mercoledì 20 marzo 2013

Benedetto XVI: Dal momento della moltiplicazione dei pani il cammino verso la Croce si fa sempre più chiaro; lì, nel supremo atto di amore, risplenderà il regno promesso, il regno di Dio. Ma la folla non comprende, è delusa, e Gesù si ritira sul monte da solo a pregare (cfr Gv 6,1-15). A parlare col Padre"

Su segnalazione di Sam leggiamo la seguente, straordinaria, omelia che Benedetto XVI ha tenuto il 25 novembre scorso in occasione della Santa Messa con i nuovi cardinali.
In particolare:


"E’ chiaro che Gesù non ha nessuna ambizione politica. Dopo la moltiplicazione dei pani, la gente, entusiasmata dal miracolo, lo voleva prendere per farlo re, per rovesciare il potere romano e stabilire così un nuovo regno politico, che sarebbe stato considerato come il regno di Dio tanto atteso. Ma Gesù sa che il regno di Dio è di tutt’altro genere, non si basa sulle armi e sulla violenza.
Ed è proprio la moltiplicazione dei pani che diventa, da un lato, segno della sua messianicità, ma, dall’altro, uno spartiacque nella sua attività: da quel momento il cammino verso la Croce si fa sempre più chiaro; lì, nel supremo atto di amore, risplenderà il regno promesso, il regno di Dio. 
Ma la folla non comprende, è delusa, e Gesù si ritira sul monte da solo a pregare (cfr Gv 6,1-15). A parlare col Padre. 
Nel racconto della Passione vediamo come anche i discepoli, pur avendo condiviso la vita con Gesù e ascoltato le sue parole, pensavano ad un regno politico, instaurato anche con l’aiuto della forza. Nel Getsemani, Pietro aveva sfoderato la sua spada e iniziato a combattere, ma Gesù lo aveva fermato (cfr Gv 18,10-11). Egli non vuole essere difeso con le armi, ma vuole compiere la volontà del Padre fino in fondo e stabilire il suo regno non con le armi e la violenza, ma con l’apparente debolezza dell’amore che dona la vita. Il regno di Dio è un regno completamente diverso da quelli terreni.
Ed è per questo che davanti ad un uomo indifeso, fragile, umiliato, come è Gesù, un uomo di potere come Pilato rimane sorpreso; sorpreso perché sente parlare di un regno di servitori.E pone una domanda che gli sarà sembrata paradossale: «Dunque tu sei re?». 
Che tipo di re può essere un uomo in quelle condizioni? Ma Gesù risponde in modo affermativo: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce» (18,37). 
Gesù parla di re, di regno, ma il riferimento non è al dominio, bensì alla verità. Pilato non comprende: ci può essere un potere che non si ottiene con mezzi umani? Un potere che non risponda alla logica del dominio e della forza? Gesù è venuto per rivelare e portare una nuova regalità, quella di Dio; è venuto per rendere testimonianza alla verità di un Dio che è amore (cfr 1 Gv 4,8.16) e che vuole stabilire un regno di giustizia, di amore e di pace (cfr Prefazio). Chi è aperto all’amore, ascolta questa testimonianza e l’accoglie con fede, per entrare nel regno di Dio." 

TESTO INTEGRALE DELL'OMELIA

37 commenti:

laura ha detto...

Nel leggere queste omelie cresce sempre più il rimpianto per quello che abbiamo perso e la nostalgia per papa Benedetto

un passante ha detto...

che splendore! Grazie "ragazze"

sonny ha detto...

Oh mamma mia.....

gemma ha detto...

Grazie Sam. Mi rendo sempre più conto che non lo abbiamo meritato, nemmeno noi che lo abbiamo amato

laura ha detto...

Per Gemma: avevamo la "perla preziosa" e non abbiamo laciato ttto il resto per tenerla con noi. Come facciamo senza Papa Benedetto?

Anonimo ha detto...

raffaella forse é meglio ch enon li ripubblichi più, ogni volta é una fitta al cuore! sapere che potenzialmente potremmo averne ancora altre, invece non ne avremmo mai più é veramente triste, é un lutto che non sarà mai elaborato. E' giusto ch eun si grande dono di Dio, rimanga d'ora in poi per sempre nascosto? Spero che franscesco, in un modo o in un altro lo faccia, quasi lo obblighi ancora a scriverci qualcosa, magari poi le legge lui :-)

Max

Biancamargherita ha detto...

Rileggevo questa mattina l'omelia che Benedetto ha tenuto durante la Messa crismale del 13 aprile 2006 ed anche qui, rivolgendosi ai sacerdoti, diceva...ne scrivo un estratto "La lettura delle Sacre Scritture è preghiera, deve essere preghiera-deve emergere dalla preghiera e condurre alla preghiera. Gli evangelisti ci dicono che il Signore ripetutamente - per notti intere - si ritirava "sul monte" per pregare da solo. Di questo "monte" abbiamo bisogno anche noi: è l'altura interiore che dobbiamo scalare, il monte della preghiera......Il semplice attivismo può essere persino eroico. Ma l'agire esterno, in fin dei conti, resta senza frutto e perde efficacia, se non nasce dalla profonda intima comunione con Cristo... Il mondo nel suo attivismo frenetico perde spesso l'orientamento...."

gemma ha detto...

Mi spiace, perché nessuno come lui ha parlato per il suo tempo ma hanno deciso che da questo tempo doveva esserne fuori. E' una ferita molto difficile per me da rimarginare, non so davvero se riuscirò a lasciarmi infliggere gli applausi di oggi

Biancamargherita ha detto...

Io invece penso che sia bene che Raffaella pubblichi e ricordi ciò che ha detto e scritto Benedetto perché è un continuo arricchimento ed è anche, insieme alla preghiera, l'unica cosa che ci tiene legati a lui. La fitta al cuore rimane comunque sempre presente e nulla la rimuove, ma leggere e rileggere i suoi scritti o riascoltare i suoi discorsi mi consente di approfondire sempre di più ed ogni volta rimango stupefatta di aver perso un passaggio, una virgola. E' veramente immenso..DOTTORE DELLA CHIESA SUBITO!!!!!!!!

Luisa ha detto...

Penso che questa sia la strada da percorrere in priorità da questo blog, a parte sempre e ancora ristabilire la verità, e cioè ricordare e riproporre i testi magisteriali e magistrali di Benedetto XVI sulle verità di fede, sui fondamentali della nostra fede.
Ci sarà chi giudicherà questa scelta, e c`è già chi così la giudica, come un rifiuto di ciò che dice e dirà, fa e farà il suo successore, una specie di paragone che non potrebbe evidentemente essere che a sfavore del nuovo Vescovo di Roma, l`espressione di una nostalgia inconsolabile. Conoscendo un pò Raffaella so che chi emette questo giudizio si sbaglia e fa prova di un pregiudizio che non ha luogo di essere.
Certo chi ha amato e ama Benedetto XVI sente la sua mancanza, molti-e soffrono ancora della sua assenza, essere privati del suo Magistero non è facile ma il suo Magistero è vivo e sempre disponibile a chi vorrà attingere alla sua forza e chiarezza.
Così questo spazio è e resterà, se ho ben capito, dedicato a Benedetto XVI, al suo Magistero, sono convinta che molti scopriranno, forse anche per la prima volta, alcune delle perle preziose che Papa Benedetto ha donato alla Chiesa, potranno meditarle e lasciarle scavare in profondità in sè, come è successo a tanti e tante di noi.
Grazie, Raffaella, non solo per la tua fedeltà a Benedetto XVI, ma anche per la sensibilità, onestà, esigenza e grande intelligenza con le quali esprimi la tua fede.

sonny ha detto...

Quoto Luisa. In quasi otto anni Papa Benedetto ha creato un tesoro e sarà magnifico custodirlo.Quindi dico grazie a Raffaella e non smetterò mai di ringraziarla!

cc ha detto...

luisa, il magistero, le perle prezione, dottore della Chiesa subito vanno tutti a farsi benedire se non viene ristabilita la verita' sul pontificato di Benedetto. qui c'e' un muro di gomma formato da roditori da curia e media complici (corroborato da un popolo di fedeli totalmente indifferente) che non ha alcun interesse a fare mea culpa, a dire "si, confesso. ho fatto e ho detto la qualunque pur di affossare, boicottare e azzerare l'opera di Papa Benedetto perche' ......filling in the blanks". qua c'e' il rischio che per pompare il nuovo Papa si tenti di gettare su Benedetto nuovo fango. Il fatto di non avere piu' la titolarita' di pontefice e soprattutto di aver perso anche quel poco di affetto del popolo bue di fedeli fara' di lui un bersaglio ideale perche' totalmente vulnerabile da parte di avvoltoi e vipere da curia e di altra fauna mista con il mito da arcadia conciliarista. Ratzinger e' odiato visceralmente perche' ha avuto l'ardire di stanarli e di sbatter loro in faccia la Verita' delle loro pochezze e ciarlatanerie. questi lo vogliono sotterrare da tutti i punti di vista.

Anonimo ha detto...

piccola aggiunta. Benedetto non ha e non ha mai avuto una coorte di afficionados come per esempio Martini. Ratzinger non ha mai fatto comunella con nessuno, non si e' mai affiliato a nulla, ha sempre stabilito un distacco non presuntuoso ma umile cioe' teso al rispetto e alla giusta considerazione delle prerogative altrui. una persona e sacerdote simile e' predestinato alla persecuzione e alla incomprensione.

mariateresa ha detto...

Fortunatamente non tutto il popolo è bue e molti hanno ancora nel cuore , e lì lo terranno per sempre, Benedetto XVI. Certo questi ultimi sarà difficile che vengano intervistati e se succederà nelle redazioni correranno a fare un po' di editing all'intervista come fanno con le interviste a Michelle Obama quando dice delle castronerie.
No, non tutti muggiscono o hanno intenzione di farlo.
Visto che mi tirano a dirlo per forza, faccio notare che qualche giornalista (anche all'estero) , cui si è allentato il collare, ha fatto notare che nella piazza, alla messa che non si può chiamare intronizzazione ,c'erano dei buchi e meno gente del previsto. Dico questo per malvagità? No, lo dico perchè è vero e mentre noi per avere dati sensati sull'afflusso di pubblico alle udienze di Benedetto siamo diventati albini, c' era letteralmente un braccio di ferro a sparare basso, qui siamo al fischiettare se le previsioni non vengono rispettate.
Ma vi rendete conto? Le storie edificanti, magari fasulle, la storia bidone delle scarpe rosse di Prada allo sfinimento, l'afflusso di pubblico su cui si sorvola, ecc. Mi fermo qui per evitare l'effetto post 20 piani di morbidezza, ma ce ne sono anche delle altre.
Sapete cosa vi dico? Che ci sono punte anche di ridicolo. E se fossimo cattive di cuore potremmo fare un elencone di queste pinzillacchere con a lato la prova provata che c'è la gara a chi slinguazza con più impegno.
e di fianco, cattiveria per cattiveria per 3,14, il nome dell'autore.
Tipo: la cacciata del cardinale Law, foto accanto del grazioso incontro, nome del giornalista e testata.
E guardate che mi sto contenendo che ce ne sarebbe da dire a badili.

Luisa ha detto...

Lo so, lo so, cc, da qui l`utilità di uno spazio come questo, vorrei dire però che se c`è indubitabilmente una massa facilmente manipolabile anche perchè ignorante e con una coscienza deformata da decenni di cattivi maestri e insegnamenti paralleli e alternativi, una massa dipendente dalle suggestioni e manipolazioni mediatiche, con purtroppo un pensiero debole e le emozioni che tengono le redini, saremmo ingiusti se non dicessimo che c` è anche una folla immensa, e moltissimi sono i giovani, a cui Papa Benedetto è arrivato, non solo al cuore ma alla mente.
Papa Benedetto è stato un grande per noi, per loro, un Dottore della Fede, un maestro che ha saputo rendere semplici e comprensibili i concetti più complessi, radicato nel Vangelo, ha saputo con il suo meraviglioso carisma delle parola e delle immagini condividere con noi, trasmetterci l`Amore a cui attingeva, la Sua Bellezza infinita e suprema.
Un Dottore, un maestro, un uomo di Dio.
I media, i chierici ribelli, traditori, arrivisti, imbevuti di ideologia progressista, potranno continuare il loro squallido "lavoro", quel che abbiamo ascoltato, visto e letto questi ultimi giorni non ha fatto che confermare quel che già sapevamo, possiamo solo dire che molte, ma molte, maschere sono cadute, anche le più inaspettate, chi invece la maschera non l`ha mai messa si sta sfogando e proiettandosi nel futuro che vuole per la Chiesa, progetto per il quale Papa Benedetto era un ostacolo maggiore, via l`ostacolo esultano senza nemmeno avere la decenza di rispettare chi si è ritirato.
Tutto come da copione.
Dunque, non solo qui si potrà leggere il Magistero di Benedetto XVI ma chi continuerà a tirare le sue freccette avvelenate contro il facile bersaglio di un uomo che mai si è difeso, e mai o poco è stato difeso da chi avrebbe dovuto farlo, almeno in Italia, sa che dovrà fare i conti con questo spazio.

Anonimo ha detto...

trovo molto presuntuoso definire "massa manipolabile e ignorante" chi si affeziona a persone diverse da quelle a cui ci affezioniamo noi.
alex.

Anonimo ha detto...

anonimo delle 12:57, "affezionarsi" presume un lasso di tempo misurabile in anni e non in giorni (facciamo ore). presume di avere a disposizione qualche elemento in piu' di un buonasera, buonpranzo, una collana di ferro, un anello d'argento e una naturale propensione a conservare il proprio identikit di parroco di borgata prima di decretare una santificazione honoris causa. "disaffezionarsi" presume molto meno. soprattutto quando in 8 anni la medesima massa di afficionados a corrente alternata non riusciva a vedere altro in un profetico genio della teologia e un martire della feroce fauna mediatica, curiale e degli adoratori dell'arcadia conciliarista che un vecchio barboso con la faccia strana e un antipatico accento tedesco (solo un paio di campioni tipo di commenti che mi è capitato di raccogliere di sfuggita dalle masse "non manipolabili e non ignoranti" in questi 8 anni di pontificato). l'antipatia e la simpatia sono naturalmente istintive ma la massa di cui lei ed io stiamo parlando dovrebbe essere anche quel tanto cristiana (il minimo sindacale) da prendersi la briga di andare oltre le apparenze. dice che chiedo troppo????

Anonimo ha detto...

cc. vedo che hai colto il punto del mio commento(ironia). tante storie sulla parola "affezionarsi" e gnente da dire sulle parole "massa manipolabile e ignorante"?
alex(non anonimo).

Anonimo ha detto...

ho scritto "gnente" che orrore...
alex

Anonimo ha detto...

alex (non anonimo) se legge con maggiore attenzione forse qualche considerazione sulla massa manipolabile e ignorante la riesce a trovare nel mio commento. se la vuole messa in termini piu' espliciti, l'accontento. una delle caratteristiche principali del popolo bue e' difatti quella del sentimentalismo o per meglio dire dell'incontinenza emotiva canina: il popolo bue e' quello che si fa prendere per i fondelli dai cattivi. poi arrivano i buoni che si limitano a dir loro la verita' e a metterli sull'avviso e il popolo, cosa fa, attribuisce a questi ultimi la colpa delle fregature beccate. i cattivi, nel frattempo, si nascondono dietro le gonne dei buoni, in attesa di cambiamenti repentini causate dagli isterismi popolari, per sdoganarsi come bravi e ripartire con la prossima fregatura e cosi' via fin dalla notte dei tempi. non c'e' rivoluzione (tecnologica, scientifica, sociale ecc ecc) che tenga. il popolo rimane bue. spero di essere stata piu' chiara signor alex (non anonimo)

Anonimo ha detto...

signora cc. il problema sta in chi pensa di aver capito dove stanno i buoni e dove stanno i cattivi. e ovviamente si mette fra i buoni.
alex.

Anonimo ha detto...

gentile alex, guardi e' semplice. i cattivi sono quelli che denunciano la corruzione e il malaffare senza mai metterci la faccia e il nome o strumentalizzando le accuse per vendere il loro punto di vista e i loro idealismi. i buoni sono quelli che non denunciano la corruzione e il malaffare ma agiscono e parlano in prima persona in coerenza e diligentemente con il servizio che sono chiamati a espletare senza effetti speciali che vi stupiranno. poi ci sono quelli che credono che i buoni e cattivi siano una sovrastruttura soggettiva e opinabile, come lei. e chi crede, come me, che i buoni siano coloro che sono dalla parte della verita' e i cattivi sono contro. le medesime persone che da tanto tempo non riescono piu' a farsi modernamente imbarazzare dalla parola "Verita'" e a smorzarla e annacquarla in parossistici giri di parole. a pensarci bene non e' da tanto tempo: sono precisamente 8 anni.

Anonimo ha detto...

capisco che sia più comoda la visione manichea, e la comodità è molto allettante. una cosa non capisco però: nove anni fa, gli smorzatori e annacquatori in parossistici giri di parole della verità, non esistevano?
alex

Anonimo ha detto...

le visioni manichee, gentile alex, prevedono una visione moralistica dell'esistenza. forse qui e' sua comodita' confondere un elementare senso di giustizia con un idealistico manicheismo. quanto alla domanda, esistevano anche 9 anni fa gli smorzatori. ma io avevo 8 anni e un pontefice dal cervello sopraffino e dalla fede portentosa di meno.

sam ha detto...

Urca cc.
X scrivere come scrivi a 17 anni, serviva proprio un maestro come Benedetto! Questa sì che è scuola!
:-)

Anonimo ha detto...

Perché non mi pubblichi?
Alex.

Raffaella ha detto...

Provocazione.

Anonimo ha detto...

Ma stiamo scherzando?? Si può dare dell'ignorante alla massa ma non si può dire a cc che usa una prosa complicata??
Alex

Raffaella ha detto...

Cosi' va bene...
R.

Anonimo ha detto...

Si ma se prende un po' di ironia per provocazione.... Alex.

Anonimo ha detto...

eh no!! sono troppo curiosa!! che cosa mai mi avra' scritto il difensore d'ufficio delle masse non ignoranti e non manipolabili??? muoio di curiosita'

Anonimo ha detto...

Vedo che l'ironia è consentita a qualcuno....
Alex.

Anonimo ha detto...

Niente di offensivo.
Alex

Anonimo ha detto...

la curiosita' permane, gentile alex, ma cerchero' di farmene una ragione.

Anonimo ha detto...

diciamo, cortese cc, che ti invitavo ad avere un prosa più semplice, visto che qualcuno, leggendoti, aveva tratto la conclusione che tu avessi 17 anni.
alex

Anonimo ha detto...

ma lo vede signor alex che lei e' un gran ironico rompiballe. non avevo alcuna intenzione di chiarire l'equivoco. una volta tanto che mi si scambia per una diciassettenne.!!! questa me la segno al dito p.s. sam, (sigh, strasigh) ne ho 42 di anni, povera me tapina

sam ha detto...

Scusate... avevi 8 anni in meno.
Non è colpa di come scrive cc, che scrive benissimo, ma sono io che ho letto male e frettolosamente.
Comunque mi sa che siamo coscritte
:-)