ecclesiologia più diffusa, come forse solo il Concilio Vaticano II è riuscito a segnare"

. "Ma se percepiamo due vertici è l'intero modello che viene messo in discussione e viene riprogrammato dalle nostre menti. Se il modello ecclesiale ha due Papi non può più reggere come modello strettamente piramidale e il senso di appartenenza e l'immagine pubblica non può che cambiare."


È molto grave quel che afferma e non è di certo ciò che Papa Benedetto ha voluto con il suo gesto.
Posso capire che la situazione è nuova, è a rischio di cattive interpretatzioni, è vero che l`esistenza di due Papi, uno "emerito" che ha conservato il suo mandato(per sempre...) ma non lo esercita più in modo attivo e uno che ha il potere e l`esercizio attivo del mandato, può effettivamente turbare, creare confusione, io stessa non mi sento molto bene con questa situazione, ma Benedetto XVI ha chiaramente detto che assicura il suo successore della sua riverenza e obbedienza, il suo gesto è eccezionale e personale, al vertice della Chiesa ci sarà un solo Papa, colui che sarà eletto dal Conclave, questo deve essere ben chiaro nelle menti dei cattolici che devono diffidare di chi si lancia in interpretazioni disoneste, orientate, manipolatrici, che purtroppo in modo più che prevedibile, continueranno a tentare di manipolare le coscienze dei cattolici.
Tutti coloro che hanno amato e amano Benedetto XVI, che hanno sofferto e soffrono per la sua decisione, che stanno percorrendo il cammino tutto in salita dell`accettazione, devono vigilare affinchè persone maleintenzionate non facciano dire al suo gesto ciò che non è, ciò che Benedetto non ha voluto che sia e cioè un gesto che rivoluziona la Chiesa e il Papato.

Anonimo ha detto...

Può anche non piacere, Luisa, ma il gesto di Benedetto rivoluziona veramente la Chiesa. Nessuno mi convincerà che la rinuncia di Benedetto sia dovuta solo a motivi di salute. Secondo me ha voluto scuotere la Chiesa dove per anni è stato profeta inascoltato e disprezzato. Aveva un solo modo: ascoltare la propria coscienza.
Alessia

gemma ha detto...

Non so gli altri Luisa, io parlo per me. La rivoluzione di Benedetto per me è' culturale, a fronte del conformismo che oggi viene spacciato per modernità, non la intendo come "riforma" della Chiesa, non quella in senso progressista almeno

Luisa ha detto...

Alessia, per rivoluzione intendo rivoluzionare l`essenza del Papato, del ruolo dl Papa, del primato petrino, del governo della Chiesa, questo è il messaggio che vorrebbero far passare alcuni "eruditi" nonchè progressisti "esegeti" della decisione del Papa.
Sono più che certa che quella non è l`intenzione di Papa Benedetto.

Anonimo ha detto...

questa frase del santo padre e veramente profetica! e onestamente se oltre alla perdita della fede di alcuni uomini all'interno della chiesa che remano contro il gesto del santo padre a mio avviso non va visto come un abbandono(cosa questa che i soggetti che lo hanno lasciato solo vogliono farci credere) ma anzi e già servito x far uscire allo scoperto chi occupa delle posizioni di potere e se ne frega del vangelo e dei temi etici e vorrebbe piegare la chiesa ai voleri del mondo! quindi il pappa emerito non solo ha già fatto tanto da papa ma ha richiamato tutti alla fede vera e spero che in un modo o nell'altro non ci faccia mancare mai la sua parola

Anonimo ha detto...

Unire i puntini, please.. :

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/1084701/cardinale-lajolo-tutti-peccatori.shtml

Anonimo ha detto...

E poi: che ipocrisia -da parte 'diplomatica'- parlar tanto di urgente "riforma della Curia", con "dimagrimento e depotenziamento della Segreteria di Stato", e poi... proporre un "papa debole" prestanome di un Segretario di Stato (ancora) fortissimo..

(E' un pò come dire: "voglio stravincere con la legge elettorale maggioritaria con premio, sapete, perché voglio governare cinque anni e come priorità certamente impegnarmi a cambiare la legge in senso proporzionale puro.." - ma chi ti crede? -Oppure anche è come se la CocaCola consigliasse di seguire una dieta più magra, ai Mac Donald's, ma cominciando dagli hamburger, mica dalle bevande zuccherate..)