mercoledì 20 marzo 2013

Card. Ouellet: Benedetto XVI è un grande dottore della Chiesa. Le sue omelie rimarrano patrimonio da meditare (De Souza)

Clicca qui per leggere l'intervista.

19 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho appena scritto un commento sotto l'originale. Quando leggevo che fra i probabili eletti c'era il Card. Ouellet, ero contentissima, perché sapevo che era molto vicino al caro Papa Benedetto, che lo incontrava spesso, come potevo leggere sui comunicati del servizio informazioni del Vaticano che mi inviano via mail ogni giorno. Penso che fra i candidati preferiti e sperati dal nostro Papa, questo cardinale ci fosse!Il 6 gennaio, ero a Roma per la consacrazione episcopale di un mio concittadino. Mentre andavamo al pranzo nell'aula Paolo VI, abbiamo incontrato il Card. Ouellet e ho potuto scambiare con lui qualche parola e baciare l'anello. E' gentilissimo, disponibile, allegro, sorridente, col sorriso simpatico che ricorda quello di Benedetto. Quanto desideravo che fosse eletto LUI ! Quale delusione quando ho sentito il nome di un altro- che mi era pure poco simpatico già da prima...- Quando leggo, qua e là, che il suo nome era affettivamente stato votato e che lui stesso lo sapeva di essere tra i favoriti e che era pronto ad accettare ...CHE PENA!...E' andata così!... Spero che la prossima volta... Oggi mi ha tel una amica suora. Non riporto le considerazioni che mi ha detto riguardo il nuovo Papa , perché sono ofensive e io ,nonostante tutto, l'ho rimproverata...
VIVA IL NOSTRO BENEDETTO!!!
Un abbraccio!
LiciaS-Devota di BXVI

Bregolin don Adriano ha detto...

What he did with his books is he renewed theological exegesis. He bridged a gap between theology and exegesis—extraordinary! We needed that badly. We can build on that for the future.

verissimo

don adriano

laura ha detto...

Tutto il magistero di Papa Benedetto è un tesoro. Forseè l'unico servizio che il blog pu continuare a fare d'ora in poi. Purtroppo, siamo porssimi alla Settimana Santa, e data l'antifona dei giorni scorsi, con il nuovo papa avremo ben poco da meditare. Non so se la gente che lo acclama capirà che non si vive solo di baci e abbracci e che la fede è una cosa seria e la salvezza è costata il sangue di nostro Signore Gesù

Anonimo ha detto...

Oullet, che sembra fosse la riserva di Scola, alla fine ha riversato i suoi voti su Bergoglio (se è vera la ricostruzione di Rodari). Col senno di poi, non bisognava lasciare un mese di tempo a Sodano and company per riciclare l'antiBenedetto giusto e vincente e pure abbastanza anziano da non poter programmare rivoluzioni sostanziali. Basta la sedia al posto del trono (?) e tutto va bene. Eufemia

Francesco Bellicosa ha detto...


Anch'io ho nel cuore Papa Benedetto e credo che la sua grandezza non sia stata (ancora?) pienamente compresa dalla grande platea. Ne ho nostalgia.
Invito tutti però a non cadere in grossolani errori.

Innanzitutto sta scritto "benedite e non maledite" (stiamo dunque bene attenti a non disonorare il prossimo dicendone inutilmente il male vero, figuriamoci se lo facciamo mettendoci la nostra percezione soggettiva o fantasia).

Poi impariamo ad amare il Papa in quanto vicario di Gesù (1' comandamento) e in quanto uomo (5' comandamento). Siamo di esempio a chi è più debole nella fede ed ha bisogno delle "simpatie" per essere attratto a Gesù.

Infine non siamo di scandalo ai lontani con parole forti (la cui fondatezza è tutta da dimostrare) creando divisioni nella nostra Chiesa. Gesù ha pregato "affinché siano una cosa sola".

Dio ci benedica nella gioia e nella pace.

Franco

Anonimo ha detto...

Credo che Eufemia abbia "colto" nel segno. Sodano ha sgomitato moltissimo prima del conclave (naturalmente con la giustificazione della funzione di decano), con alcuni obiettivi precisi:
Sapendo che ben difficilmente sarebbe passato un Papa italiano (il risultato ovvio delle gelosie reciproche e divisioni interne ai porporati italiani) si è adoperato per escludere il "centro Europa" (leggasi il grande teologo, ottimo comunicatore, mente eclettica con ottime idee innovatrici) Christoph Schoenborn, probabilmente con il pretesto di comodo che si sarebbe trattato di un altro Papa di lingua tedesca; ha cercato di tagliar fuori gli statunitensi perché altrimenti il mondo islamico avrebbe interpretato la nomina di un papa USA una sorta di nuova crociata della maggior potenza del mondo gli USA, avvallata indirettamente da un papa USA; in quest'ottica anche Ouellet per Sodano non andava bene perché era un cardinale di "prossimità" (canadese vicino agli USa); gli restavano i "latinos" ed ha sospinto Bergoglio contro Scherer (quest'ultimo era giovane (63 anni)ed è il primate di un paese con oltre 100 milioni di cattolici) perché scegliendo un Papa di ascendenza italiana probabilmente deve aver pensato che l'Argentino avrebbe meno interferito o meglio sarebbe stato più acquiescente, più morbido verso gli armeggi curiali italiani e dulcis in fundo "avendo Bergoglio una certa età" se il nuovo Papa argentino "fosse andato bene per lo Chiesa" sarebbe stato tutto ok; se avesse
tentennato, data l'età tarda e la salute, non avrebbe posto a lungo problemi alla Chiesa.
Perché la pia storiella, di ipocrisia curiale, che l'anzianità è saggezza, è un paravento per il vulgo: 2 papi, prima G.Paolo II e poi Benedetto, di fatto, negli ultimi tempi del loro ministero sono stati intralciati nella loro conduzione da problemi di salute.
Queste mie considerazioni nulla tolgono alle grandi qualità ed ai grandi valori morali del nuovo Papa al quale auguro i migliori successi e per cui pregherò.

Anonimo ha detto...

Anche a me sarebbe piaciuto Ouellet. Ratzingeriano "moderato" (come dicono alcuni), teologicamente solido e preparatissimo, equilibrato sotto tanti punti di vista, prudente (virtù oggi rara), poliglotta, uomo mite, sensibilissimo e sempre gentile e sorridente, persona colta e fine, amante della buona musica e del canto gegoriano, insomma una persona squisita, un uomo di Chiesa amabile, in grado di dialogare e parlare con tutti.
Sarebbe stato il perfetto Pastor Bonus.
Alla fumata bianca, dopo appena un giorno di conclave, ero convinto che ci fosse stata una convergenza dei cardinali su di lui e all'annuncio del cardinale protodiacono immaginavo di sentire "Dominum Marcum"... "Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem Ouellet"...
Purtroppo è andata diversamente.

Anonimo ha detto...

Veramente a leggere certi blog canadesi,cattolici e non,pare che il suddetto si sia lamentato velatamente dell'imposizione del voto unico'as long as I can say,after all the discussions,we had no choice,but not all the cardinals were happy,the germans didn't vote for the chosen candidate'and so did some italians...

campanaro ha detto...

Oullet ha votato per Bergoglio, lo ha quasi fatto capire in un'intervista. Se ora non vi piace Bergoglio, non vedo come possiate lodare Oullet. La verità è che i presunti ratzingeriani in conclave in senso ratzingeriano sono stati un fallimento. Per Ratzinger fede e liturgia sono correlati, ora vediamo cosa sta accadendo alla liturgia e mi chiedo che messaggio al mondo può dare un collegio cardinalizio che vota il candidato anti Ratzinger al precedente conclave, se non di umiliazione al Papa emerito. Qualche cardinale di cui avevano riportato la dichiarazione alcuni vaticanisti disse in pre conclave che quattro anni di Bergoglio avrebbero sistemato tutto, non alludeva certo alla curia ma all'orientamento liturgico riparatore rispetto agli abusi del post concilio intrapreso da Benedetto. Quanto fatto da Benedetto in questo senso, compresa l'apertura ai lefebvriani, all'episcopato mondiale non andava bene. Non andava bene ad altri probabilmente nemmeno la condanna netta del fondatore dei legionari, e si sono fusi trovando un compromesso. Anche la faccenda della pedofilia si è probabilmente immaginato che tolto il bersaglio Ratzinger si sarebbe quietata un pò. Non è forse nemmeno un caso che uno come Mahoney che prima si chiedeva a Ratzinger di non farlo entrare in conclave, ora esterni gioioso senza che nessuno chieda più a Bergoglio di cacciarlo. Bergoglio non la toccherà la curia, perché tutto ciò che riguarda Roma gli è estraneo, e sarà costretto a demandare ai suoi elettori. Probabilmente viaggerà molto, la stampa sarà impegnata nell'occuparsi di questo e tutti si dimenticheranno pure dello Ior, pensando che ora servirà solo per sfamare i poveri . Poi davvero molto strano che dopo due papati minati in qual modo dalla perdita del vigore fisico del Papa, in tempi ravvicinati, si sia optato per un altro Papa anziano, tra tre anni pure lui ottantenne.

Anonimo ha detto...

Campanaro (post delle 15:55) ha scritto: "Poi davvero molto strano che dopo due papati minati in qual modo dalla perdita del vigore fisico del Papa, in tempi ravvicinati, si sia optato per un altro Papa anziano, tra tre anni pure lui ottantenne".
Anche io sono rimasto sorpreso di questo fatto. Infatti davo per scontata l'elezione di Ouellet anche per motivi di età (ha 68 anni).
Poi, alcuni giorni dopo l'elezione, ne ho parlato con mia madre che mi ha detto che (secondo lei) i cardinali hanno optato per una persona anziana (e non più giovane) per evitare che si possa determinare un papato lungo e questo per ragioni di prudenza. L'elezione di un sessantenne (età tra i 60 ed i 70) avrebbe infatti probabilmente determinato un papato di circa 20 anni. Cosa da evitare assolutamente, poiché se un papa dovesse fare cose discutibili, in un pontificato di pochi anni non farebbe molti danni, mentre sarebbe una calamità per la Chiesa un papa che fa cose discutibili ed opinabili per 20 anni.
Non so se mi sono spiegato...

Anonimo ha detto...

L'avrebbe capito anche un sordociecomuto che hanno eletto apposta un papa anziano,malaticcio che sarà sempre in giro per periferie di roma e del mondo perchè gli frega poco o niente del Vaticano e non romperà più di tanto,poi,vista l'età......il carrozzone va avanti da sé con le regine i suoi fanti e i suoi Re...

Raffaella ha detto...

Nessuno puo' determinare quanto durera' un Papato.
Leone XIII era gia' anziano ma regno' per anni ed anni.
R.

Anonimo ha detto...

intanto nuovi problemi per lo ior:

http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/1-maledetto-ior-scoppia-un-caso-diplomatico-tra-litalia-e-lo-stato-del-vaticano2-52835.htm

Raffaella ha detto...

Posso dirlo?
Dello Ior, dei passaporti diplomatici, della segreteria di stato etc....non me ne importa proprio nulla!
Facevo fatica ad occuparmene fino al 28 febbraio, ora proprio alzo le spalle e giro i tacchi.
R.

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella, è vero che nessuno può determinare a priori la durata di un papato. Dio è onnipotente e può prolungare la vita e le facoltà di Papa Francesco anche molto a lungo.
Però sono anch'io convinto, come molti commentatori sul tuo post, che i cardinali, sottilmente, abbiano fatto un ipocrita ragionamento: "questo nuovo Papa viene da una cultura (latino-sudamericana) un po' diversa da quella europea. Se opera secondo le nostre impostazioni è tutto ok; se "sbanda", data l'età, non dovrebbe fare troppi danni.

Anonimo ha detto...

Negli ultimi anni Leone XIII non ha regnato, ma comandavano i vari cardinali come il filoaustriaco Vannutelli. Mi sono letta l'"esilarante" intervista di Kung al Clarin argentino, così entusiasta del nuovo papa cui chiede soltanto in pratica di riconosce le unioni civili omosessuali, senza possibilità però di adozione. Programma alquanto moderato ma un po' contraddittorio, che significa riconoscere una legge civile? Non è un sacramento e allora perchè mischiare le due cose? Ovviamente Kung continua a fare il martire e denigrare papa Benedetto, senza spiegare che la ragione per cui Ratzinger se ne andò da Tubinga fu perché il caro Hans, fra l'altro, pretendeva che il collega gli facesse le supplenze mentre lui se andava in giro per il mondo a tenere conferenze (vedi la biografia di Valente). Eufemia

Anonimo ha detto...

Verissimo,Eufemia,pretendeva da Ratzinger eterna riconoscenza perchè era stato lui a convincere il consiglio dell'università ad ammettere il teologo bavarese,di tanto più grande di lui,come professore,teologo e uomo di cultura immensa,ma soprattutto prete fedele a Roma,che andava all'università in bicicletta e non girava in AlfaRomeo duetto,in borghese ed in bella compagnia,che volete,l'invidia fa rodere,poi se ci si aggiunge l'età...a Regensburg,tra l'altro,herr professor Ratzinger prendeva anche molti soldi di meno,ma questo è inconcepibile per kung....in compenso è tornato a parlare boff,che ha detto che'dopo l'inverno,finalmente una ventata di primavera'per la serie,statti zitto che è meglio.GR2

Anonimo ha detto...

Quando Benedetto XVI fu eletto, aveva 78 anni. Francesco I ne ha 76. Più o meno la stessa età.
Sono convinto, tuttavia, che Bergoglio non sia nelle stesse condizioni di salute che Ratzinger aveva quando fu eletto: respira con un solo polmone (durante la messa non può cantare) e credo che abbia anche qualche difficoltà con le ginocchia (infatti durante la Messa non può genuflettere alla consacrazione). Bisogna tenere conto che fare il Papa è oggettivamente debilitante; guardate cosa è successo a Benedetto XVI in otto anni di pontificato.
Credo che il pontificato di Francesco I sarà probabilmente più breve di quello di Benedetto XVI: circa 5-6 anni. Alla fine, tra 5-6 anni, probabilmente anche Francesco I si dimetterà per ragioni di salute e Ouellet, che a quel punto avrà 73-74 anni (né troppo vecchio, né troppo giovane), sarà quasi certamente eletto.
Ammetto che questo discorso può sembrare inopportuno, ma credo che i cardinali abbiano fatto questi calcoli essenzialmente per prudenza (come ho già scritto nel mio precedente post delle 16:23).

Sono inoltre convinto che le due persone che Francesco I ascolterà più di chiunque altro saranno Benedetto XVI e Ouellet.
Questa mia convinzione è determinata dai seguenti fatti che ora illustro.
1) Benedetto XVI aveva due segretari particolari: Mons. Gänswein e Mons. Xuereb. Il primo è rimasto segretario di Benedetto XVI, il secondo è stato scelto da Francesco I come suo segretario (probabilmente Francesco I ne sceglierà un altro da affiancargli). L’attuale pontefice si avvarrà quindi della collaborazione strettissima di uno dei due segretari del precedente pontefice.
2) Mons. Gänswein è Prefetto della Casa Pontificia: si occuperà pertanto dell'ordine della Casa Pontificia ovvero avrà il controllo sull'insieme delle persone che svolgono un servizio diretto alla persona del Papa all'interno del Palazzo Apostolico. E’ evidente che Mons. Gänswein (che continua ad essere anche segretario particolare di Benedetto XVI) sarà la persona che terrà in contatto il Papa ed il Papa Emerito...
3) Il Cardinale Ouellet è, in questo momento, la figura di spicco in Vaticano, chimato nel 2010 da Benedetto XVI alla guida della Congregazione dei Vescovi (quella che si occupa delle nomine dei vescovi in tutto l’orbe cattolico). Si tratta di un incarico delicatissimo, probabilmente il più importante in questo momento nella Chiesa. Lo dimostra il fatto che Francesco I, durante il saluto ai cardinali dopo l’elezione (nella Sala Clementina), si è intrattenuto per uno o due minuti a parlare con Ouellet mentre in genere scambiava poche parole con ciascun cardinale per pochi attimi (ho visto il video e inoltre è stato lo stesso Ouellet a riferire questo mini colloquio tra i due). Ouellet è inoltre una delle poche persone della Curia Romana che Francesco I conosce personalmente. Aggiungo che tra i due sembra esservi una sincera amicizia e collaborazione da tempo (Ouellet è anche Presidente della Pontificia Commissione per l'America Latina è proprio per questo i due si conoscono molto bene).

I conti tornano abbastanza...
Insomma, una sorta di “triumvirato” tra il Papa Emerito, il Papa attuale ed il futuro Papa.
Ouellet sembra essere una vera e propria sintesi (una via di mezzo) tra Francesco I e Benedetto XVI, soprattutto dal punto di vista umano e caratteriale.
Pensateci...

Saluti a tutti,
Anonimo73

gemma ha detto...

grazie anonimo 73, bella e suggestiva la tua analisi, ma credo sia molto fanta, e non nel senso dell'aranciata che tanto piace a Benedetto. Sono accomunati da Cristo Benedetto e Francesco, ma io li percepisco diversi e penso che per il loro mandato sceglieranno vie diverse. Non lo penso solo io, visto che uno ora è acclamato da libero al fatto quotidiano, dal Fondatore all'Elefante, da mediaset a Crozza e Littizzetto, da Boff, Kung e da gente che conosco che vorrebbe nascondere alla vista i crocifissi. Mi sbaglierò, ed è probabile perchè sono fuori dalle questioni vaticane, ma secondo me Georg non durerà ancora molto a Roma. Poi se mi sbaglio e resta sono solo contenta