sabato 9 marzo 2013

I mass media e la Chiesa: perché non si vuole capire (Dalla Torre). Riflessione (R.)

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Quindi "tutto va bene, madama la marchesa"?
E allora perche' Benedetto ha rinunciato? 
Certo! L'ha spiegato egli stesso parlando del venir meno delle forze fisiche e spirituali e del "bene" della Chiesa. Ha anche detto che il Signore lo chiama al Monte affinche', rimanendo nel "recinto di San Pietro", possa continuare a servire la Chiesa come ha fatto per quasi 86 anni.
Ma la domanda e': se i cardinali (non solo curiali ma anche diocesani), i vescovi e anche (perche' no?) il popolo cristiano avessero sostenuto di piu' Papa Benedetto, le cose sarebbero andate diversamente? 
Non lo sapremo mai ma questo e' un quesito che mi martella nella testa. Per questo, e parlo sinceramente e con il cuore, ci vorra' molto tempo perche' la mia coscienza riesca a riconciliarsi con questa chiesa.
Finora l'amore, l'affetto, la stima che provavo (e provo!) per Joseph Ratzinger copriva anche le amarezze, piccole e grandi. Da adesso nulla sara' dato per scontato, almeno per me. Spero che, con la preghiera, io possa superare questo momento ma una cosa e' chiara: la gerarchia cattolica mi deve dare una mano ed e' "sotto osservazione".
R.

15 commenti:

Luisa ha detto...


"Arrivare a ridurre i fatti in termini di potere, di parti, di correnti, di interessi finanziari, di lotte intestine significa infatti concepire la comunità ecclesiale come una qualsiasi istituzione politica o, addirittura, come una multinazionale, con le fisiologie che queste realtà presentano e le patologie che possono manifestare."

Purtroppo, sono i fatti, e non fantasie o invenzioni, che hanno così pesantemente colpito Papa Benedetto che si è trovato a dover combatterli con coraggio e fermezza, sono i chierici stessi, a tutti i livelli della gerarchia, e ne abbiamo avuto una prova questi ultimi giorni, ad aver reso possibile quella lettura, ad aver dato quella immagine poco degna, non sono i media ad averla inventata!
I media hanno tanti torti, sono spesso in malafede e disonesti intellettualmente, ma la materia la trovano in quel che certi uomini di Chiesa hanno fatto e fanno, hanno detto e dicono.


"Evidentemente anche la Chiesa, nella sua dimensione storica di comunità di uomini, conosce in ciò che non è di fede, o che non attiene all’inderogabilità dei princìpi morali, diversità di opinioni, visioni diverse del modo con cui concretamente perseguire il mandato affidatole, "

Purtroppo è anche in materia di fede e di principi morali che ci sono diversità di opinioni, e questo è particolarmente grave e inquietante.
È anche per questo che trovo particolarmente pericoloso mettere l`accento solo e unicamente sulla trasparenza.

laura ha detto...

Vivo lo stesso disagio e la stessa diffidenza verso la chiesa e condivido il tuo dubbio. Un uomo solo, anche se è il Papa non può fare tutto e aveva implorato fin dall'inizio, di eserer aiutato, in prim oluogo da icardinale e poi da noi tutti, con la preghiera. Non credo che sia stato corrisposto a sufficienza e mi sento responsabile anche io

guglielmo ha detto...

Tra le tante riflessioni fatte in tv e sui giornal, questa tua è la più sensata e realista: pensare che dietro alle dimissioni di Papa Benedetto ci sia soltanto un mero discorso di vecchiaia è offensivo per Ratzinger stesso; pensavo sinceramente che da qualche pulpito e da qualche laico commentatore venisse fatta almeno una riflessione sul mancato appoggio dato da chi di dovere al governo di Papa Benedetto, invece no, vuoto completo.mah staremo a vedere in fututo

Anonimo ha detto...

E dai con 'sto chiacchiericcio di sodaniana memoria. Questo otto anni di martirio sarebbero stati chiacchiericcio, nulla è veramente capitato, Benedetto ha rinunciato perché vecchio e malato. Ci hanno presi per fessi? Mai come oggi sto combattendo la tentazione di lasciare la Chiesa cattolica, mi trattiene la consapevoleza che sarebbe come dare una sberla a Gesù e a Papa Benedetto suo fedele seguace. Quindi, resisto, ma l'affidamento fiducioso che mi aveva accompagnata grazie alla guida di Joseph-Benedetto come recuperarlo? Ci vuole una fede forte, la mia in questo momento conosce la notte.
Alessia

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella,
son contento per la tua riflessione molto "personale"... l'interrogarsi, il "martellarsi", è anch'esso frutto dello Spirito, e l'apertura alla Sua luce è sempre un ottimo punto di partenza! Ma è soprattutto lo strumento che hai individuato che è giusto: è proprio con la preghiera che si esce dalla notte scura... pregare e abbandonarsi nelle mani di Dio... Lui farà la Sua parte e, come dice Pascal, "ci prende per mano e ci conduce attraverso il buio della razionalità"...
E' il mio augurio per te, accompagnato da una preghiera.
w.

Raffaella ha detto...

Grazie W. :-)
In questo momento condivido l'amarezza di Alessia.
Ci vuole una grande fede! Ci vuole quella grande fede che il Papa ha rafforzato nella mia mente e nel mio cuore.
Benedetto mi tiene saldamente la mano come ha fatto in quel mese di aprile del 2005!
La differenza e' che otto anni fa potevo vederlo ed ascoltarlo.
Ora e' tutto piu' difficile ma in questi anni ho imparato molto.
La fede in Dio e' forte. E' la fiducia nella struttura che vacilla gravemente.
R.

Anonimo ha detto...

Buon mezzo-giorno Raffaella,

riporto il finale:
"i mezzi di comunicazione sociale, che di tali linguaggi sono i principali facitori, hanno frequenti e oggettive difficoltà a cogliere la verità della Chiesa".

Qui farei una distinzione:
- c'e' qualcuno che puo' avere difficolta' a cogliere la verita' della Chiesa;
- c'e' qualcun'altro che invece fa di tutto per portare avanti la "sua" verita' sulla Chiesa.

Il dramma pesante, che a tuttora solo i vescovi americani e Benedetto XVI hanno affrontato perche' costretti dagli eventi, e' che e' che il livello di comunicazione del Vaticano e' ormai sottozero spinto. Non basta la twittata o il youtube di turno per dare l'impressione che ci si e' "adeguati ai tempi" quando il sistema effettivo va avanti ancora a veline e giornalisti compiacenti come 40 anni fa.
La Curia Romana e' andata fuori tempo massimo da un pezzo e i sistemi tradizionali di comunicazione non funzionano piu'.

Mettici pure che la preoccupazione somma per alcune Eminenze Reverendissime non e' quella di una verita' e trasparenza, ma quella di un agire con la poco velata convinzione che l'agire di per se' risolva i problemi (cfr. intervista a Lajolo, ottimo esponente curiale), e siamo a un quadro desolante. Rottami del passato legati a uno zucchetto che non sanno piu' come impiegare effettivamente per il bene della Chiesa.
Dovrebbero dimettersi un bel po' di Cardinali e ritirarsi a vita privata di preghiera. Se si e' dimesso un papa, possono farlo anche loro, e non farebbero un soldo di danno.

Raffaella ha detto...

Come non essere d'accordo, Anonimo?
La comunicazione vaticana va acqua da tutte le parti e ancora non lo si e' capito!
Gli Americani e Papa Benedetto hanno uno stile molto simile: parlare chiaro e direttamente ai fedeli.
Probabilmente e' questo che da' fastidio alla curia ed al resto dell'episcopato. Ma, cari signori, questa e' la strada del futuro: trasparenza e chiarezza.
Speriamo che arrivi presto il giorno in cui non si debba piu' leggere la parola "chiacchiericcio" pronunciata e/o scritta a sproposito.
R.

Anonimo ha detto...

Vedi, Raffaella,
solo chi ha veramente Fede puo' comprendere fino in fondo la portata della frase "la verita' vi fara' liberi".
Ed e' proprio per questo che, nonostante certi uomini rappresentanti di istituzioni, la verita' va comunque avanti. Perche' ha una sua forza intrinseca che qualsiasi menzogna o distorsione non potra' mai fermare.

Guardiamo al Venerdi Santo con gli occhi della Madonna: per tutti quanti e' finito tutto li', su una croce. Che altro puoi fare?
Non per Maria: abituata per tutta la vita alle sorprese di Dio, aspetta. Nel dolore, ma aspetta. C'e' tutta una vita di fede che le ricorda le grandi cose che ha fatto l'Onnipotente... vuoi che l'Onnipotente si lasci fregare da un branco di scalzacani?
C'e' da passare il sabato santo, e non e' facile. C'e' un vuoto che e' pesante. Per tutti quanti, ma non per Maria. Lei aspetta la prossima mossa. Sa che ci sara'. L'ultima parola - ed eterna - e' sempre quella di Dio.

Aspettiamo anche noi, Luisa, Raffaella, Alessia, Caterina63 e quant'altri.

Anonimo ha detto...

Benedetto ha rinunciato per i motivi che ha detto: perché, ingravescentem aetatem, si è visto ormai incapace, nel fisico e nell'animo, di continuare a reggere l'opera che aveva intrapreso e in buona parte, nell'essenziale, realizzato. In questa incapacità meditata, alla luce dei fatti e al cospetto di Dio, ha visto anche la soluzione e ha ubbidito all'imperio della Croce: continuare - non abbandonare! - l'opera in modo diverso e nuovo, più consono all'attuale Sua condizione. Nascosto e orante, da pellegrino nel recinto di Pietro, continuare a lavorare per il bene comune della Chiesa e del mondo.

Certo che i fatti il Papa Emerito li sa leggere alla luce della Fede. Certo che il Signore Gli ha fatto capire che era giunto il tempo. E sono gli stessi fatti che abbiamo visto tutti: alla persuasione troppo spesso corrispondeva l'indifferenza; al comando il muro di gomma. Quasi sempre la disubbidienza e talvolta la ribellione. Una banalità del vivere attraverso la quale Dio ci parla, o meglio parla ai santi.

Ha quindi rinunciato all'esercizio attivo del ministero petrino affinché fosse affidato a un altro, secondo la Volontà di Colui che realmente guida la Sua Chiesa, e che è l'unica cosa da servire, anche a preferenza dei propri progetti. Quest'ultima verità la stiamo riscoprendo tutti, ammettiamolo! E ammettiamo che ne avevamo e ne abbiamo un gran bisogno, LO DICO PER ME, anche quando ci attacchiamo troppo agli affetti umani.

In mezzo alle nostre inutili chiacchiere, quanta luce è venuta dal pre-conclave? Quanta nuova consapevolezza c'é nel Popolo di Dio? E di che cosa è frutto?

gianni

gemma ha detto...

Ma a chi gliene importa di capire? Su corriere.it e' partito il vota Papa con i candidati scelti da ciascun vaticanista. Su qualche indicazione data da parte di alcuni di loro sono davvero sorpresa

gemma ha detto...

speriamo la scelta non sia condiziona dalla pressione mediatica perché sarebbe un disastro. Oggi non é facile governare nulla, a nessun livello, e non si pensi che un papa manager, con un buon curriculum o con la posa che piace possa risolvere la crisi della fede. Al primo pronunciamento etico dalla finestra si ricomincia con la solita storiella della Chiesa, e del Papa, che non sa parlare al mondo e non fa le riforme. In tanti da vescovi hanno potuto dire ni, illudendo gli opinionisti, da papa o e' si o é no

Anonimo ha detto...

Ci rifilano pure su quanti voti può contare questo o quel cardinale...che il sistema di comunicazione massmediatico del vaticano debba mettersi al passo coi tempi è palesemente ineludibile,ma non va confuso coll'elezione di un papa mediatico secondo i desiderata,perchè sarebbe la fine;BXVI,uscendo dall'ingombrante cono d'ombra del predecessore,si era creato un suo spazio,con il suo limpido insegnamento,ci ha messo un pò,ma ha fatto breccia,ha catechizzato,seminato,piantato virgulti nuovi,ha lasciato una frase,terribile e tranchant,pur nella sua brevità'bisogna scegliere,io o Dio'ecco il succo è tutto qui,se vogliono che la chiesa mantenga un minimo di credibilità,devono troncare di netto coi giochini di potere,Ratzinger se n'è andato per stanchezza fisica,ma soprattutto per stanchezza di tutte le cose non edificanti che gli giravano intorno,purtroppo dovevano dimettersi in tanti,avremmo risolto il problema della curia in un attimo;che ci mettano la faccia,sennò saranno in tanti ad andarsene ,VOLETE ANDARVENE ANCHE VOI?Non vorrei essere tra quelli che dicono sì,ci avete delusi ancora....GR2

Elmer ha detto...

Cara Raffaella come coglie nel segno: condivido tutto quello che ha scritto.Io stesso non riesco più ad aver fiducia e confessarmi da quei preti malvagi che hanno reso un inferno la vita di papa Benedetto XVI.
Otto anni di cattiverie e si inizia dai preti per arrivare ai vescovi e ai cardinali che a parte alcune lodevoli eccezioni non han brillato per amore e fedeltà. Persino quelli che gestivano le pubblicazioni dei testi del papa hanno agito sempre con superficialità, han dato alla Rizzoli l'ultimo testo sull'Infanzia di Gesù...non sapevano che la distributrice della Rizzoli è Feltrinelli casa editrice atea,anticristiana e antipapale al massimo: i testi eran sempre nascosti o tra i libri di don Gallo e un testo spagnolo il cui titolo parla da sé "La p. di Babilonia"(frase utilizzata dai catari contro la chiesa).
Che dire poi della maggior parte dei docenti della università ecclesiastiche? E che dire delle calunnie quotidiane derisioni e insulti contro il Papa senza che nessuno di quella curia malvagia o della Cei facesse o dicesse nulla per proteggerlo? Il Papa che è anche sovrano dello stato vaticano e protetto penalmente dalle leggi italiane e dal codice penale come il Presidente della Repubblica italiana? Bastava solo una querela come ha fatto Napolitano quando qualcuno l'ha attaccato con calunnie. Invece nulla il Papa era sempre solo come San Sebastiano alla colonna, lui si prendeva tutte le frecce, i chierici e gli amici di Maciel si scansavano. Oh gente vile e codarda, triste ed iniqua, ipocrita e falsa e poi vengono a a parlarci dai pulpiti di eroismi e coraggio!
Quell'eroismo e coraggio non è mai mancato a Lei Raffaella e a tutti i laici che hanno difeso e amato Benedetto XVI in questi lunghi otto anni.

Gianpaolo1951 ha detto...

Al nostro amato Benedetto XVI ne hanno fatte di tutti i colori!...
Non potrò mai dimenticare il giugno di tre anni fa quando, dopo un Anno Sacerdotale dedicato al Santo Curato d’Ars che doveva essere proclamato patrono dei sacerdoti di tutto il mondo - come peraltro già reso noto dall’Ufficio delle cerimonie liturgiche e pubblicato a pag. 8 de L’Osservatore Romano del 9 giugno: «San Giovanni Maria Vianney è stato al centro dell’Anno sacerdotale e in questa occasione sarà proclamato da Benedetto XVI patrono di tutti i presbiteri» - alla vigilia di tale proclamazione, fecero sparire dalla loggia centrale di San Pietro l’arazzo con l’effigie del Curato d'Ars, costringendo poi il Santo Padre ad una imbarazzante retromarcia...
Vigliacchi!
Maledetti lupi vigliacchi!!!