I cardinali invieranno un messaggio a Benedetto XVI (Galeazzi)
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8 commenti:
Anonimo
ha detto...
O'Malley: Serve una Curia che affronti i problemi senza spingere il Papa nel vortice delle polemiche, come è invece avvenuto in questi otto anni. http://ncronline.org/blogs/ncr-today/interview-cardinal-sean-omalley Alberto
rafforza gli outsider Sean O'Malley di Boston, Christopher Schoenborn di Vienna, e Luis Antonio Tagle di Manila, che sarebbero certo eletti se votassero i fedeli ("vox populi vox Dei")"
E come fa a sapere Galeazzi che sono quelli i "favoriti" dei fedeli? Ma è serio? Che invece siano fra i favoriti dei vaticanisti, o di chi per loro, non c`è alcun dubbio. Ma che pena leggere certi articoli.
Povero Melloni : spera di reintrodurre in Vaticano la alberigian-dossettian-bolognese Ermeneutica Della Rottura, attraverso il sorridente-piangente cavalloditroia sino-filippino...
Ma stia attento che dalla loggia delle benedizioni non venga proclamato il suo nome di battesimo ("Albertum!) subito dopo l'habemuspapam...
(Quello stesso Albertus che venne fatto a sorpresa cardinale da Benedetto, dopo un -pareva iniquo- allontanamento a sorpresa dalla Curia, verso il suo lontano insular-subcontinentale paese d'origine, sede di buon tè per antonomasia ma non usuale sede cardinalizia, per eccesso di zelo liturgico-dottrinale perfettamente sintonizzato col magistero ratzingeriano...)
" Ad esempio, colui che traghettò la chiesa nel ventesimo secolo, Vincenzo Luigi Pecci, eletto nel 1878, secondo gli studi storici di Alberto Melloni fu persino sponsorizzato da un’operazione di “propaganda giornalistica” prima del conclave che lo elesse col nome di Leone XIII. E questo perché la diplomazia europea esercitò una forte pressione sul collegio cardinalizio per indirizzarlo verso una scelta moderata, che avrebbe dovuto stemperare gli atteggiamenti intransigenti che avevano segnato gli ultimi anni del pontificato di Pio IX."
(Parrebbe che dai suoi "studi storici" il Melloni abbia imparato qualcosa sullo 'spin' per un certo candidato attraverso la stampa... - Mi pare allora che l'alberigiano stia anche sperimentando, di quei suoi studi, le applicazioni pratiche, proprio in questi giorni..)
8 commenti:
O'Malley: Serve una Curia che affronti i problemi senza spingere il Papa nel vortice delle polemiche, come è invece avvenuto in questi otto anni.
http://ncronline.org/blogs/ncr-today/interview-cardinal-sean-omalley
Alberto
posso chiederti raffa che cosa ti aspetti da questo messaggio?
Posso dirlo? Assolutamente nulla :-)
R.
ti sottoscrivo timbro e rifirmo Raffaella :-))))
Don Pietro, parroco del Papa emerito: vi racconto come passa il tempo
http://www.ilrestodelcarlino.it/macerata/cronaca/2013/03/04/853703-don-pietro-diletti-parroco-papa-emerito.shtml
Leggo:
rafforza gli outsider Sean O'Malley di Boston, Christopher Schoenborn di Vienna, e Luis Antonio Tagle di Manila, che sarebbero certo eletti se votassero i fedeli ("vox populi vox Dei")"
E come fa a sapere Galeazzi che sono quelli i "favoriti" dei fedeli?
Ma è serio?
Che invece siano fra i favoriti dei vaticanisti, o di chi per loro, non c`è alcun dubbio.
Ma che pena leggere certi articoli.
Povero Melloni : spera di reintrodurre in Vaticano la alberigian-dossettian-bolognese Ermeneutica Della Rottura, attraverso il sorridente-piangente cavalloditroia sino-filippino...
Ma stia attento che dalla loggia delle benedizioni non venga proclamato il suo nome di battesimo ("Albertum!) subito dopo l'habemuspapam...
(Quello stesso Albertus che venne fatto a sorpresa cardinale da Benedetto, dopo un -pareva iniquo- allontanamento a sorpresa dalla Curia, verso il suo lontano insular-subcontinentale paese d'origine, sede di buon tè per antonomasia ma non usuale sede cardinalizia, per eccesso di zelo liturgico-dottrinale perfettamente sintonizzato col magistero ratzingeriano...)
" Ad esempio, colui che traghettò la chiesa nel ventesimo secolo, Vincenzo Luigi Pecci, eletto nel 1878, secondo gli studi storici di Alberto Melloni fu persino sponsorizzato da un’operazione di “propaganda giornalistica” prima del conclave che lo elesse col nome di Leone XIII. E questo perché la diplomazia europea esercitò una forte pressione sul collegio cardinalizio per indirizzarlo verso una scelta moderata, che avrebbe dovuto stemperare gli atteggiamenti intransigenti che avevano segnato gli ultimi anni del pontificato di Pio IX."
http://ifg.uniurb.it/2013/03/04/ducato-online/se-il-giornale-fa-il-papa-le-interferenze-tra-papato-e-stampa/37035
(Parrebbe che dai suoi "studi storici" il Melloni abbia imparato qualcosa sullo 'spin' per un certo candidato attraverso la stampa... - Mi pare allora che l'alberigiano stia anche sperimentando, di quei suoi studi, le applicazioni pratiche, proprio in questi giorni..)
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