mercoledì 13 marzo 2013

Le dimissioni del Papa hanno messo l’accento sul «volto deturpato della Chiesa» e difficilmente i cardinali potranno dimenticarlo (Biondi)

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Ribadisco: e' troppo comodo parlare di unita' ora. I cardinali avrebbe dovuto praticare la comunione intorno al Santo Padre, non parlarne ora quando e' troppo tardi.

7 commenti:

Angelo ha detto...

Cara Raffaella, ora parlano di unità e misericordia perchè auspicano (senza vergogna) un papa che rimetta il silenziatore a tutti gli scandali e le sporcizie, della curia e dei preti in particolare, vada in giro per il mondo e in tv con volto mediatico a dire che è bello e che va tutto bene, a fare spot alla fede ggiovane fregandosene delle vere conversioni.

Luisa ha detto...

L`appello all`unità da parte di chi è stato uno degli attori non solo della divisione e cordate relative, ma anche della copertura di scandali che sono scoppiati e venuti allo scoperto sotto Benedetto XVI, è assai sintomatico e rivela la sfacciata ipocrisia di chi crede che unità significa silenziare scandali e sporcizie varie.

Anonimo ha detto...

Angelo,
si potrebbe vederla ancora peggio: si parla di unita' e misericordia proprio per sotterrare (ancora), in nome di una supposta "misericordia", situazioni gravi (abusi sessuali, di potere, ior ecc) senza che alcuno possa dissentire perche' "bisogna essere uniti".
Dico, ma "essere uniti" prima con Benedetto XVI non si poteva? E se si, come mai non si e' visto per nulla, anzi, si e' visto sempre sistematicamente e quotidianamente il contrario?
Roba che puzza di zolfo lontano 10 km.

Anonimo ha detto...

costoro non parlano di unità nella Verità di cui papa Benedetto è stato COOPERATORE, secondo il suo motto.
Vogliono un'unità terrena senza la Verità, perché la Verità divide.
Zolfo, zolfo!
S. Michele, prega per il conclave!

Eugenia ha detto...

Ti condivido Angelo

Eugenia ha detto...

Fumo di satana nella chiesa aveva ragione Paolo VI

alberto ha detto...

Il male oscuro iniziò con Giovanni XXIII il quale preferiva guardare alla luna e non vedere quel che succedeva in terra, continuò poi con Paolo VI e Giovanni Paolo II entrambi preoccupati di colmare il pauroso debito di decine di miliardi di lire provocato da quel concilio...mantenere i vescovi coi loro codazzi per quattro anni ha provocato un deficit spaventoso al bilancio della Santa Sede. Di qui l'idea di ricorrere a Marcinkus e Maciel veri maghi della finanza...il resto è tutto storia chi vuol capire capisca, coperture e silenzi dei crimini pur di aver soldi...venne poi la rivolta polacca e anche lì fior di miliardi inghiottiti nel nulla.