lunedì 25 marzo 2013

L'ermeneutica dell'idiozia. Riflessione di don Antonio Ucciardo

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho appena letto nella rassegna stampa di alcuni quotidiani odierni dell'abbandono della Chiesa Cattolica (credo intendesse soprattutto i comportamenti di buona parte delle gerarchie, dei vescovi e dei presbiteri) perché la Chiesa Cattolica non ha il coraggio necessario di rivendicare con determinazione il proprio primato religioso, di sostanza della teologia e della dottrina, contro l'Islam prepotente.
E' una grave sconfitta di immagine per noi cattolici questo abbandono; soprattutto se pensiamo che Magdi Allam fu battezzato da Benedetto XVI pubblicamente, davanti al mondo.
Mi auguro che da parte di Magdi si tratti soprattutto del desiderio di portare all'attenzione dei "timonieri della Chiesa Cattolica" la linea (a suo dire sbagliata, a mio dire controproducente ed autolesionista) di "sostanziale sottomissione" alle pretese islamiche di ogni tipo.
Magdi ha detto che continuerà a credere in Cristo e forse solo l'ex Papa Benedetto potrà ricondurlo alla ragione.
Ma è un problema che a mio avviso si pone: a Milano,l'ex metropolita, Cardinale Tettamanzi, ha sempre fatto di tutto per favorire in molti modi gli islamici.
E' giusto che sia così? E' giusto che porgiamo tutte e due le guance verso coloro che vorrebbero tanto cancellarci? E' giusto che i francescani di Assisi e di Gerusalemme "si comportino come gli aggrada" e si ritengano gli unici depositari della gestione delle relazioni ecumeniche?
Per me, tutto il discorso va rivisto. La reazione di Allam pare sia anche dovuta al fatto che il richiamo a "San Francesco" di Papa Francesco sia stato da lui (Magdi) interpretato come una "resa incondizionata del cattolicesimo", nel nome della carità e dell'amore, all'ingombrante Islam che avanza.
"Andate e predicate il mio Vangelo a tutto le genti...." significava forse che i cattolici dovessero agevolare, in tutti i modi, i fautori di una fede inventata da Maometto?
Papa Francesco avrà delle "belle gatte" da pelare e se si avvarrà solo dei consigli dei "demagoghi tonacati" ampiamente presenti nella Chiesa, avrà dei grossi problemi nella conservazione del deposito evangelico.

sam ha detto...

Quindi anche Magdi Cristiano si fa fregare dalla falsa icona truccata di San Francesco, senza sapere che andò in Terra Santa come cappellano dei Crociati?

Davvero un peccato e un ulteriore gesto di ingratitudine per il nostro amato Benedetto...

Se Allam avesse approfondito i testi di colui che gli ha impartito il Battesimo, saprebbe che le cause giuste nella Chiesa si portano avanti all'interno della Chiesa, in obbedienza e non in contrapposizione ad essa, sempre lasciando al Signore il compito di purificare buone e cattive intenzioni e di far germogliare i semi gettati perchè producano frutti buoni.

Mi permetto di far notare che anch'io qualche giorno fa avevo sottolineato una perplessità sul fatto di aver rilanciato il tema del dialogo con l'Islam senza l'immancabile rimando di Benedetto al tema della purificazione delle religioni dal fondamentalismo, alla realtà delle persecuzioni in atto e alla promozione della libertà religiosa.
Avevo anche auspicato che sul tema del dialogo interreligioso non venisse riportato indietro l'orologio di 8 anni.
Ma la conseguenza della mia perplessità si esplicava nella preghiera fiduciosa che il nuovo Papa potesse avere tempo e modo di approfondire l'alto Magistero del Predecessore e la realtà vissuta dalle Chiese locali nelle terre di persecuzione.

Per questo ho provato un senso davvero di grande commozione e riconoscenza a Gesù, che sempre ascolta le nostre preghiere, quando ho letto questo articolo che parlava della commozione di papa Francesco per il martirio dei cristiani iracheni (è da rilevare lo scarsissimo risalto dei media in questo caso): http://vaticaninsider.lastampa.it/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/iraq-iraq-irak-23504/

Dunque non credo che quelle di Allam siano motivazioni autentiche e sincere, ma squallidi pretesti che, ahimè, confonderanno non pochi Cattolici che faticano ad afferrare la verità, tra le opposte e convergenti menzogne del buonismo ideologico, da un lato, e della demonizzazione generalizzata, dall'altro, spinte apparentemente opposte ma che hanno la medesima matrice e che sono entrambe volte ad alimentare uno scontro letale tra le religioni.

Qui si pone invece il messaggio profetico di Benedetto da Ratisbona al Libano:

"E’ tempo che musulmani e cristiani si uniscano per mettere fine alla violenza e alle guerre."

http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/speeches/2012/september/documents/hf_ben-xvi_spe_20120915_giovani_it.html

e qui:

"I musulmani mi hanno accolto con grande rispetto e sincera considerazione; la loro costante e partecipe presenza mi ha dato modo di lanciare un messaggio di dialogo e di collaborazione tra Cristianesimo e Islam: mi sembra che sia venuto il momento di dare insieme una testimonianza sincera e decisa contro le divisioni, contro la violenza, contro le guerre."

http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/audiences/2012/documents/hf_ben-xvi_aud_20120919_it.html




Anonimo ha detto...

Per un Magdmi Allam che sbrocca, abbiamo il fior fiore dell'intellighentzia che esulta: sui media esteri (Le Monde, Time, Guardian e compagni) sono tutti entusiasti della perestroika. Ufficialmente forse la dottrina non cambierà più di tanto, ma esclusi i corrotti sono tutti perdonabili anche se poco pentiti. Eufemia