mercoledì 20 marzo 2013

La perfetta continuità di Francesco con Benedetto si vede anche nel discorso di oggi alle delegazioni delle altre religioni

Papa Francesco: "Sappiamo quanta violenza abbia prodotto nella storia recente il tentativo di eliminare Dio e il divino dall’orizzonte dell’umanità, e avvertiamo il valore di testimoniare nelle nostre società l’originaria apertura alla trascendenza che è insita nel cuore dell’uomo. In ciò, sentiamo vicini anche tutti quegli uomini e donne che, pur non riconoscendosi appartenenti ad alcuna tradizione religiosa, si sentono tuttavia in ricerca della verità, della bontà e della bellezza, questa verità, bontà e bellezza di Dio, e che sono nostri preziosi alleati nell’impegno a difesa della dignità dell’uomo, nella costruzione di una convivenza pacifica fra i popoli e nel custodire con cura il creato"

Quante volte abbiamo sentito questi concetti riecheggiare nelle parole e nei testi di Benedetto XVI? Ecco solo alcuni esempi.

Benedetto XVI: "La tentazione di metter da parte la propria fede è sempre presente e la conversione diventa una risposta a Dio che deve essere confermata più volte nella vita. Ci sono di esempio e di stimolo le grandi conversioni come quella di san Paolo sulla via di Damasco, o di sant’Agostino, ma anche nella nostra epoca di eclissi del senso del sacro, la grazia di Dio è al lavoro e opera meraviglie nella vita di tante persone" (Udienza generale, 13 febbraio 2013)

Benedetto XVI: "Il primo motivo della mia speranza consiste nel fatto che il desiderio di Dio, la ricerca di Dio è profondamente scritta in ogni anima umana e non può scomparire. Certamente, per un certo tempo, si può dimenticare Dio, accantonarlo, occuparsi di altre cose, ma Dio non scompare mai. E’ semplicemente vero quanto dice sant’Agostino, che noi uomini siamo inquieti finché non abbiamo trovato Dio. Questa inquietudine anche oggi esiste. E’ la speranza che l’uomo sempre di nuovo, anche oggi, si ponga in cammino verso questo Dio" (Intervista, 16 ottobre 2012)

Benedetto XVI: "La tentazione di rimuovere Dio, di mettere ordine da soli in se stessi e nel mondo contando solo sulle proprie capacità, è sempre presente nella storia dell’uomo" (Angelus, 26 febbraio 2012)

Benedetto XVI: ""Pensare secondo il mondo è mettere da parte Dio, non accettare il suo progetto di amore, quasi impedirgli di compiere il suo sapiente volere...Il cristiano segue il Signore quando accetta con amore la propria croce, che agli occhi del mondo appare una sconfitta e una "perdita della vita" (cfr vv. 25-26), sapendo di non portarla da solo, ma con Gesù, condividendo il suo stesso cammino di donazione" (Angelus, 28 agosto 2011)

Benedetto XVI: Molte voci cercano di persuaderci di mettere da parte la nostra fede in Dio e nella sua Chiesa e di scegliere da se stessi i valori e le credenze con i quali vivere. Ci dicono che non abbiamo bisogno di Dio e della Chiesa" (Omelia, 18 aprile 2010)

Benedetto XVI: "Io penso che la Chiesa dovrebbe anche oggi aprire una sorta di “cortile dei gentili” dove gli uomini possano in una qualche maniera agganciarsi a Dio, senza conoscerlo e prima che abbiano trovato l’accesso al suo mistero, al cui servizio sta la vita interna della Chiesa. Al dialogo con le religioni deve oggi aggiungersi soprattutto il dialogo con coloro per i quali la religione è una cosa estranea, ai quali Dio è sconosciuto e che, tuttavia, non vorrebbero rimanere semplicemente senza Dio, ma avvicinarlo almeno come Sconosciuto" (Discorso , 21 dicembre 2009)

Benedetto XVI: "Sbarazzandosi di Dio e non attendendo da Lui la salvezza, l’uomo crede di poter fare ciò che gli piace e di potersi porre come sola misura di se stesso e del proprio agire. Ma quando l’uomo elimina Dio dal proprio orizzonte, dichiara Dio "morto", è veramente più felice? Diventa veramente più libero? Quando gli uomini si proclamano proprietari assoluti di se stessi e unici padroni del creato, possono veramente costruire una società dove regnino la libertà, la giustizia e la pace? Non avviene piuttosto - come la cronaca quotidiana dimostra ampiamente – che si estendano l’arbitrio del potere, gli interessi egoistici, l’ingiustizia e lo sfruttamento, la violenza in ogni sua espressione? Il punto d’arrivo, alla fine, è che l’uomo si ritrova più solo e la società più divisa e confusa" (Omelia, 5 ottobre 2008)


20 commenti:

sam ha detto...

Bello! Grazie!

Luisa ha detto...

Quel che alcuni commentatori dicevano sulla punta della tastiera, mentre altri gongolavano beati, ora lo si dice apertamente ed evidentemente come una novità positiva, benefica e, soprattutto, intenzionale con obiettivi precisi. Sto parlando della scelta del successore di Benedetto XVI di definirsi unicamente come Vescovo di Roma, ed ecco Tornielli che parla addirittura di "stile episcopale"!
Prospettive che non condivido, che non mi rassicurano, il Successore di Pietro, che già si voleva diventasse solo il primus inter pares sembra avviato a non essere più che un "par inter pares", ma è a Pietro e solo a lui che Nostro Signore Gesù Cristo ha detto: "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa..
Forse che mi sbaglio?
Un Papa che rifiuta i simboli che dicono e indicano al mondo che è il Successore di Pietro, che è colui che detiene il Primato Petrino, non mi rassicura per le prospettive che si delineano all`orizzonte.

Anonimo ha detto...

Raffy,ti passo un commento di una persona che era presente ad un incontro di papa Benedetto con delegazioni di altre religioni(sicuramente un tedesco e scoprirai perchè)"Mi è sembrato di vedere degli angeli attorno a Lei,Santità,anche Lei era un angelo che parlava il tedesco con accento bavarese;il punto culminante era che Lei aveva invitato angeli di altre religioni a questa festa eucaristica"....mi pare una cosa molto bella,per stemperare questo dualismo esasperato che fa male ad entrambi i papi.GR2

Anonimo ha detto...

P.S.scusa,volevo dirti che la foto di BXVI che fissa i suoi occhi,ricambiato,in quelli del cane S.Bernardo è da incorniciare,grazie...GR2

Anonimo ha detto...

Ho letto l'intero discorso del papa e faccio notare come abbia distinto tra Chiese orientali e comunità cristiane di occidente (cioè i protestanti). Sembrava una citazione della Dominus Jesus!
Guido

Anonimo ha detto...

Più leggo i suoi discorsi/omelie, più vedo che i media fanno la figura dei cretini. O meglio dei maliziosi, nel senso etimologico della parola, con tutta la condanna (etica) che ne segue.

sam ha detto...

Luisa, sai che sono stata dall'inizio una delle più preoccupate sul questo argomento... però proprio qui in questo discorso, finalmente, Papa Francesco si definisce, oltre che Vescovo di Roma, anche Successore di Pietro e questo è un grande passo avanti. Rendiamo grazie a Dio. Molto rassicurante anche se l'intuito mi dice che il discorso potrebbe non essere di suo pugno :-)

sam ha detto...

Luisa, sai che sono stata dall'inizio una delle più preoccupate sul questo argomento... però proprio qui in questo discorso, finalmente, Papa Francesco si definisce, oltre che Vescovo di Roma, anche Successore di Pietro e questo è un grande passo avanti. Rendiamo grazie a Dio. Molto rassicurante anche se l'intuito mi dice che il discorso potrebbe non essere di suo pugno :-)

Anonimo ha detto...

Buonsera Raffaella,

chapeau!

Anonimo ha detto...

Non bisogna "temere" o preoccuparsi dell'ecumenismo, che è stato al vertice del pontificato di Benedetto e continuerà ad esserlo e comincia a dare i suoi frutti autentici.

E' Cristo che guida la Sua Chiesa e la vuole unita!

gianni

Luisa ha detto...

Effettivamente, sam, è più che probabile che nei discorsi ci sia lo zampino di qualche ghost writer, purtroppo i gesti e le parole del successore di Benedetto XVI dal primo minuto ci indicano una certa strada che sta percorrendo, e quella strada sembra implicare la rinuncia (=il rifiuto) ai segni e ai simboli della sua suprema potestà.
Ho dimenticato il link a Tornielli e al suo "stile episcopale":

http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/francesco-francis-francisco-23372/

Anonimo ha detto...

O.T. E' uscito un nuovo libro sul Vatileaks,di un autore spagnolo,tale Frattini,con 42 nuovi documenti inediti e la scoperta di un complotto per uccidere papa Benedetto,news da confermare,io ti passo il flash di agenzia.GR2

Gianniz ha detto...

Spero che nessuno mi scomunichi per le mie parole, ma a me Papa Francesco sembra 'troppo' politicamente corretto verso tutto e tutti: verso i media, verso i fratelli ortodossi, verso gli ebrei, verso gli atei devoti o meno, verso la società relativizzata e secolarizzata...
Mi spiace perchè sono convinto che il ruolo 'prevalente' di Pietro sia quello, sì, della carità, ma anche quello della conferma dei suoi fratelli nella fede.
A me non importa proprio se il Papa porta le scarpe rosse, verdi, bianche o a pois... Non mi importa proprio (come a giornalisti e commentatori) se sceglie una croce di ferro, d'oro, di latta o d'altro..., se va a piedi, in pulmann, in jeep, o in mercedes... La 'novità' del Vangelo mi sembra non riguardi tutto questo, o altro. Essa è novità perchè fa nuove tutte le cose, perchè 'lacera i cuori e non le vesti'.
Papa Francesco, non si faccia usare e abusare. L'hanno fatto in lungo e in largo con Papa Benedetto (che non si prestava minimamente). Lupus in agnus...

Anonimo ha detto...

Se non ti senti confermato nella fede dal Papa Francesco vuol dire che non hai fede. Nessun Papa potrà mai confermare la tua (mancanza di)fede.

gianni

gianniz ha detto...

Caro Gianni (20,16), può darsi che io non abbia fede sufficiente. In effetti preferisco sentirmi pubblicano. Mancante. Sempre ultimo. Sono una persona qualunque... e mi sento tale. Davanti a Dio sto in ginocchio.
Grazie comunque...

sam ha detto...

Achtung... Torquemada in azione.
:-)

Anonimo ha detto...

"...preferisco sentirmi pubblicano. Mancante. Sempre ultimo. Sono una persona qualunque... e mi sento tale. Davanti a Dio sto in ginocchio."

grazie a te, gianniz, perché anch'io cerco di fare lo stesso, ma non sempre ci riesco.

gianni

Fabiola ha detto...

Misericordia e tenerezza...

Frank ha detto...

Gianniz, non dimenticarti quel che Papa Francesco ha detto nella sua primissima omelia, e chi i media hanno lasciato passare del tutto inosservato:

"Noi possiamo camminare quanto vogliamo, noi possiamo edificare tante cose, ma se non confessiamo Gesù Cristo, la cosa non va. Diventeremo una ONG assistenziale [in realtà ha detto "pietosa"], ma non la Chiesa, Sposa del Signore. Quando non si cammina, ci si ferma. Quando non si edifica sulle pietre cosa succede? Succede quello che succede ai bambini sulla spiaggia quando fanno dei palazzi di sabbia, tutto viene giù, è senza consistenza. Quando non si confessa Gesù Cristo, mi sovviene la frase di Léon Bloy: “Chi non prega il Signore, prega il diavolo”. Quando non si confessa Gesù Cristo, si confessa la mondanità del diavolo, la mondanità del demonio."

Queste affermazioni (fatte a braccio, quindi del tutto spontaneamente) non mi sembrano molto politicamente corrette, no? Secondo me dobbiamo stare tranquilli: Papa Francesco è un vero Papa cattolico, e ci confermerà nella fede, al di là di simboli esteriori che non capisce semplicemente perché proviene da una terra con una cultura e una sensibilità completamente diverse da quelle europee; ma la sostanza della fede, da quel che ho potuto sentire, mi sembra in ordine.

E per quanto riguarda il discorso di oggi: fosse anche vero (e non lo sapremo mai con certezza) che ci sia lo zampino di un ghost writer, abbiamo visto benissimo che Papa Francesco è un personaggio imprevedibile, che non si fa problemi ad infrangere i protocolli e ad abbandonare il testo scritto per parlare a braccio. Se non fosse stato pienamente d'accordo con quel che stava dicendo, avrebbe senza dubbio improvvisato!

Anonimo ha detto...

Ormai dal comcilio in poi c'è questo dialogo su un versante diverso....la costruzione di un ordine e un'arminia nel mondo in cui ciascuno porta la sua esperienza religiosa. Il problema è che solo la Cattolica ha Cristo e in Lui il Padre vuole ricapitolare tutte le cose.
Temo che questa piega porti allo snaturamento della missione della Chiesa con conseguenza davvero brutte quando il Signore perderà la pazienza.