venerdì 22 marzo 2013

Papa Francesco cita Benedetto XVI sulla "dittatura del relativismo" ma i siti ignorano questa parte del discorso

Clicca qui per leggere il discorso segnalatoci da Stefania.
I siti dei maggiori quotidiani commentano il discorso ma omettono il riferimento alla dittatura del relativismo.
Si veda qui e qui.
Bene invece Galeazzi qui.

21 commenti:

Luisa ha detto...

No, si concentrano sui rapporti con l`islam!
Per informazione, l`allora card. Bergoglio, dopo il discorso di Ratisbona, difese i musulmani contro Papa Benedetto.

Anonimo ha detto...

Come volevasi dimostrare. Stile diverso, sensibilità diversa, carattere diverso, ma la sostanza è quella. Nessuno stupore per il Corriere e Repubblica, comunque. Elisabetta

sonny ha detto...

New World Order: forget Joseph Benedetto!!

mariateresa ha detto...

questa è la prova provata che se i fatti non sono in linea con la melensa narrazione che si vuole imporre, i fatti vengono o ignorati o occultati. E' roba da paesi del socialismo reale.
E, d'altra parte, il tenore dei commenti televisivi e giornalistici in questi giorni non hanno ricordato lo stile dei commentatori coreani in occasione dell'insediamento del figlio di Kim in Sung ?
Ma ce l'hanno ancora il senso del ridicolo?
Onore ad Allen che ancora qualcosa della scatola cranica ce l'ha.

sam ha detto...

Dopo aver ripetutamente espresso le mie perplessità sul fatto di definirsi sempre "vescovo di Roma", posso finalmente tirare un sospiro di sollievo e ringraziare il Signore e la Madonna perchè finalmente Francesco fa il 'Papa'.

Il mio cuore resta sotto il monte di Benedetto, ai piedi della Croce.

La mia obbedienza si inchina a Francesco e gli bacia l'anello.
W il Papa!

Eugenia ha detto...

Sti giornalisti che brutta razza! E pensare che secondo la deontologia della loro professione dovrebbero essere imparziali ed obiettivi invece aono venduti ai padroni dell'informazione!

Gianna ha detto...

Qualcuno gli avrà fatto notare che non c'è solo la povertà materiale ma anche quella spirituale non c'è solo la salvezza materiale ma soprtattutto quella spirituale:Era ora!!!Amo Benedetto 16.come lui non c'è nessuno.mi dispiace

Anonimo ha detto...

Buon pomeriggio Raffaella,
spero di non leggere ancora qui dentro qualcuno che si scandalizzava per le nostre opinioni sul livello di obietivita' della stampa italiana verso Benedetto XVI.
A neanche 10 giorni dall'elezione di Papa Francesco gia' cominciano a vivisezionare cio' che dice, e il "bello" e' che non si rendono neanche conto che quello che tagliano fuori (non c'e' pace senza verita') e' il punto cardine per capire e mettere in pratica tutto il resto.
Vabbe'... qualcuno che e' approdato ora su questi lidi telematici puo' restare un po' impressionato dal constatare come la stampa italiana e' avezza a passare al tritacarne i papi... ma noi no. Ne abbiamo viste finora di cose che gli altri umani non possono neanche immaginare (cit. da Blade Runner). :)

Anonimo ha detto...

Anche con Woityla succedeva la stessa cosa negli ultimi anni. Si ignoravano le parti che non piacevano e si esaltava quello che piaceva. Con Benedetto, invece, si cercava la polemica a tutti i costi ignorando il resto.
Io non sono ancora pronta per inchinarmi e baciare l'anello.
Alessia

gemma ha detto...

A me pare si esageri un po' talvolta, sia in senso depressivo per la discontinuità che in senso euforico quando si ravvede una parola di continuità. Vediamo di non diventare bipolari, mi pare presto sia per tagliarsi le vene sia per saltare dalla gioia. Aspettiamo un po'

roberto ha detto...

In questi pochi interventi tenuti da papa Francesco noto una precisa linea di continuità con Benedetto! Una continuità a livello contenutistico non formale.

sam ha detto...

Comunque a voler essere sinceri la continuità c'è, ma è parziale.

Finalmente il Papa parla al mondo e gli parla ancora di povertà e di relativismo, evviva, ma non gli parla più di fondamentalismo, persecuzioni e libertà religiosa.

Nel dialogo con l'Islam l'orologio viene riportato indietro di 8 anni. Spero che il Papa possa avere il tempo, tra una celebrazione l'altra, di studiarsi il meraviglioso Magistero di Benedetto a riguardo e che qualcuno gli possa spiegare dei "miracoli" ottenuti (V.viaggio apostolico in Libano).

Nel frattempo, la mia obbedienza si inchina al Papa e alla sua autorità, come dicevo, ma il mio cuore e la mia vita resteranno inchinati e inchiodati alla Croce su cui sono inchiodati Gesù, Benedetto e tanti Cristiani nel mondo.

W Cristo Re Crocifisso!
W Maria Regina Addolorata!

http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/speeches/2013/january/documents/hf_ben-xvi_spe_20130107_corpo-diplomatico_it.html

"Alle manifestazioni contemporanee dell’oblio di Dio si possono associare quelle dovute all’ignoranza del suo vero volto, che è la causa di un pernicioso fanatismo di matrice religiosa, che anche nel 2012 ha mietuto vittime in alcuni Paesi qui rappresentati. Come ho avuto modo di dire, si tratta di una falsificazione della religione stessa, la quale, invece, mira a riconciliare l’uomo con Dio, a illuminare e purificare le coscienze e a rendere chiaro che ogni uomo è immagine del Creatore."

"A intervalli regolari la Nigeria è teatro di attentati terroristici che mietono vittime, soprattutto tra i fedeli cristiani riuniti in preghiera, quasi che l’odio volesse trasformare dei templi di preghiera e di pace in altrettanti centri di paura e di divisione. Ho provato una grande tristezza nell’apprendere che, perfino nel giorno in cui noi celebriamo il Natale, dei cristiani sono stati uccisi barbaramente."

"Continuando la nostra odierna conversazione, vorrei aggiungere che la pace sociale è messa in pericolo anche da alcuni attentati alla libertà religiosa: talvolta si tratta di marginalizzazioni della religione nella vita sociale; in altri casi di intolleranza, o persino di violenza nei confronti di persone, di simboli identitari e di istituzioni religiose. Capita anche che ai credenti - e ai cristiani in modo particolare - sia impedito di contribuire al bene comune con le loro istituzioni educative ed assistenziali. Per salvaguardare effettivamente l’esercizio della libertà religiosa è poi essenziale rispettare il diritto all’obiezione di coscienza. Questa “frontiera” della libertà tocca dei principi di grande importanza, di carattere etico e religioso, radicati nella dignità stessa della persona umana. Essi sono come i “muri portanti” di ogni società che voglia essere veramente libera e democratica. Pertanto, vietare l’obiezione di coscienza individuale ed istituzionale, in nome della libertà e del pluralismo, paradossalmente aprirebbe invece le porte proprio all’intolleranza e al livellamento forzato."

Anonimo ha detto...

Io noto solo discorsi di circostanza scritti in maniera fredda ed asettica ;per il rodaggio linguistico,vorrei ricordare che quando BXVI agli inizi del pontificato, omise di leggere saluti in spagnolo, lingua che non conosceva,fu infamato da tutti,evidente che non a tutte le auto è concesso lo steso periodo di rodaggio...

Anonimo ha detto...

Ai giornali di destra piace perchè lo paragonano all'esuberante Cav e perchè parla di misericordia verso i "pubblicani".
A sinistra piace molto perchè è pauperista, lo descrivono continuamente come rivoluzionariolo e lo contrappongono facilmente al "glaciale teologo tedesco". Alla cerchia di Grillo piace perchè è visto come papa "low cost" e "anti-casta". All'informazione cattolica piace perchè, anche se fosse un farabutto, è pur sempre il Papa e chiunque fosse il Papa, in quanto tuo "capo", va necessariamente esaltato.
Ma allora, esiste o no una informazione obiettiva e non piegata a interessi di parte? :-)

Raffaella ha detto...

Ricordate il primo Messaggio natalizio "urbi et orbi"? Era il 2005. Polemiche a non finire perche' Benedetto aveva salutato in sole "33 lingue".
Vedremo fra poco piu' di una settimana che cosa accadra' :-)
Siamo interessati all'atteggiamento dei media ovviamente.
Nessuna polemica con Papa Francesco.
Qui un articolo "sottilmente" polemico dell'epoca:

http://www.repubblica.it/2005/k/sezioni/esteri/paparatzinger1/messaseconda/messaseconda.html?ref=search

R.

sam ha detto...

Gemma ed Alessia care, preciso perchè devo aver dato luogo ad un fraintendimento, il mio "W il Papa!" non era euforico, ma, dopo l'impegno di obbedienza che nasce dal fatto che Francesco si è finalmente riconosciuto il ruolo di Successore di Pietro, di Papa (mentre io ancora avevo qualche dubbio che avesse accettato e assunto pienamente il ruolo e di conseguenza la potestà), era un segno che voleva richiamare la famosa ammonizione di Don Bosco. Praticamente volevo dire che assicuro la mia obbedienza cattolica al Papa regnante, indipendentemente dalla persona/personaggio del Papa.
Fossi stata euforica avrei scritto W Francesco e non l'ho scritto.
Praticamente bacio l'anello a Francesco con lo stesso preciso entusiasmo, ma molta più obbedienza, di molti Cardinali nel baciare l'anello a Benedetto.
Vi abbraccio.

stefania ha detto...

Scusate non ho letto tutti i post e no so se qualcuno lo ha segnalato, ma almeno il tg2 ha mostrato il passaggio in cui il papa fa riferimento a papa Benedetto e alla dittatura del relativismo

Luisa ha detto...

sam, da che cosa deduci che :
Francesco si è finalmente riconosciuto il ruolo di Successore di Pietro, di Papa"?

sam ha detto...

@Luisa

Da una frase che, per quanto possa essere stata scritta da altri, quantomeno ha letto.

Penso che se altri gli hanno scritto questo discorso, lui debba averne tagliata una gran parte, perchè di solito questi discorsi sono molto più lunghi (V.per esempio il discorso al Corpo Diplomatico di Benedetto XVI a inizio anno che ho citato sopra).

Sono convinta come te che, a prescindere dalle intenzioni che non giudico, si stia realizzando, nella glorificazione previa di Francesco, un depotenziamento della figura del Papa.

Inoltre, se - come dice il Catechismo all'art. 882 citando la Lumen gentium - il romano Pontefice, ha sulla Chiesa la potestà piena, suprema e universale, "in virtù del suo ufficio di vicario di Cristo e di pastore di tutta la Chiesa", i primi passi del nuovo "Vescovo di Roma" hanno dato l'impressione di sminuire questi uffici, con la rinuncia ai simboli della regalità (nel Sangue e sulla Croce, ma Regalità)di Cristo e con il continuo proporsi come Vescovo di Roma e solo e sempre in Italiano.

In questo discorso c'è però una frase rassicurante sul fatto che abbia assunto il ruolo di Pastore universale della Chiesa:

"con gioia vi accolgo per questo scambio di saluti, semplice ma nello stesso tempo intenso, che vuole essere idealmente l’abbraccio del Papa al mondo."

Mi potrai dire che è un po' poco. Però ce la sto mettendo tutta per vincere la mia natura e i miei istinti e mantenere un atteggiamento non pregiudiziale nei riguardi del nuovo Papa.

Ci son molte cose che vorrei vedere, ma non vedo, ce ne sono altre che non vorrei vedere, ma vedo.... allora mi sforzo anche di vedere quelle che voglio vedere.

:-)


Julienne ha detto...

Brava Raffaella!!!Brava!brava!brava!Sia Papa Francesco,siaPapa Emerito Benedetto XVI :sono i dono che il cielo ci ha fatto come lo è stato Beato Giovanni Paolo II.

Anonimo ha detto...

anche il tg3 delle 14.20 ha riportato la citazione su Papa Benedetto e il relativismo. giusto per dare a Cesare quel che è di Cesare. e se credo che sonny delle 13.29 abbia ragione, oggi sono stata contenta che, a quanto pare, Papa Francesco nel mantenere vivo più che il ricordo, il grandissimo magistero di Benedetto, sia dei nostri. Maria Pia