venerdì 1 marzo 2013

Lombardi: Benedetto si sente sereno, passeggia e legge. Vallini: il Papa mi ha chiesto di ricordare a tutti il suo amore per Roma (Izzo)


PAPA: LOMBARDI, DA EMERITO SI SENTE SERENO, PASSEGGIA E LEGGE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 1 mar. 

Benedetto XVI ha trascorso serenamente le sue prime ore da "Papa Emerito". 
Lo ha riferito ai giornalisti il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, che ha potuto parlare al telefono con monsignor Georg Gaenswein, lo storico segretario di Ratzinger, che lo ha accompagnato ieri alla residenza estiva di Castelgandolfo. 
"Il Papa - ha detto Lombardi, ancora non abituato all'aggettivo Emerito entrato in vigore ieri - ha visto i telegiornali ed e' rimasto colpito positivamente dalla sensibilita' mostrata nei servizi che lo riguardavano, poi ha passeggiato come ogni sera, ma nei saloni del Palazzo e non uscendo nei giardini". "Monsignor Gaenswein - ha aggiunto Lombardi - mi ha confermato che anche in ultimi questi giorni in Vaticano il Papa alla sera suonava un po' il pianoforte e ascoltava musica, e ieri ha portato con se' a Castelgandolfo alcune registrazioni oltre a libri, tra cui uno di Von Baltashar".
Benedetto XVI e' una persona anziana ma in buona salute, usa il bastone solo per sentirsi piu' sicuro, ma non ci si appoggia, ne' ha bisogno di altri ausili per sostenersi", ha aggiunto poi padre Lombardi in risposta a domande dei giornalisti. Il Papa Emerito vive certamente con grande semplicita' la sua nuova condizione, non ha voluto, ad esempio, cerimonie di benvenuto con il personale delle Ville Pontificie, "salutera' ciascuno quando lo inconterra' nelle sue passeggiate", ha spiegato Lombardi precisando che inoltre Ratzinger, tolto l'Anello del Pescatore, consegnato al camerlengo perche' lo annulli ha scelto di indossare uno di quelli che aveva da cardinale non chiedendone uno nuovo. Sulla questione del "nome" da attribuire a un Pontefice che rinuncia, risolta definitivamente "dall'interessato", che ha scelto di chiamarsi "Papa Emerito" o "Pontefice Emerito" e non "Vescovo Emerito di Roma", e di mantenere l'appellativo "Sua Santita'" scartando l'ipotesi "Sua Beatitudine", che e' titolo riservato ai patriarchi orientali, padre Lombardi ha precisato che l'articolo della Civilta' Cattolica nel quale si da' conto del dibattito tra gli esperti propendendo per soluzioni diverse, e' stato scritto e approvato dalla Segreteria di Stato prima che Benedetto XVI decidesse in merito, e dunque e' superato. 

© Copyright (AGI)

PAPA: VALLINI, MI HA CHIESTO RICORDARE A TUTTI SUO AMORE PER ROMA


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 1 mar. 

"Dica a tutti che io amo Roma mi ha detto Benedetto XVI vis a vis, salutandomi per l'ultima volta da Papa. In fondo Sua Santita' e' a Roma dall'81 e quindi si sente un po' romano". Il cardinal Agostino Vallini, vicario per il Papa della Diocesi di Roma ha raccontato al programma "Prima di Tutto", su Rai Radio Uno, l'ultima giornata da Papa di Joseph Ratzinger. "E' stata la conclusione di un itinerario spirituale iniziato l'11 febbraio con l'annuncio delle dimissioni", ha detto ancora il cardinal Vallini sottolineando l'impressione diffusa "qualcosa che va oltre il sensibile, anche persone non credenti, che hanno ammirato la liberta' di spirito e il coraggio del Papa".
"Credo che la Chiesa abbia bisogno di un Papa con forze piu' giovani, piu' vigorose", ha confidato Vallini, che partecipera' al Conclave. Alla domanda se sentiremo ancora parlare, almeno attraverso i suoi scritti, Benedetto XVI, il vicario ha risposto: "le modalita' della nuova vita scelta da Sua Santita' nessuno le conosce, ma io credo che non potremo privarci del suo grande magistero, che sara' sempre piu' un punto di riferimento". 

© Copyright (AGI)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

giuro che non volevo rompere la quiete di questa giornata con la mia logorrea ma proprio non ce la faccio. magister fa notare che molti esperti biasimano la scelta del titolo scelto da Benedetto (papa emerito) e il cattivo gusto di far sapere come si è svolta la nottata e la giornata successivi al suo nuovo status tenuto conto della scelta dichiarata di vivere nascosto dal mondo. ma possibile che si continua a offendere Benedetto, a non fidarsi della sua persona e del suoi giudizio di pontefice. anche per me il titolo di papa emerito suona male e ha l'aria di una soluzione dell'ultimo minuto ma tiene conto del fatto che se dal servizio di pontefice si puo' recedere dalla condizione di papa no e non avrebbe avuto senso una retrocessione di grado nel titolo che, oltre ad essere falsamente umile e ipocritamente leziosa, creerebbe il presupposto di una situazione molto piu' pericolosa. per quanto riguarda la cronaca della serata di Benedetto, il solo ventilare l'ipotesi di un un suo velato protagonismo e' a dir poco esilarante. per 8 anni il Papa e' stato descritto come un misantropo chiuso nel suo guscio e mò improvvisamente è troppo presenzialista. ancora una volta non si tiene conto della saggezza di benedetto, consapevole che la sua figura non potra' scomparire di colpo ma digradera' lentamente e inesorabilmente man mano che la tensione per il conclave prendera' piede e, con l'elezione del nuovo pontefice, la sua figura attirerà naturalmente tutta l'attenzione. quello che Benedetto sta cercando di dirci è che la situazione è nuova e foriera di pericoli ma non va inutilmente e spocchiosamente contenuta con il codice in mano. va vissuta passo dopo passo con spirito avventuroso (non avventuriero), prudente e sincero affidandosi alla mano di Dio. questo significa cambiare, questo e' il vero spirito del vaticano II, questo significa vivere e agire da cristiani.

Raffaella ha detto...

Davvero sgradevole la chiosa di Magister!
R.

Anonimo ha detto...

Magister si fa eco come sempre delle posizioni più "conservatrici", ma a me interessa capire il pensiero del ROMANO PONTEFICE EMERITO, SUA SANTITA' BENEDETTO XVI.

Dunque i titoli sono stati decisi dallo stesso Benedetto, il Quale nella Declaratio ha detto anche della "novità" portata dalla decisione.
Ed ha aggiunto che questa scelta NON è una revoca della vocazione ricevuta "per sempre", che tale resta; è un volgerla in un modo nuovo, non da solo, secondo la volontà di Dio. Si è definito "pellegrino nel recinto di San Pietro".
Pertanto, la vita nascosta e monastica non impedisce di fruire del Magistero del Papa Emerito, che conserva l'Episcopato in modo tutto speciale e obbediente al nuovo Papa.

Mi sembra che questo tolga una connotazione "individualista" (più che "personale") all'ufficio pontificale del successore di San Pietro: non è (solo) l'esercizio di un potere di indirizzo politico di origini soggettive: è lo strumento, svuotato di "sé", di cui si serve il Risorto per guidare la Sua Chiesa; che poi è il modo col quale Benedetto XVI ha inteso e vissuto tutto il Suo pontificato straordinariamente attivo, e al quale "attivamente" invita anche il successore.
Non c'é modo più cattolico, tradizionale ed ecumenico; qui hanno radice anche le decisioni più "tradizionaliste" e sconvolgenti che tante opposizioni Gli hanno guadagnato, pensiamo al "pro multis" e alla fedeltà reclamata al testo evangelico o al Motu proprio Summorum Pontificum Cura.

Studino queste cose, invece delle teorie dell'autorevole storico.

Tra "Sua Santità" (della tradizione latina) e "Sua Beatitudine" (della tradizione orientale) la differenza è relativa. Pietro è di tutti e raccoglie tutte le voci della Catholica, "tutte le acque della terra", perché è Vicario di Cristo.
L'ecumenismo di Benedetto si fa, si costruisce rinunciando a sé stessi ("chi perderà la propria vita per causa mia..."), non si declama a vuoto con vani ragionamenti.

Benedetto è immenso, lo ascoltino invece di averne paura.

gianni

Luisa ha detto...

Non possiamo evitare di ascoltare chi riflette sulla decisione del Papa e sulle sue conseguenze, anche sul titolo da lui scelto, non sono affatto solo persone di sponda tradizionalista a esprimere perplessità su quell`"emerito".
È Benedetto XVI ad averlo scelto, siamo certi che mai interverrà o farà qualcosa che potrebbe portare dell`ombra al suo successore, ma è innegabile che quella che viviamo è una situazione molto particolare, unica nella sua eccezionalità, bisogna vigilare su come è interpretata, ci sono già abbastanza confusione e ignoranza nelle menti dei cattolici.

Luisa ha detto...

Non avevo letto la chiosa di Magister, effettivamente molto poco elegante e rispettosa!
Ci vuol poco a capire che chi vuole sinceramente bene a Benedetto XVI, e ha subito quel distacco così repentino e inatteso, è contento di avere sue notizie, di sapere che sta bene.