venerdì 8 marzo 2013

Gli strascichi del caso Maciel

Clicca qui per leggere l'articolo.
Troppo si e' taciuto su questa vicenda. Per anni Maciel e' stato innominabile sia in vaticano sia sui media. Non dimentichiamoci mai che il comunicato con cui questa persona veniva definito criminale fu pubblicato il 1° maggio 2010 (quando tutti erano in ferie e l'indomani i giornali non sarebbero usciti). Una coincidenza? Un po' strana...
Ora questo silenzio quasi decennale torna indietro come un boomerang finendo in faccia a molti. Non versero' certo nemmeno una lacrima...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Se dovessero saltare fuori tutti nomi di coloro che hanno protetto Maciel scoppierebbe uno scandalo mondiale, altro che Jimmy Seville e la BBC. Non solo alti esponenti del clero, ma industriali, politici, azionisti di grandi gruppi editoriali, malviventi di varia specie. La rete di potere tessuta dal falso profeta è davvero tentacolare. E' facile capire il motivo dell'ondata di odio che ha colpito Joseph Ratzinger "colpevole" di voler tagliare questi tentacoli.
Alessia

alberto ha detto...

comunque lo zio di maciel san raffaele guizar valencia lo aveva sgamato quando aveva 15 anni nel suo seminario...poi lo stesso l'altro zio....poi i gesuiti dissero al suo terzo zio vescovo che non andava bene per il sacerdozio...poi il cardinal valeri lo vide in una clinica romana a fare una disintossicazione dalla droga nel 1956 e mandò ballestrero a fare una visita alla legione che poi venne interrotta sostituendo i visitatori...

Anonimo ha detto...

Ci pensi che botta se il giorno dopo l'elezione scoppiasse un'altra storia alla Williamson... di Papa emerito uno alla volta, non due.

Raffaella ha detto...

Non si rinuncia in mezzo alla tempesta.
Benedetto ha affrontato il 2009, il 2010 ed il 2012.
R.