domenica 10 marzo 2013

Il "partito" della curia tifa Brasile. I "ratzingeriani" Scola e Oullet (Monteforte)

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26 commenti:

Eugenia ha detto...

EVVAI! Elezione del Papa uguale campionato di calcio tifoserie all'opera! MA CHE VERGOGNA

Luisa ha detto...

Basta!

Anonimo ha detto...

Fantastico : mettono un bella fotona del ratzingeriano di Colombo, e non lo menzionano nell'articolo, ribadendo il (a questo punto decisamente meno probabile) 'bolognese' filippino..

Anonimo ha detto...

Stamattina sono andata alla messa del card. Scola, alla basilica dei Santi Apostoli di cui e' titolare. Nelle intenzioni e' stata letta una preghiera per il Romano Pontefice Emerito Benedetto XVI, calorosa nella sua brevita'.Molte le telecamere e chiesa abbastanza piena anche se a Roma alle ore 9 di domenica girano solo i padroni dei cani e gli joggers. All'uscita sono stata intervistata da un giovane giornalista brasiliano che voleva sapere se per me la nazionalita' del futuro papa fosse importante: ovviamente gli ho risposto di no. Eufemia

Raffaella ha detto...

Grazie Eufemia :-))
Raffaella

Osservatore ha detto...

Sono i dettagli che fanno la differenza e che dimostrano l'affidabiliità (o l'inaffidabilità di un vaticanista).
Spessissimo essi fanno sbagli clamorosi sui nomi: pochi giorni fa un quotidiano nazionale ha pubblicato la foto del card. Antonelli sostenendo che si trattava del card. Scola.
Tornando all'elezione del Papa, lasciamo fare allo Spirito Santo, anche se esso - evidentemente - va aiutato.
Le critiche che - con fondo di verità - vengono mosse alla Curia provengono soprattutto dall'estero
e si associa la Curia all'Italia.
Questa critica è un po' ingenerosa perchè la Curia è allo sbando proprio da quando sul Soglio di Pietro siede uno straniero: Giovanni Paolo II era troppo impegnato a viaggiare (prima della sua malattia) e Benedetto XVI avrebbe dovuto governare un po' di più e scrivere qualche libro in meno

Raffaella ha detto...

Compito del Papa e' anche portare il Vangelo nel mondo (viaggiare) e nutrire la mente dei credenti con le parole del Vangelo adeguatamente spiegate (scrivere libri).
Per il resto c'e' o dovrebbe esserci la segreteria di stato.
R.

un passante ha detto...

Qualcosa mi dice che Eufemia non verrà citata nel servizio brasiliano:) comunque, lo capisco che non piace sentire il toto Papa, ma care amiche mie è la realtà. Siccome ne blaterano tutti, spero non userete il battipanni se da uno che vede la cosa molto dal lato pratico provo a dire la mia e a usare per me la parola tifo. Personalmente tiferei per un Benedetto bis se si potesse, ma siccome la realtà sarà un'altra, tifo Scola, ma anche per istintiva simpatia un pò Dolan, per continuità Oullet e mi si conceda una mia (che so avversata da tanti qui) preferenza all'allievo Schonborn. Non mi sento per nulla attratto invece dal l'ipotesi latinoamericana e nemmeno da quella pseudo francescana. Se rottura deve essere, allora preferisco il commosso fatto cardinale da Benedetto, giovane per davvero, Tagle.

Anonimo ha detto...

Grana, oltre ogni decenza, getta ogni maschera (..per indossarne qualche altra?) sul Fatto:


"Conclave, Sant’Egidio teme, CL spera.
La paura di tutti?
Un Papa “lefebvriano”
Più dei casi pedofilia ad angosciare i cardinali sono le possibili retromarce sulla liturgia dopo le aperture di Ratzinger."


"Il Papa lefebvriano no. Più della “pedofilia ecclesiale” è la liturgia ad angosciare in questi giorni di preconclave i 115 cardinali elettori che entreranno nella clausura della Cappella Sistina. Dopo che Benedetto XVI, nel 2007, ha liberalizzato la Messa tridentina, ovvero quella in latino del Concilio di Trento, i porporati amanti del rito post riforma liturgica del Vaticano II, ovvero nelle lingue locali, sono terrorizzati dal ritorno definitivo alla balaustra, al pulpito e al sacerdote che celebra di spalle al popolo con paramenti riesumati dalla naftalina.

Gli oppositori dei cardinali legati al rito “ultratradizionale” preferiscono definire “lefebvriani” i loro confratelli piuttosto che usare la dicitura corretta di “tridentini”. Nelle loro cartelline ufficiose si moltiplicano le fotografie, per lo più scaricate da internet e stampate su semplicissimi fogli A4, dei porporati rivestiti di paramenti “da museo” e intenti a celebrare l’antico rito. “Pensi come sarebbe assistere a un Messa celebrata in questo modo dal Papa”, sussurra un cardinale che rimpiange i paramenti semplicissimi utilizzati da Giovanni Paolo II e la struttura snella e solenne allo stesso tempo delle celebrazioni da lui presiedute sotto l’attenta regia “ecumenica” del suo cerimoniere, monsignor Piero Marini, da Benedetto XVI spedito rapidamente alla guida del Pontificio Comitato per i congressi eucaristici internazionali. A dire il vero per lui il Papa avrebbe preferito una modesta diocesi del centro nord della Penisola, ma Marini optò per rimanere a Roma. Il cerimoniere di Benedetto XVI, anche lui Marini, ma Guido di nome, è calato da Genova a Roma per soddisfare i gusti “da museo” di Joseph Ratzinger: troni altissimi e paramenti di Pio IX rispolverati dalla sagrestia pontificia. I suoi detrattori lo definiscono “un salice piangente” che il nuovo Papa “dovrebbe rispedire in Liguria”.

Alla guida della “squadra” degli amanti della Messa più antiquata che antica c’è il 65enne cardinale arcivescovo di Colombo in Sri Lanka, Albert Malcolm Ranjith Patabendige Don. Nella sua diocesi, il porporato che ha ricevuto la berretta rossa da Benedetto XVI nel 2010, è un acceso difensore degli abusi liturgici. La sua visione in materia è in piena armonia con il pensiero e gli scritti di Benedetto XVI, che al tema della liturgia ha dedicato il primo tomo della sua opera omnia. Ranjith, allontanato dalla Curia romana dopo nemmeno tre anni trascorsi come segretario aggiunto di Propaganda Fide, all’epoca guidata dal “Papa rosso” Crescenzio Sepe, fu richiamato a Roma da Benedetto XVI, pochi mesi dopo la sua elezione al pontificato, come segretario della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti."


http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/10/conclave-santegidio-teme-cl-spera-paura-tutti-papa-lefebvriano/525769/

Raffaella ha detto...

Sono sconvolta per le frasi su Papa Benedetto!
R.

gemma ha detto...

Le critiche ci sono sempre state probabilmente. E girano tanto da quando i nuovi media hanno reso l'informazione globale. La curia appare e si può criticare da quando si sanno cose che riguardano la curia che prima non uscivano e non arrivavano a tutti. Magari il prossimo Papa verrà criticato perché passa troppo tempo su Twitter

gemma ha detto...

Uhhhh che cosa tremenda, poveri cardinali, dobbiamo assolutamente star vicini alla loro costernazione. . Non sono preoccupati per gli orchi che molestano i piccoli, quelli da buttare a mare per intendersi, ma per le vesti liturgiche da museo. Magari le stesse che indossavano la maggior parte dei santi quando celebravano

Raffaella ha detto...

Ho segnalato tante volte gli articoli di Grana e spesso pubblicizzato i suoi libri.
Mi dispiace non avere capito nulla.
In questi giorni sto davvero scoprendo cose che non avrei mai voluto sapere.
R.

un passante ha detto...

Ma cosa e dove scriveva prima costui? Io non lo ricordo, conosco solo il Grana padano, roba di qualità

Anonimo ha detto...

Grandegemma!!

Osservatore ha detto...

@ anonimo delle 15'15

La chiesa non è iniziata con il CVII (come forse lei vorrebbe).
Il Santo curato d'Ars viveva miseramente, ma sull'altare voleva le cose più belle.
Il card. Siri viveva in un appartemanto ricavato dal sottotetto della curia di Genova, ma non sarebbe mai entrato in cattedrale senza la cappa magna.
La gente ha bisogno di preghiera, di mstero e anche di ... bello (basta con questo mito sessantottino che impone l'abolizione dell'estetica)

Io lascio fare allo Spirito Santo ma spero che il card. Mauro Piacenza diventi Papa (o almeno Segretario di Stato)

Raffaella ha detto...

A titolo di esempio:

http://paparatzinger2-blograffaella.blogspot.it/2009/06/segnalazione-testi-di-francesco-antonio.html

http://benedettoxvielencospeciali.blogspot.it/2010/02/il-papa-riceve-francesco-antonio-grana.html

R.

un passante ha detto...

Si tratta della stessa persona?
http://www.libreriaorientaleditrice.it/catalogo/collana-in-veritate-libertas/
Changeeee

Luisa ha detto...

Che schifo di articolo quello di Grana, non solo avvelenato ma talmente orientato da far pietà, è talmente preso nella sua diatriba, e nella sua antipatia per il porporato del Sry Lanka, che non si è nemmeno riletto, se l`avesse fatto avrebbe visto l`errore quando scrive:
"Nella sua diocesi, il porporato che ha ricevuto la berretta rossa da Benedetto XVI nel 2010, è un acceso difensore degli abusi liturgici"

Evidentemente un lapsus rivelatore, perchè il cardinale Rajnith, sinceramente fedele a Papa Benedetto e seguendo il suo esempio, lotta invece contro gli abusi liturgici, difende la sacralità della Liturgia, per questo del resto fu ed è malvisto da chi è ardente sponsor di chi degli abusi liturgici ha fatto una norma, anche rigidamente codificata.

Altra imprecisione,

"I neocatecumenali del pittore spagnolo Kiko Argüello con Benedetto XVI sono andati a nozze"

Papa Benedetto è stato sempre molto benevolo, ha accompagnato con pazienza e benevolenza tutti i movimenti postconciliari, e in particolare il cnc, ma la verità è che i dirigenti del cnc, prima della rinuncia di Benedetto XVI, stavano tremando, perchè la loro prassi liturgica è stata messa sotto esame da Benedetto XVI nel gennaio 2012, del resto già nel 2005 aveva trasmesso delle prescrizioni per rimettere quella prassi sui binari dell`ortodossia liturgica, ma è stato disobbedito con l`aiuto di potenti curiali, uno dei tanti tradimenti subiti,gli stessi amici e protettori che hanno messo, finora, il silenziatore anche su quella Commissione.

Papa Benedetto ha voluto mostrare con il suo esempio quello che VERAMENTE ha voluto la Sacrosanctum Concilium, i progressisti, gli allievi e eredi di Bugnini, sorvoliamo su Piero Marini, è meglio.., non glielo lo hanno perdonato, del resto se ne sono infischiati e hanno continuato tranquillamente la loro opera di desacralizzazione della Liturgia, di smantellamento e di devastazione degli spazi sacri.

Luisa ha detto...

Che schifo di articolo quello di Grana, non solo avvelenato ma talmente orientato da far pietà, è talmente preso nella sua diatriba, e nella sua antipatia per il porporato del Sry Lanka, che non si è nemmeno riletto, se l`avesse fatto avrebbe visto l`errore quando scrive:
"Nella sua diocesi, il porporato che ha ricevuto la berretta rossa da Benedetto XVI nel 2010, è un acceso difensore degli abusi liturgici"

Evidentemente un lapsus rivelatore, perchè il cardinale Rajnith, sinceramente fedele a Papa Benedetto e seguendo il suo esempio, lotta invece contro gli abusi liturgici, difende la sacralità della Liturgia, per questo del resto fu ed è malvisto da chi è ardente sponsor di chi degli abusi liturgici ha fatto una norma, anche rigidamente codificata.

Altra imprecisione,

"I neocatecumenali del pittore spagnolo Kiko Argüello con Benedetto XVI sono andati a nozze"

Papa Benedetto è stato sempre molto benevolo, ha accompagnato con pazienza e benevolenza tutti i movimenti postconciliari, e in particolare il cnc, ma la verità è che i dirigenti del cnc, prima della rinuncia di Benedetto XVI, stavano tremando, perchè la loro prassi liturgica è stata messa sotto esame da Benedetto XVI nel gennaio 2012, del resto già nel 2005 aveva trasmesso delle prescrizioni per rimettere quella prassi sui binari dell`ortodossia liturgica, ma è stato disobbedito con l`aiuto di potenti curiali, uno dei tanti tradimenti subiti,gli stessi amici e protettori che hanno messo, finora, il silenziatore anche su quella Commissione.

Papa Benedetto ha voluto mostrare con il suo esempio quello che VERAMENTE ha voluto la Sacrosanctum Concilium, i progressisti, gli allievi e eredi di Bugnini, sorvoliamo su Piero Marini, è meglio.., non glielo lo hanno perdonato, del resto se ne sono infischiati e hanno continuato tranquillamente la loro opera di desacralizzazione della Liturgia, di smantellamento e di devastazione degli spazi sacri.

sonny ha detto...

Scrive Raffaella:

..In questi giorni sto davvero scoprendo cose che non avrei mai voluto sapere...

Ti capisco e ti appoggio al 100%. Sto sentendo e leggendo tutto e il contrario di tutto. Boh, per la prima volta dopo tanto tempo non mi basta più la preghiera, ho bisogno di un sussulto, di un segno che mi faccia capire di non avere sprecato gli ultimi otto anni di lavoro sulla mia fede, che da vacillante e timida si era rinsaldata prepotentemente grazie alle catechesi e alle parole di Benedetto. Non voglio ripartire da zero, quello che sento e vedo in giro non mi piace. Ho bisogno di credere di potere ancora credere in una chiesa UNA, SANTA, CATTOLICA E APOSTOLICA.

Anonimo ha detto...

Raffella, Luisa, e altre/i : consolatevi, se possibile, con l'affetto che traspare dalla galleria -commovente- di foto sulla vita di Benedetto posta in primo piano sul sito di una arcidiocesi asiatica...:

http://www.archdioceseofcolombo.com/

(Quindi, lì non lo onorano, il Nostro, ed era già tanto, solo in parlamento..:)

cc ha detto...

il conclave e' totalmente impermeabile all'opera di infangamento dei media. e' costruito in modo da lasciare alla vista solo gli scarti (pettegolezzi, informazioni rimasticate mille volte fino a diventare insapori, inutili previsioni, penose analisi sullo stato della chiesa sempre ordinarie e trite). la dinamica e' di fatto segreta ed e' spettacolare nella sua tempistica ed epifania finale (l'evento avviene e, in tempo reale, viene comunicato in un crescendo costante e mai deludente). l'unico tipo di giornalismo che puo' raccontare un simile evento e' quello fotografico. le fotografie sono gli unici documenti che raccontano realmente la storia. quanto al nuovo papa, vorrei ricordarvi che, alla sua elezione, anche Benedetto era svenduto come uno del clan curiale. il creare una cornice di losca compromissione col potere e' e sara' sempre il leit motiv con cui verra' fatto passare il prossimo pontefice. a Paolo VI e' stato risparmiato perche' all'epoca la chiesa era considerato un innocuo residuato destinato all'implosione. Giovanni Paolo I e' deceduto presto quindi e'stato laicamente canonizzato come papa buono perche' morto. Giovanni Paolo II graziato per la sua malattia e disabilita'. Benedetto xvi ha pagato per se' e per gli interessi accumulati sugli altri.

Anonimo ha detto...

Cc hai scritto 2 commenti monumentali,chapeau;è vero che venga fatto passare molto ciarpame spacciato per notizie esclusive,quanto al tifo,non vorrei,ma il gallo traditore ha auspicato l'elezione di un papa dichiaratamente gay che chiedesse perdono per tutto il male fatto dalla chiesa(sic)ai gay...Raffy,non te l'ho mai detto,ma commenti velenosi anche peggiori, ci sono ovunque e in tutte le lingue del mondo,purtroppo la cattiveria non ha limiti e il livore trasuda da tutti i pori,anche su blog'cattolici'quindi...per quel che riguarda la giustizia,io spero nella teodicea,quella divina,qui per Ratzinger,'l Signore non fa mai notte'come diceva Pirandello....GR2

Anonimo ha detto...

Il Card. Ranjith, uno che parla dieci lingue, se non sbaglio, quando era a capo del Culto fu autore dell'Istruzione approvata dal Papa che chiedeva di correggere la traduzione del "pro multis". Lui stesso, sempre per volontà del Papa, istruì i neocatecumenali ad adeguare in tutto la loro "liturgia" al Messale Romano. L'una e l'altra questione si trovano bloccate all'ultimo stadio decisionale.
Poi si sa che apprezza molto e attivamente la forma extraordinaria della Santa Messa ripristinata dal Motu proprio Summurum Ponficum Cura e affidata sul piano pastorale alla Pontificia commissione Ecclesia Dei, che Benedetto XVI ha incorporato nella Congregazione per la Dottrina della Fede, presso la quale giace anche l'affare connesso della SPX.

Dei tre nodi incagliati (per manifesta incapacità o rifiuto degli organismi curiali a corrispondere alla volontà sovrana del Pontefice), su quest'ultimo il Papa Bendedetto è intervenuto direttamente negli ultimi giorni del Suo pontificato, ed ha ordinato che il dossier resti affidato al prossimo Romano Pontefice, contro l'ultimatum a breve che sembrava comminato dal Prefetto.

Sono tre nervi scoperti e di grandissima importanza, come si comprende bene, che dovranno per forza essere "toccati". Questo spiega, tra le piccolezze, il prurito di Grana il quale, tra quanti scrivono di cose vaticane, è uno dei più disinformati, lavora solo di fantasia per dare barzellettistico sfogo alle proprie tendenze.

Forse sono queste alcune delle situazioni per le quali la decisione ispirata del Papa Emerito ha visto la necessità di un profondo rimescolamento a partire dal Vertice.

gianni

Luisa ha detto...

"L'una e l'altra questione si trovano bloccate all'ultimo stadio decisionale."

Nel 2005 la decisione era presa, le norme del Papa arrivate, oralmente lui stesso, durante un`udienza, disse ai neocatecumenali che contava su di loro perchè venissero prontamente applicate, e invece fu disobbedito, nel 2012 all`ultimo momento ha bloccato un colpo di forza ordito alle sue spalle per strappargli l`approvazione di quella prassi liturgica e subito dopo l`ha sottomessa all`analisi di una Commissione, ma ancora oggi tutto tace.
Quando un Papa non riesce ad imporre ad un movimento, il cui iniziatore ha inventato una liturgia ad hoc per le sue comunità, il rispetto dei libri liturgici, quando le sue norme e la sua volontà vengono vanificate da poteri intra e extra muros, è una situazione che ci mostra quanto e come la Chiesa sia ingovernabile, senza dimenticare il dispiacere che disobbedienze e tradimenti hanno dovuto provocare a Papa Benedetto.