sabato 9 marzo 2013

E' saltata la già logora distinzione tra «conservatori» e «progressisti»: il confronto si gioca piuttosto tra i «ratzingeriani» e non (Vecchi)

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3 commenti:

Luisa ha detto...

Ripeto qui quel che ho già detto nei giorni scorsi, essere "ratzingeriano" ( se proprio si vuol usare quel termine) non significa solo essere per la trasparenza ma significa essere un difensore della sacra Liturgia, della retta dottrina,dei valori non negoziabili.
Gli scandali che Papa Benedetto ha dovuto con coraggio e deteminazione affrontare hanno imposto uno spartiacqua, niente sarà più come prima a quel livello, ma ci sono altri terreni, campi di battaglia, in cui Papa Benedetto si è illustrato, ha dovuto lottare, ad esempio quello che riguarda la Liturgia, il cuore della nostra fede, che della nostra fede è fonte e culmine, Benedetto XVI si è impegnato con il suo esempio, con il suo Magistero, purtroppo è stato bloccato, lo hanno ignorato, contrastato e anche tradito.
Fare di Benedetto XVI unicamente un campione della trasparenza è limitare in modo inammissibile la traccia che lascia nella Chiesa.

Eugenia ha detto...

Ti condivido Luisa! Ma ho la strana sensazioneche qui si voglia tornare a prima del 19 Aprile 2005! Quando si gettava tanto fumo negli occhi dei fedeli per coprire tante schifezze che poi Papa BENEDETTO senza colpo ferire si è ritrovato sulle spalle!

Eugenia ha detto...

Ti condivido Luisa! Ma ho la strana sensazioneche qui si voglia tornare a prima del 19 Aprile 2005! Quando si gettava tanto fumo negli occhi dei fedeli per coprire tante schifezze che poi Papa BENEDETTO senza colpo ferire si è ritrovato sulle spalle!