lunedì 11 marzo 2013

Il potere e la gloria nei riti del conclave (Adriano Prosperi)

Clicca qui per leggere l'articolo segnalatoci da Eufemia.
Non tema Prosperi: il Papa emerito non interferira' mai con il governo della chiesa. Ha cose molto piu' importanti di cui occuparsi :-)

8 commenti:

Anonimo ha detto...


ciao Raffaella, ti pongo una domanda alla quale per ora non ho ancora trovato risposta. La rinuncia del Papa rientra nel dogma dell'infallibilità? Perché vedo che nessuno tocca questo punto (magari qualcuno l'ha detto ma io non ho letto l'articolo), e certamente il nostro Papa non lo sottolineerebbe, però le caratteristiche della dichiarazione lo farebbero pensare. Grazie mille, Ch

Raffaella ha detto...

Non so rispondere, Ch!
So pero' che i casi di infallibilita' sono pochissimi.
In particolare il Papa e' infallibile in materia di canonizzazioni o quando parla ex cathedra.
R.

Anonimo ha detto...

La rinuncia al ministero petrino fatta da Papa Benedetto nulla ha a che vedere con questioni di fede e morale. Ergo, il Papa non ha parlato ex-cathedra.
Alessia

Anonimo ha detto...

Domanda senza senso. In realtà ci si chiede se abbia fatto bene o male, se si sia sbagliato o ci abbia azzeccato. Domanda poi tipica di chi ha difficoltà a capire, come tutti, ma insieme a questo coltiva la pretesa di poter capire più del Papa e giudicarlo o almeno vorrebbe provarci. Del resto siamo diventati tutti profeti apocalittici...
Attenzione a questa tendenza che qualche volta aleggia anche da queste parti.

gianni

Anonimo ha detto...

Propongo Alessia per la cattedra di Diritto Canonico. Risposta perfetta:)
Alberto il vecchio

Anonimo ha detto...

Comunque il nuovo unico Capitano avrà bene dei conti da regolare... con gli amici di Prosperi e di repubblica. E in questo non mancherà, ne resto convinto, di farsi consigliare all'occorrenza dal Papa Emerito, che già gli è obbediente.

gianni

A.R. ha detto...

Carissima Ch, nel Concilio Vaticano I, oltre al dogma dell'infallibilità del Sommo Pontefice, è stato sancito un altro dogma, di cui tutti paiono sempre dimenticarsi: quello del primato di giurisdizione del Papa. Cioè che il Papa nei suoi atti di governo sulla Chiesa ha la potestà universale, piena e suprema. La rinuncia è un atto di governo che è collegato al primato del Papa: nessuno lo può deporre o destituire, solo lui può rinunciare al Pontificato. Certo che dopo il Concilio Vaticano I nessun Papa aveva fatto ciò. Comunque proprio in virtù della sua suprema potestà (attenzione: non per l'infallibilità che qui non c'entra nulla) il Papa può come ultimo atto di governo "dimettersi" dal governo della Chiesa, rinunciando a tutte le sue prerogative, compreso il primato universale e l'espressione - in casi particolari - in maniera infallibile.

Anonimo ha detto...

Quando si vuol parlare di haute cuisine e non si sa cucinare neanche un uovo al tegasmino....non ho mai letto tanti articoli preventivi su come si debba fare il papa ancor prima di essere eletti(a Ratzinger l'hanno massacrato ancor prima che celebrasse la missa pro eligendo..)ma si facessero i casi loro 'sti atei bacchettoni ed insopportabili;by the way,pare che al card.Scherer nel celebrare la messa ieri sia caduta di mano l'Ostia consacrata e sia finita per terra.....GR2