lunedì 11 marzo 2013

L'inspiegabile crudeltà dei media contro Benedetto XVI ed il silenzio complice della chiesa (Raffaella)

Cari amici, è da un po' che volevo scrivere questo post ma ho aspettato fino ad oggi, vigilia del conclave che sceglierà il successore di Papa Benedetto XVI.
Capire poi il senso di questa attesa.
Protagonisti di questa riflessione sono due: i mass media e la chiesa intesa come gerarchia cattolica.
Mi sono sempre chiesta e mi chiedo ancora che cosa abbia spinto autorevoli commentatori, illustri vaticanisti, stimati giornalisti a scagliarsi senza alcun ritegno contro un uomo mite e buono come Joseph Ratzinger.
Naturalmente non faccio di tutta l'erba un fascio: ci sono persone degnissime che hanno voluto e vogliono molto bene al Papa o che comunque si sono sforzate di essere obiettive in questi anni.
Ma tutti gli altri?
Come mai si e' scaricata tanta rabbia contro Benedetto XVI? Eppure si sapeva che uno dei suoi intenti era quello di purificare e pulire la chiesa. Perché allora ci si è resi complici di chi si è sempre opposto al cambiamento?
Su Ratzinger sono arrivati fulmini da ogni parte. Lo si è attaccato per tutto: dalle scarpe rosse al ciuffo ribelle, dall'amore per la bella liturgia allo stemma scelto, dai discorsi alle omelie...
Sempre a cercare la frase ad effetto magari distorcendo il senso delle parole del Papa.
La verita' e' che nei confronti di Ratzinger c'è sempre stato un banalissimo ed agghiacciante pregiudizio (dal dizionario: "Giudizio basato su opinioni precostituite e su stati d'animo irrazionali, anziché sull'esperienza e sulla conoscenza diretta").
Non c'e' stato per lui nessun anticipo di simpatia, nessuna comprensione, nessuna umanita'.
Tutto e' stato sezionato al millimetro, ogni gesto analizzato, studiano, vivisezionato allo scopo di paragonarlo ad altri gesti, ad altre parole...
Pregiudizio! 
Pregiudizio o forse bullismo? Come definiamo infatti quei ragazzotti che se la prendono con una sola persona magari perche' la percepiscono indifesa?
In questi anni Papa Benedetto e' stato attaccato su tutti i fronti perche' i mass media hanno capito che era sostanzialmente solo. Circondato dall'affetto dei fedeli, il Santo Padre non ha mai potuto contare su una struttura che lo difendesse o che almeno cercasse di promuovere il suo lavoro.
Quanto lavoro ha fatto il nostro Benedetto!
Qualcuno ora glielo riconosce ma e' troppo tardi e soprattutto e' troppo poco.
Non riusciro' mai a capire come persone intelligenti se la siano presa con un uomo buono ed onesto.
Qualcuno puo' spiegarlo? Non a caso Benedetto stesso, nella prefazione al suo primo volume su Gesu', ha chiesto un anticipo di simpatia senza il quale non e' possibile il dialogo, la comprensione.
Quanto e' stato compreso il Papa quando gli si e' impedito di andare alla Sapienza? Quanto male gli si e' fatto quando sono state distorte le sue parole? Quanta sofferenza si e' inflitta al Papa quando, nel 2010, si sono attribuite a lui colpe non sue? Che onesta' si e' dimostrata quando si e' lasciato credere ai lettori o agli ascoltatori che tutto il fango nella chiesa sia sorto a partire dal 19 aprile 2005?
Quanta dignita' si e' dimostrata quando ci si e' compiaciuti per il tradimento del maggiordomo?
Quanta obiettivita' si e' avuta insistendo sempre sui continui confronti? 
E la chiesa? Non vale la pena di spendere ulteriori parole.
Sono troppo arrabbiata per dire alcunche'. Constato solo che per anni la gerarchia cattolica si e' fatta scudo del Papa e con il Papa. Nessuno si e' mai preso un mignolo di responsabilita'.
Benedetto XVI ha preso su di se' la croce per i peccati della chiesa fino all'ultimo.
Nessun cireneo si e' fatto avanti per aiutarlo a portare il pesante fardello.
Benedetto XVI non ha avuto il "suo" Ratzinger. Non ha avuto chi era disposto a prendersi fulmini, saette e pietre al posto del Papa.
Egli e' stato il Ratzinger di Wojtyla ed il Ratzinger di se stesso.
Ecco perche' e' ritenuto "responsabile" di tutto cio' che e' accaduto nella chiesa, prima e dopo la sua elezione.
Ribadisco che ci vorranno anni prima che riesca a riconciliarmi con questa gerarchia.
Vi chiederete perche' scrivo questo post ora.
E' chiaro che non serve a Papa Benedetto. E' troppo tardi ormai.
Anche se tutti i media e la gerarchia cattolica facessero mea culpa chiedendo scusa, non servirebbe proprio a nulla.
E' per un'altra ragione che scrivo.
Mi auguro che in queste ore che ci separano dal conclave i rappresentanti dei media (in particolare i vaticanisti) colgano l'occasione per scavare dentro se stessi e per offrire al nuovo Papa l'anticipo di simpatia che hanno negato a Ratzinger.
Vedo che c'e' gia' un certo atteggiamento positivo dei media e credo che si avra' un primo periodo di relativa calma. Benedetto non ha avuto nemmeno quello: i confronti sono iniziati subito cosi' come le critiche.
Non fraintendetemi: la liberta' di critica e' sacrosanta e ce lo ha detto lo stesso Benedetto quando, sempre nella prefazione al primo libro su Gesu', ha scritto che ciascuno era libero di contraddirlo.
Non e' il commento asettico che chiedo...domando una sola cosa: un po' di umanita'.
Alla gerarchia cattolica invece va domandato un sussulto di responsabilita': ciascuno si senta chiamato ad aiutare il Papa nella sua missione. Basta con il menefreghismo e la superficialita'.
Basta dire "b" se il Papa dice "a". Basta con i salotti televisivi e le interviste per mettersi in mostra. Basta con il vizio di scaricare i fulmini su una sola persona.
Vedremo che cosa accadra' in futuro.
Penso pero' che una riflessione vada fatta con coraggio sia da parte dei commentatori sia da parte delle alte e basse sfere della chiesa cattolica.
Abbiamo perso un tesoro inestimabile. Tutti siamo chiamati ad un serio esame di coscienza.
Raffaella

25 commenti:

sonny ha detto...

Cara Raffaella, come si fa a non volerti bene? Grazie. Credo che sarebbe opportuno inoltrare questo post a tutte le redazioni possibili. Magari qualche anima bella, fulminata sulla via del Conclave mediatico......no, non ci credo a questo sussulto di misericordia, sono già tutti pronti a riposizionarsi a seconda della convenienza. Provo pena per loro, ma mi rallegro per l'esistenza di persone come la nostra Raffaella. Buona serata a tutti.

laura ha detto...

Hai perfettamente ragione, ma son sicura che nesun papa verrà vilipeso e crocificco come Papa Benedetto: su di Lui si p scatenato tutto: invidia, gelosia, calunnie, violenza verbale, antipatia, pregiudizi e potri continuare. ha teso la mano a tutti e ha ricevuto solo schiaffi e sputi. Ha condiviso in tuto la sorte di nostro Signore. La Sua croce èstata pesnetissima e sembra che non abbia fatto nulla. Son sicura che fosse troppo forte per il diavolo e incomprensibile per chi non avesse lo spirito aperto alla vera fede. E' stato edè un santo. Aevamo avuto un Don grandissimo. Chiunque verrà sarà in vantaggio perché non c isaranno pregiudizi. Sembra che tuti auspichino pulizia e rinnovamento, evangelizzazione e solidarietà, come se Benedetto avesse predicato al vento. Non so perché sia stato così perseguitato dai media. Spero che tutti coloro che Lo hanno amato e Lo amano e son tantissimi, non Lo dimentichino Grazie Raffaella per l'amore dimostrato verso il santo padre, da sempre

Eugenia ha detto...



Cara Raffaella come non sottoscrivere questa tua riflessione? Non trovo altro da aggiungere! Solo una cosa.........

Che il Papa per me è e sarà sempre Benedetto XVI e non per uno sterile pregiudizio nei confronti del suo successore ma, perchè nessuno darà prova di sacrificarsi per la verità con tanto amore verso Cristo e la sua chiesa caricandosi di tutte le colpe del passato senza mai una protesta solo con tanto coraggio e determinazione e soprattutto perchè non ci sarà un altro Ratzinger!

Luisa ha detto...

"Mi auguro che in queste ore che ci separano dal conclave i rappresentanti dei media (in particolare i vaticanisti) colgano l'occasione per scavare dentro se stessi e per offrire al nuovo Papa l'anticipo di simpatia che hanno negato a Ratzinger."

Dipende da chi sarà eletto, cara Raffaella, non è difficile prevedere che, a secondo di chi sarà eletto, i vari commentatori non avranno bisogno di scavare, l`anticipo di simpatia è già bello pronto, ha già deversato i suoi panegirici in questi giorni.
Se dal Conclave uscirà il Papa mediaticamente corretto, simpatico, comunicatore, sorridente, giovane, forte e moderno, insomma colui che corrisponderà all`identikit disegnato dai media, e che nei fatti gli corrisponderà, non avrà nessun problema ad avere un più che anticipo di simpatia, ma il tempo della grazia mediatica è molto aleatorio....

mariateresa ha detto...

Cara Raffaella, mi sono fatta le tue stesse domande per 8 anni. Credo che nei confronti del nostro Papa siano scattati vari riflessi condizionati e da parte di diversi attori.
Il primo riflesso condizionato è che è tedesco e quindi anche a livello del senso comune puoi fare passare la vulgata del Panzer Cardinal. A dire la verità bastava guardarlo in faccia per capire che era una cretinata, ma il senso comune è come l’edera, è molto tenace.
Il secondo riflesso condizionato è il confronto con il pontificato precedente, ben 5 lustri con tutto quello che segue in termini di affezione e abitudine nel pubblico. Questo profilo è stato talmente straabusato da cadere nel ridicolo e anche da parte di giornalisti privi di anelli nel caso. Per riempire un articolo era evidentemente troppo comodo confrontare, non sempre a segno, evitando così di fare la fatica di un altro raccontare. Ricordo l’abominevole inciso, letto milioni di volte: “e’ inevitabile confrontare…”.
Inevitabile un par di balle. Non era inevitabile, era comodo soprattutto per chi tesseva contro il Papa oggi emerito e ogni argomento dal sapore sfavorevole era manna. Ho letto giornalisti che avevano tenuto Woityla come un bruschino in un occhio , magnificarlo sbavando purchè contro B16. Chi ha buona memoria lo sa.
Il terzo riflesso condizionato è cugino dei precedenti e serve da collante e propellente per qualsiasi questione: il conformismo. Evidentemente rifugiarsi nelle opinioni che si ritengono prevalenti, almeno prevalenti nella cerchia di persone vicine e prossime, è confortante. Chi glielo fa fare a un giornalista , mentre tutti dicono fischi, di proclamare fiaschi? Chi glielo fa fare di farsi notare? Al massimo , magari in un occasione di un linciaggio mediatico (e ce ne sono stati tanti) il giornalista medio manteneva un profilo basso, diceva banalità, non enfatizzava ed evita di sottolineare le evidenti falsità e i macroscopici strafalcioni dei colleghi che fanno tendenza e magari si adeguava con qualche schiaffo, anche se in dosi omeopatiche perché teneva ancora uno specchio in casa e si vergognava a passarci davanti.
Così il gioco è fatto.
Un gruppetto di opinionisti anticlericali e tarantolati ci saranno sempre, sono stati e sono e saranno sempre attivi, li ritrovi come il prezzemolo e nessuno li prende mai di petto con un sano incipit del tipo “caro il mio bel cretino”. Ma non sono questi i commentatori pericolosi cui nessun papa può sottrarsi. Sono i vari grupponi di opinione che si aggregano per questa o quella campagna mediatica che portano il tono del messaggio dei media a una soglia critica di intensità: quando si aggregano ebrei imbufaliti sulla preghiera agli ebrei, monomaniaci del Concio vaticano II, preti pensosi e ipercritici fino a smartellarsi i gioielli di famiglia in televisione con una sorta di cupio disdsolvi del tipo “sì, facciamo schifo, il papa non doveva dire così, la chiesa è al capolinea , dobbiamo vergognarci”, ecc. Ce ne sono tanti di marionette di questo tipo, vengono interpellate dai media solo se parlano così o similia sennò non li invitano affatto i cattolici normali. Normali nel senso che non si vergognano di esserlo, che non accettano qualsiasi insulto come se fosse una pepita d’oro che non si può evitare di raccogliere, magari ringraziando come Fantozzi.

mariateresa ha detto...

Non potevano accettare Benedetto perché lui ha insegnato ai cattolici il contrario: non avere complessi d’inferiorità, essere miti ed educati ma fermi. Non stare sempre con il cappello in mano, studiare , approfondire la nostra fede , andare controcorrente in un andazzo ignorante e conformista. Siccome poi papa Benedetto è un santo e i santi non hanno sempre avuto vita facile con la Chiesa ufficiale e da sempre, abbiamo assistito di frequente a degli spettacoli avvilenti come quello di Pietro e il canto del gallo.
Se non si mette quello che è accaduto in questa prospettiva, tutto sembra assurdo, almeno per me. E il Signore l’ha permesso forse proprio per sensibilizzare i fedeli e permettere alla Chiesa di purificarsi dalla propria vigliaccheria e conformismo. Solo un gigante ha potuto sopportare questi attacchi.Se un papa non ne ha la forza, il Signore se lo riprende come con GPI.
Io vorrei veramente che qualche giornalista , magari non un avventizio che svuota i cestini, ammettesse spiegando bene, che c’è stato un comportamento scorretto con papa Benedetto. Sono stufa di leggere “i giornalisti hanno le loro colpe ma…”. Ma un cavolo. Contesto con forza che nel corso di questo pontificato siano stati veicolati (brr..) i fatti, nossignore, sono state veicolate le opinioni e quelle più malevole.Persino i viaggi in Italia sono stati inquinati dal fiele di qualche polemica inutile e piccina. Se si ripercorre tutto e si fa una bella somma di questi episodi si vedrà che tale somma è vergognosa.
Non posso scrivere un romanzo ma spero ci sarà modo di parlare anche delle cose positive che sono nate da questa situazione, perché ci sono e soprattutto nella rete.

Alessio Betelli ha detto...

Bravissima Raffaella!!! Hai dato parole al mio pensiero. Il Santo Padre Benedetto però è sempre stato sostenuto dai semplici, dai fedeli comuni che, come me , si riconoscevano in lui. E questo lo ha sempre sentito, e detto apertamente, arrivando addirittura a dire che "sentiva l'affetto dei fedeli in senso tangibile, materiale", Come puo un sentimento farsi materia? Solo un uomo profondo e mistico come lui lo puo sapere, almeno qua in terra. Del dolore delle sue dimissioni mi rimane la consolante certezza che la mia preghiera, il mio affetto, il mio calore spirituale non sono mai mancati, e continueranno, senza nulla togliere al nuovo Papa (visto che l'amore si moltiplica per divisione, dicono...). Posso dire di avere fatto quello che la mia condizione di fedele richiedeva, e di avere la pace per questo. E come me milioni di altre persone

Frank ha detto...

Purtroppo è vero, Benedetto XVI è stato massacrato dai media, ma ciononostante amatissimo dai fedeli, e la riprova (ma noi lo sapevamo già) la si è avuta nell'ultima parte del suo stupendo Pontificato. Però, sai cosa mi dico, Raffaella? Beh, che questo vuol semplicemente dire che Benedetto XVI è stata una vera guida cristiana, capace di dare fastidio ai poteri forti perché non aveva paura della Verità e quindi andava contro i valori dominanti che questi poteri dominanti cercano di imporre. E questa è la prova più grande che lui era un autentico discepolo di Cristo, che amava gli uomini ma non aveva paura di metterli di fronte ai loro sbagli. Perché è solo correggendo gli sbagli (con amore e mitezza, sì, ma facendo notare gli sbagli ed incitando a correggerli) che si può essere guide ed esercitare una funzione educativa. Per questo io un Papa osannato e coccolato dai media NON lo voglio, e per questo il pre-conclave mediatico (con tutti i supposti esperti che enumerano le riforme che il nuovo Papa DEVE fare per piacere al mondo) mi disgusta. Molto meglio un Papa che dia fastidio e che sia maltrattato perché osa ricordare al mondo che la Verità è una sola, e non è quella propinataci dalle mentalità dominanti. Una Chiesa che si limitasse a dire "tutto è bello, tutti siete bravi, evviva evviva, vogliamoci bene" non servirebbe a nulla, e allora sì che sarebbe osannata da tutti e... sarebbe pronta a morire per davvero. Per cui, beh... ora magari i media hanno un anticipo di simpatia per il nuovo Papa perché sognano il rivoluzionario che li asseconderà e "si aprirà al mondo" (che vomito!). Ma quando il Papa ci sarà, e questi scopriranno che è cattolico come i suoi predecessori (perché lo sarà, e io di questo non dubito neanche per un attimo) e dice cose cattoliche come i predecessori, non ci metteranno molto a ritirar fuori l'artiglieria pesante (anche se resta sempre la paura che punteranno di nuovo le armi contro Benedetto e diranno che è tutta colpa sua, che non se n'è andato lontano dal Vaticano ed esercita nefaste pressioni sul suo successore impedendo il progresso).

Anonimo ha detto...

Ciao Raffaella.
Complimenti per il post. Sei riuscita per l'ennesima volta a dire tutto quello che molti di noi pensano: su Benedetto XVI, sulla Chiesa e sui media.
Grazie mille per l'immane lavoro che compi quotidianamente sul blog. Purtroppo non riesco ad avere il tempo di leggere tutto... :(
Guido

Anonimo ha detto...

La trasmissione piazza pulita ora in onda e' un vero sconcio!
Segalini e' un incapace! Non si poteva mandare in trasmissione un personaggio più avveduto! Imbarazzante....
Maria

paola ha detto...

Il massacro continua su Rai3 a Piazza pulita dove dei personaggi improbabili continuano ad accanirsi su Benedetto

cc ha detto...

raffaela hai ragione ma l'esame di coscienza che pretendi non ci sara' mai perche' stiamo parlando di gente in malafede. contro Benedetto si sono avventati con la fredda e lucida intenzione di imbavagliarlo e di sminuirlo. abbiamo assistito ad un permanente tentativo di omicidio. la cosa tragica e' che non hanno ancora finito. continueranno a perseguitarlo. da vivo e da morto.

Anonimo ha detto...

tutto tragicamente vero cara R.
dài un'occhiata a piazzapulita (pulita...) e l'allegra compagnia cantante (prete e vescovo inclusi) ora in onda su La7....non una parola sul BXVI, e la sua opera di moralizzazione.
tutto il resto uno schifo

Ruggero Filippo ha detto...


La tua profondissima ed accorata riflessione, cara Raffaella, è uno spunto di preghiera fortissimo. Ebbi la fortuna di incontrare, nella mia città, Orazio Petrosillo (circa un anno dopo l'elezione di Ratzinger), e gli rivolsi la tua stessa domanda: perché tanta rabbia contro papa Benedetto? Lui, con il suo rigore e con il suo sincero affetto per il papa mi rispose che, purtroppo, "era cambiato il vento". E purtroppo ce ne siamo ahinoi tutti accorti negli anni successivi.
E' forse sciocco domandarsi se ci sia stata o meno una precisa "volontà" nell'alimentare nell'opinione pubblica tanto malevolo pregiudizio nei confronti di papa Ratzinger, ma la realtà è sotto gli occhi di tutti....
Preghiamo per i giornalisti e per i responsabili della comunicazione affinché svolgano il loro servizio con deontologia e professionalità!

Biancamargherita ha detto...

In questi anni il fegato mi si è ingrossato per la disperazione. I miei nervi erano sempre a fior di pelle, sempre terrorizzata che attaccassero papa Benedetto. I giornalisti, i conoscenti mi sembrava che tutto il mondo era contro ed ho finito per chiudermi quasi in un bozzolo perché ad ogni attacco mi sembrava di sprofondare dal dolore. Mi sono ripetuta tante volte quello che ha detto il Signore: hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi, ma sembrava non bastarmi. Io sicuramente sono molto lontana dalla santità ma Lui Joseph Ratzinger ha già un posto assicurato accanto al Signore.

Ylenia Fiorenza ha detto...

Raffaella, mi hai commosso...mi hai toccato il cuore perchè condivido a pieno quanto hai scritto. Facciamo di ogni insegnamento del nostro Benedetto XVI una sorgente sempre in piena di sapienza, di amore, di forza nella verità. Grazie. Grazie. Grazie.
Io, da quello che ho potuto apprendere e custodire dai doni inestimabili di Ratzinger, sento che lui ci ha dato appuntamento con Cristo e con il Suo Amore. L'amore verso benedetto XVI è longanime.

Anonimo ha detto...

Belle e vere parole Raffaella!! Concordo con ciò che dici. Grazie!! Che lo Spirito soffi su questo Conclave che inizia oggi e possa essere eletto n papa che affronti tutte le questioni spinose esistenti in seno alla Chiesa. A papa Benedetto va la mia simpatia. Purtroppo ci si rende conto delle belle persone, quando queste lasciano il loro posto. Sicuramente sarà ricordato per la sua grande umiltà. Buona giornata. Caterina

Fabiola ha detto...

Tutto vero, Raffaella. Ma io fatico assai più a perdonare chi, nella Chiesa, (e sono tanti, laici compresi) non l'ha accolto, non ha nemmeno sospeso il giudizio, ne ha contraddetto il magistero, l'ha addirittura irriso, o, nella migliore delle ipotesi, ha fatto come se non ci fosse, l'ha ignorato, aspettando che passasse, e poi ne ha esaltato solo la rinuncia.
Questo è dolorosissimo ed è ciò cui non riesco a rassegnarmi. Insomma, tanti suoi figli che non ne hanno riconosciuto la paternità.
Ho un sogno, che scrivo qui e che so non si realizzerà. Vorrei che i signori cardinali eleggessero il nuovo Papa alla prima votazione, testimoniando così quell'unità che è stata l'estrema passione di Benedetto alla quale ha sacrificato tutto. "Perché Lui cresca ed io diminuisca."

montmirail ha detto...

Cara Raffaella ammiro il tuo impegno e la chiarezza cristallina. Se mi permetti rispondo però con una domanda alle tante domande che ci siamo posti in questi anni. Ti sei mai chiesta perchè qualcuno è "santo subito" e qualcun altro è "beato mai"?

Raffaella ha detto...

Certo che si', Montmirail!
Pio XII e' un Papa scomodo anche se immenso.
Anche nei suoi confronti si e' creato un pregiudizio o, meglio, un postgiudizio alimentato dai soliti noti.
R.

Anonimo ha detto...

Ho finito di leggere oggi "Rapporto sulla fede" di Messori, il quale si interrogava sulla pretestuosità delle polemiche scatenate contro Ratzinger dalle anticipazioni del libro. Pretestuose perché si estrapolavano evidentemente alcuni passaggi dal contesto, distorcendone il significato. Ahinoi, non è cambiato nulla. Speriamo cambi qualcosa in futuro ma non sono molto ottimista...
Guido

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella,
Il tuo post e fantastico e mi hai toccato il cuore. Abbiamo amico di famiglia che non e cattolico ( un protestante) che ha capito bene il problema di Benedetto. Ha detto che nella chiesa ( e nel mondo) non esiste nessuno che sia al suo livello. Per questo, non c'e comprensione e senza dubbion molto gelosia. Questo signore pero ha detto che la storia comprendera bene questo nostro Papa e sara apprezzato nel futuro. Per noi adesso, che lo vogliamo bene non ci rende felici.
Mi ricordo qualche anno fa, lui pregava davanti al Sindone di Torino--c'era un video che lo dimostrava da vicino. Suoi occhi erano pieni di lacrime e mi sono reso conto allora che lui, spiritualmente, si prendeva adosso tutti i nostri peccati.
Pure, se leggi il libro di John Thavis, Vatican Diaries, vedrai che i media non lo vogliono bene perche essendo una persona cosi profondamente intelligente, no riuscivano a capirlo. Posso scrivere un libro solo sul questo ma il mio italiano non e in grado di esprimermi bene.
Ti ringrazio per tutto il tuo lavoro.

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella,
Cos'hanno fatto a Gesù? Perché tutta quella crudeltà? In fondo, chi nella santità si avvicina a Lui, riceve lo stesso trattamento. La risposta ai tuoi perché sta tutta nella Passione di Nostro Signore Gesù Cristo...

nonno ha detto...

vero è che i protestanti (quelli veri) lo stimano sicuramente più di certi cattolici, aspiranti protestanti

Gia ha detto...

Papa Benedetto mi ha dato tanto, coi suoi scritti, con le sue omelie e con le sue opere.
La sua umiltà, la sua miteza, sono quelle di un santo, e le sue dimissioni sono state una grande catechesi: Come Cristo, è venuto per servire e non per essere servito. Ha messo Dio prima di tutto, ha contrastato i giochi di potere, ha cercato di ripulire la Chiesa, la Sposa di Cristo, dal fango che la deturpa. E' andato controcorrente, perchè ha richiamato ai valori del Vangelo, oggi per tanti scomodi.E' stato lasciato solo da chi avrebbe dovuto collaborare e dargli sostegno. Ha avuto le preghiere dei fedeli e per quanto mi riguarda, le avrà sempre.E' stato un padre buono,che ha speso se stesso per la grande famiglia della Chiesa. Non è stato capito. Forse non era un papa mediatico ! Ma era un grande papa. E per me sarà sempre il mio Papa Benedetto.La sua vita dovrebbe essere un insegnamento per tante eminenze. Il suo coraggio, la sua onestà, la sua umiltà e la sua bontà, sono gemme luminose nella storia della Chiesa,un esempio per tutti.E la sua solitudine, mi ricorda tanto la veglia di Gesù nell'orto,quando i suoi discepoli dormivano. -Gia-