sabato 9 marzo 2013

Melloni teme che eleggano "Netturbino I"? Come mai allora si è preteso che Ratzinger si dedicasse a questo nobile mestiere?

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Le parole di Melloni sarebbero bene accette se negli ultimi otto anni non si fosse preteso che Benedetto XVI azionasse l'aspirapolvere su problemi che egli non ha creato ma semplicemente ereditato.
Perche' Melloni parla ora? Perche' non e' intervenuto prima a difesa di Ratzinger?
Mi dispiace ma il desiderio di molti verso "Netturbano I" (o meglio Netturbano II, visto che la strada l'ha gia' definita Benedetto XVI) e' il frutto avvelenato degli attacchi che il Santo Padre ha subito in questi anni in perfetta solitudine. Ora di che cosa ci si lamenta?
Magari Benedetto avesse avuto il tempo di dedicarsi a tutti i temi elencati! Purtroppo ha investito molto tempo ed energia a ripulire ed a riparare la casa del Signore. In questo senso e' stato anche quel "Francesco I" di cui tanti straparlano.
Chi e' causa del suo mal pianga se stesso...e vale per tutti: curia, episcopati nazionali, intellettuali cattolici e semplici fedeli.
Benedetto XVI non ha avuto il tempo di realizzare tutte le riforme che aveva progettato. Ha fatto un grandissimo lavoro e ora TUTTI i problemi sono stati sviscerati. Al successore bastera' portare avanti questo impegno. Manca davvero poco...la gran parte della sgobbata l'ha gia' portata a compimento l'umile lavoratore della Vigna del Signore. Certo! Non saranno sufficienti tre-quattro minuti. Le resistenze infatti permangono.

6 commenti:

Luisa ha detto...

A quel che hai già detto Raffaella, vorrei aggiungere che se Papa Benedetto non ha potuto portare a termine certe riforme come quella della Liturgia è perchè è stato bloccato subito, senza attendere, da chi della Liturgia ha fatto un laboratorio sperimentale, da chi l`ha piegata durante decenni ai suoi desideri e alle sue fantasie, senza che chi di dovere intervenisse, abusi diventati la norma e anche legittimati da porporati che da martedì saranno in Conclave.
Anche la resistenza accanita alla sua volontà di lottare contro gli abusi liturgici, ci dice in che clima di caos e anarchia ha dovuto operare Benedetto XVI.
Per quel che riguarda Melloni, niente di nuovo sotto il sole, tutto quel blablabla per arrivare a partorire la sua idea-ideologia maestra e cioè il governo collegiale della Chiesa, con quell`"organo di comunione collegiale coi vescovi" , senza dimenticare i "linguaggi nuovi nella pregiera e nella dottrina".
Firmato Melloni, detto questo detto tutto.

guglielmo ha detto...

Mi domando come si faccia ancora ad affermare che la crisi del Papato derivi da una mancato governo collegiale con i Vescovi quando lo scandalo della pedofilia, ricaduto addosso a Papa Benedetto, ha origine proprio nelle diocesi a causa del mancato intervento dei Vescovi.
Senza parlare poi di tutto ciò che concerne la fede e la morale, i "venti di dottrina" denunciati dall'allora Cardinal Ratzinger non mi sembrano per niente assopiti.

Raffaella ha detto...

Bravo, Guglielmo!
Quando si e' dato piu' potere ai vescovi (codice di diritto canonico, 1983, in materia di abusi sessuali), si e' dovuti tornare sui propri passi (2001) perche' le eccellenze e le eminenze non sono state in grado di affrontare il problema.
R.

Elmer ha detto...

Melloni e la scuola(sic!) bolognese che lo supporta han taciuto per decenni perché qualche avanzo dei banchetti woitiliani finiva anche alla sua mensa! In fondo quella curia che tanto odiano li ha lasciati prosperare senza molestie.

Ambrosiano e cattolico ha detto...

Raffaella, scusa l'OT,
ti volevo segnalare questo articolo

http://www.papalepapale.com/develop/i-ministri-della-malavita-vaticana-re-sodano-bertone-e-la-sinistra-candidatura-papale-di-scherer/

nonno ha detto...

Melloni vuole solo uno che lasci alle conferenze episcopali la libertà di farsi ciascuna la sua chiesa, meglio se riformata secondo i suoi desideri e che parli di tutto tranne di etica, senso della vita, creazione... La chiesa deve fare la carità e pedonare, senza indicare una via, una verità. Così però' ci si adegua al mondo, alla moda, al potentato che la sponsorizza, al dittatorucolo che influenza la conferenza episcopale locale. Possibile che non lo si capisca? Riguardo all'adeguamento al mondo, se le prime famiglie cristiane si sono lasciate perseguitare per non adeguarsi alle mode pagane del tempo, risulta difficile capire come oggi la Chiesa dovrebbe di fatto tornare indietro adeguandosi ad un mondo sempre più simile all'era pre cristiana. Se voglio far parte di una chiesa riformata, vado dai luterani, ma se resto qui voglio che si lasci in pace la fede che ho scelto di seguire, senza metterla in discussione ogni due minuti. La solita dittatura delle minoranze elitarie