sabato 23 marzo 2013

Il dono significativo dell'icona della Madonna dell'Umiltà. Una cassetta con documenti per aiutare Francesco (Izzo)

PAPA: IL DONO SIGNIFICATIVO DELL'ICONA DELLA MADONNA DELL'UMILTA'

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 25 mar. 

"E' la Madonna dell'Umilta', quando l'ho vista ho subito pensato di donarla a Lei". Con queste parole Papa Francesco ha consegnato il suo dono, un'icona, al Papa Emerito, Benedetto XVI. E proprio l'umilta' e' un tratto comune ai due Pontefici, "poco importa - scrive oggi il sito Korazym, promosso dall'associazione "Ragazzi del Papa" - se il primo e' piu' introverso e il secondo piu' espansivo, se il primo ha dedicato la sua vita alla teologia e il secondo alla pastorale". Ecco perche' non si possono contrapporre i due, se non per quanto riguarda alcune caratteristiche personali. A chi osservava che forse anche otto anni fa sarebbe stato opportuno eleggere Bergoglio, un cardinale non ascrivibile alle fila dei ratzingeriani rispondeva in questi termini: "Senza Benedetto non potrebbe esserci Francesco". 
In comune, e l'hanno dimostrato anche oggi, Papa Francesco e Benedetto XVI hanno anche il rifiuto del potere e delle sue seduzioni: "la novita' innegabile portata da Pap Francesco, fatta di gesti anche forti, non e' cosi' diversa dal distacco che Benedetto XVI ha mostrato verso la 'poltrona'", sottolinea Korazym. Ma gli elementi di continuita' tra Ratzinger e Bergoglio sono tantissimi. Al corpo diplomatico ieri Papa Francesco ha detto: "Non vi e' vera pace senza verita'! Non vi puo' essere pace vera se ciascuno e' la misura di se stesso, se ciascuno puo' rivendicare sempre e solo il proprio diritto, senza curarsi allo stesso tempo del bene degli altri, di tutti, a partire dalla natura che accomuna ogni essere umano su questa terra". Parole che sembrano tratte dalla "Caritas in veritate". 
E non e' mancata - nel discorso di ieri - nemmeno l'accenno alla "dittatura del relativismo", tema tante volte evocato da Benedetto XVI, accanto alla denuncia della poverta' materiale che arriva direttamente dal cuore di un vescovo vissuto nelle periferie. Identica, del resto, e' anche la preoccupazione per l'ecologia, che nell'impostazione di entrambi comprende sia la difesa della natura che quella della persona umana. "Custodiamo Cristo nella nostra vita, per custodire gli altri, per custodire il creato . Siamo 'custodi' della creazione, del disegno di Dio iscritto nella natura, custodi dell'altro, dell'ambiente.Custodire Gesu' con Maria, custodire l'intera creazione, custodire ogni persona, specie la piu' povera, custodire noi stessi", ha spiegato Francesco nell'omelia della messa d'inaugurazione del suo Pontificato. 

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PAPA: UNA CASSETTA CON DOCUMENTI PER AIUTARE FRANCESCO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 mar. 

Una cassetta bianca con documenti, sormontata da una busta sigillata, erano sul piccolo tavolo che divideva Papa Francesco e Benedetto XVI nella sala dove oggi si e' svolto il colloquio privato di 45 minuti, nella residenza di Castel Gandolfo. 
Il contenuto della cassetta non e' stato reso noto, ma e' evidente che essa contiene materiali che il Papa Emerito ha voluto consegnare al suo successore per aiutarlo a orientarsi nel primo periodo del suo ministero.
Insieme al rapporto dei tre cardinali su Vatileaks, Benedetto XVI avrebbe trasmesso a Papa Francesco anche "un memorandum personale", aveva affermato su Avvenire l'arcivescovo Loris Capovilla, segretario di Giovanni XXIII, per il quale il Papa Emerito avrebbe preparato per il suo successore "qualche cosa come trecento pagine scritte personalmente, alla sua attenzione". Una circostanza, quella del memorandum, tuttavia negata risolutamente ieri dal portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi. E' possibile dunque che si tratti di documenti relativi a problemi importanti della Chiesa e non di note redatte ad hoc da Benedetto XVI per il suo successore. 

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