domenica 24 marzo 2013

Francesco cita Benedetto XVI e sua nonna per condannare l'avidità. Gesù non ha una corte, prende su di sé la sporcizia. Appuntamento a Rio per la Gmg, sulle orme di Wojtyla e Ratzinger (Izzo)


PAPA: CITA BENEDETTO XVI E SUA NONNA PER CONDANNARE AVIDITA'

Salvatore Izzo

(AGI) - Cdv, 24 mar. 

"Penso a quello che Benedetto XVI diceva ai cardinali: voi siete principi ma di un Re crocifisso quello e' il trono di Gesu'". 
Con queste parole Papa Francesco ha messo in guardia tutta la Chiesa da carrierismo e affarismo. "Il denaro - ha aggiunto citando ora parole che gli aveva detto sua nonna quando era piccolo - nessuno puo' portarlo con se' deve lasciarlo, il sudario non ha tasche". 

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PAPA: GESU' NON HA UNA CORTE, PRENDE SU SE' NOSTRA SPORCIZIA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 24 mar. 

La parola "sporcizia" che Joseph Ratzinger aveva usato nel 2005 per descrivere i mali della Chiesa nell'ultima "Via Crucis" presieduta dal beato Giovanni Paolo II, e' stata ripetuta oggi da Papa Francesco. "Gesu' - ha detto nell'omelia della Domenica delle Palme - sulla Croce sente tutto il peso del male e con la forza dell'amore di Dio lo vince, lo sconfigge nella sua risurrezione". Infatti, "prende su di se' il male, la sporcizia, il peccato del mondo, anche il nostro peccato, e lo lava, lo lava con il suo sangue, con la misericordia, con l'amore di Dio".
Il nuovo Pontefice ha ricordato l'ingresso di Gesu' a Gerusalemme con la folla che lo acclama come Re. E Lui che "non si oppone, non la fa tacere". "Ma - si e' chiesto - che tipo di Re e' Gesu'?". "E' una scena bella: piena di luce, di gioia, di festa. Questo e' Gesu'. Ed e' una scena bella piena di luce: e' Dio ma si e' abbassato a camminare con noi". "Guardiamolo - ha esortato - cavalca un puledro, non ha una corte che lo segue, non e' circondato da un esercito simbolo di forza. Chi lo accoglie e' gente umile, semplice". "Gesu' - ha osservato Bergoglio - non entra nella Citta' Santa per ricevere gli onori riservati ai re terreni, a chi ha potere, a chi domina; entra per essere flagellato, insultato e oltraggiato, come preannuncia Isaia nella Prima Lettura, entra per ricevere una corona di spine, un bastone, un mantello di porpora, la sua regalita' sara' oggetto di derisione; entra per salire il Calvario carico di un legno". "Gesu' - ha rilevato il Papa - entra a Gerusalemme per morire sulla Croce. Ed e' proprio qui che splende il suo essere Re secondo Dio: il suo trono regale e' il legno della Croce! Ricordiamo la scelta del re Davide: Dio non sceglie il piu' forte, il piu' valoroso, sceglie l'ultimo, il piu' giovane, colui che nessuno aveva considerato. Cio' che conta non e' la potenza terrena. Davanti a Pilato Gesu' dice: Io sono Re; ma la sua e' la potenza di Dio, che affronta il male del mondo, il peccato che sfigura il volto dell'uomo". 

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PAPA: APPUNTAMENTO A RIO PER GMG, SU ORME WOJTYLA E RATZINGER


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 24 mar. 

"Guardo con gioia al prossimo luglio, a Rio de Janeiro! Vi do' appuntamento in quella grande citta' del Brasile!". Con questo invito alla prossima Giornata Mondiale della Gioventu' Papa Francesco ha concluso l'omelia della Domenica delle Palme, seconda celebrazione in piazza San Pietro del suo Pontificato. "Preparatevi bene - ha esortato rivolto alle migliaia di giovani presenti in occasione della celebrazione diocesana della Giornata Mondiale della Gioventu' - soprattutto spiritualmente nelle vostre comunita', perche' quell'Incontro sia un segno di fede per il mondo intero".
"Voi - ha detto Papa Francesco ancora rivolto ai giovani - portate la Croce pellegrina attraverso tutti i continenti, per le strade del mondo! La portate rispondendo all'invito di Gesu' 'Andate e fate discepoli tutti i popoli', che e' il tema della Giornata della Gioventu' di quest'anno. 
La portate per dire a tutti che sulla croce Gesu' ha abbattuto il muro dell'inimicizia, che separa gli uomini e i popoli, e ha portato la riconciliazione e la pace". 
"Viviamo - ha suggerito - la gioia di camminare con Gesu', di essere con Lui, portando la sua Croce, con amore, con uno spirito sempre giovane!". "Cari giovani, vi immagino a fare festa intorno a Gesu', agitando i rami d'ulivo; vi immagino mentre gridate il suo nome ed esprimete la vostra gioia di essere con Lui! Voi avete una parte importante nella festa della fede! Voi ci portate la gioia della fede", ha poi aggiunto il nuovo Pontefice. "Tutti noi lo sappiamo e voi lo sapete bene - ha continuato - che il Re che seguiamo e che ci accompagna e' molto speciale: e' un Re che ama fino alla croce e che ci insegna a servire, ad amare. 
E voi non avete vergogna della sua Croce! Anzi, la abbracciate, perche' avete capito che e' nel dono di se' che si ha la vera gioia e che e' con l'amore che Dio ha vinto il male". "Chiediamo - ha quindi esortato nuovamente - l'intercessione della Vergine Maria. Lei ci insegna la gioia dell'incontro con Cristo, l'amore con cui lo dobbiamo guardare sotto la croce, l'entusiasmo del cuore giovane con cui lo dobbiamo seguire in questa Settimana Santa e in tutta la nostra vita". E alla fine ha concluso con un italianissimo "Cosi' sia" invece del previsto "Amen" in latino. 

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