giovedì 7 marzo 2013

Tensioni su "cordate" e media, poi i cardinali insieme a pregare. Lo snap getta ombre sui candidati (Izzo)


CONCLAVE: TENSIONI SU 'CORDATE' E MEDIA, POI INSIEME A PREGARE

(AGI) - CdV, 6 mar. 

(di Salvatore Izzo) 

Il decano del Collegio Cardinalizio Angelo Sodano e il camerlengo Tarcisio Bertone, che mai erano andati cosi' d'accordo, hanno cercato fino all'ultimo di evitare scontri e tensioni con il compatto gruppo dei cardinali statunitensi, che in un'ottica di trasparenza hanno gestito in questi giorni un'informazione parallela sui temi del Conclave, anche organizzando un briefing quotidiano - aperto a tutti i giornalisti che chiedevano di partecipare - al Collegio Nordamericano che li ospita. Per questo avevano incaricato il piu' curiale degli americani, l'arcivescovo emerito di Philadelfia Justin Rigali, di far presente ai suoi confratelli che non era opportuno.
Ieri sera poi ci aveva provato il cardinale Giovanni Lajolo, presidente emerito del Governatorato e storico braccio destro di Sodano, ma anche grande elettore in questo Conclave, ad ammonirli bonariamente: "Gli americani parlano di piu' con la stampa perche' hanno il loro stile, sono espansivi. Ma anche tra di loro ci sono grandi pastori". Niente da fare e allora, prima che si tenesse l'ennesimo briefing, al tavolo della presidenza hanno ceduto all'irritazione crescente e il richiamo e' arrivato come uno schiaffo nel pieno dell'Aula del Sinodo. "E' stata espressa preoccupazione nella Congregazione Generale sulla fuga di notizie sulle procedure confidenziali nei giornali italiani", ha poi spiegato la portavoce dei cardinali statunitensi, suor Mary Anna Walsh, dopo l'annullamento del briefing del presidente della Conferenza Episcopale Usa, Timotht Dolan, previsto per oggi. "A titolo precauzionale - ha spiegato la religiosa - i cardinali hanno concordato di non dare interviste". Attenzione: le lamentele, ha fatto notare la religiosa, erano pero' piu' fondate verso la stampa italiana, che riporta spesso in forma anonima le indicazioni ricevute da alcuni porporati, che verso i cardinali statunitensi. "Non ho da dare io indicazioni ai cardinali sul modo in cui debbono comportarsi, e' compito del Collegio in cui sono tutti corresponsabili insieme, ma - ha osservato Lombardi - non c'e' un briefing dei cardinali italiani, uno di quelli tedeschi eccetera, e questo perche' i cardinali sono tutti corresponsabili del cammino in corso e ognuno di loro deve saper bilanciare l'esigenza della riservatezza con le altre".
Tutti i cardinali presenti a Roma per le Congregazioni Generali della Sede Vacante, hanno partecipato questa sera in San Pietro a un momento di preghiera per invocare l'assistenza dello Spirito Santo sui 115 elettori che dovranno eleggere il nuovo Papa. E proprio oggi la Segreteria di Stato della Santa Sede ha lanciato il suo primo tweet sul suo account Twitter @TerzaLoggia: "In questo momento di particolare importanza - si legge - la Segreteria di Stato si unisce a tutta la Chiesa in preghiera per il futuro Pontefice". 

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CONCLAVE: MENTRE SI ATTENDE DATA INIZIO SNAP GETTA OMBRE SUI CANDIDATI

(AGI) - CdV, 6 mar. 

(di Salvatore Izzo) 

Il cardinale vietnamita Pham Minn-Man e il polacco Nycz sono gli unici tra i 115 elettori a non essere ancora arrivati a Roma. Per rispetto verso di loro non e' stata ancora stabilita la data d'inizio del Conclave, che comunque sembra ancora abbastanza lontana. "Esiste una ragionevolezza delle decisioni, ritengo piu' logico che i cardinali decidano con un certo numero di giorni davanti, anche perche' i cardinali elettori debbono ancora effettuare il sorteggio e poi trasferirsi a Santa Marta", ha spiegato ai giornalisti padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede. Il dibattito sul futuro della Chiesa intanto continua: oggi ci sono stati 18 interventi e dunque in totale sono stati finora 51 i cardinali a prendere la parola alle Congregazioni Generali". E ci sono molti ancora in lista per parlare, tanto che da oggi i tempi sono contingentati: 5 minuti a intervento e Congregazione anche al pomeriggio. 
Quanto ai temi, padre Lombardi ha elencato i principali: le sfide per la Chiesa nel mondo di oggi, la Nuova Evangelizzazione, le problematiche della Santa Sede, in particolare l'organizzazione dei dicasteri e il rapporto di questi con gli Episcopati locali, infine, "le attese e il profilo del futuro Pontefice come risultano da queste sfide". Di piu' il portavoce non puo' dire e da oggi nemmeno possono parlare i cardinali americani che ogni giorno incontravano i giornalisti nel Collegio Nordamericano che li ospita in questi giorni. Nel corso della Congregazione Generale di questa mattina, infatti, sono state criticate le "indiscrezioni della stampa italiana" riguardo a "contatti riservati tra i cardinali", spiegano per motivare la sospensione del briefing che avrebbe dovuto tenere il cardinale Timothy Dolan, presidente dei vescovi Usa.
"E' in corso un cammino che fa il Collegio cardinalizio per giungere in piena coscienza all'elezione del nuovo Santo Padre, e c'e' una tradizione di riservatezza per tutelare la liberta' e l'indipendenza di tutti in questo avvicinamento", ha spiegato Lombardi.
Sempre oggi lo Snap, principale associazione delle vittime di abusi sessuali compiuti da ecclesiastici, ha diffuso una nota che "boccia" 12 cardinali, accusandoli di non aver risposto in modo appropriato alle denunce di chi ha subito violenze. La lista comprende i nomi anche di tre personalita' che vengono indicate in queste ore come i piu' probabili candidati alla successione di Benedetto XVI, e cioe' l'italiano Angelo Scola, il canadese Marc Ouellet e lo statunitense Sean O'Malley. Gli altri cardinali finiti nella 'lista nera' sono il segretario di Stato Tarcisio Bertone, il messicano Norberto Rivera Carrera, l'honduregno Oscar Rodriguez Maradiaga, l'australiano George Pell, il boemo Dominik Duka, l'italo argentino Leonardo Sandri, il ghanese Peter Turkson e altri due statunitensi: Timothy Dolan e Donald Wuerl.Oltre alla "sporca dozzina" dei "non papabili" che "sarebbero la peggiore scelta per i bambini", "Survivor Network of those Abused by Priests", attacca anche il decano del Collegio Cardinalizio, "il controverso Angelo Sodano, che era un fiero e smaliziato sostenitore di Marcial Maciel", il fondatore dei Legionari di Cristo accusato di numerosi stupri, tra le cui vittime ci sono addirittura i figli da lui stesso avuti da due diverse donne. Nel 2010 Sodano defini' pubblicamente "chiacchiericcio" le proteste delle vittime degli abusi, offendendo con cio' anche l'impegno di Papa Ratzinger che aveva detto: "il nemico piu' temibilie e' all'interno della Chiesa". Insorsero in quell'occasione a difesa del Papa e delle vittime solo i cardinali Schoenborn di Vienna e O'Malley di Boston, finito oggi - ed e' un paradosso che mostra i rischi di questa operazione - tra i dodici "non papabili" di Snap. "Alcuni di questi nomi - spiega la nota - li abbiamo criticati in passato. Alcuni potrebbero sorprendere gli osservatori. Alcuni di questi prelati sono considerati da alcuni cattolici come 'riformatori'. Noi ovviamente non siamo d'accordo", afferma in una nota David Clohessy, direttore dello Snap. "La maggior parte hanno meritato un posto in questa lista per quel che hanno fatto. Alcuni, tuttavia, sono sulla lista per quello che hanno detto. Noi dello Snap diciamo spesso che 'le azioni, non le parole, proteggono i bambini'. Tuttavia le parole sono importanti. E quando i vescovi fanno commenti pubblici che feriscono o sviano, feriscono, scoraggiano e addolorano le vittime". "Crediamo - ha replicato padre Lombardi - che non tocchi a Snap dire chi deve venire in Conclave ne' dare una qualifica ai cardinali: dipende dai cardinali stessi giudicare chi e' adatto a fare il Papa senza bisogno di chiedere consiglio a Snap". 

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Inaccettabile l'atteggiamento dello snap.
R.

6 commenti:

mariateresa ha detto...

capito? le liste di proscrizione le fanno considerando non solo quello che uno ha o avrebbe fatto, ma anche quello che ha detto. Siamo ai reati di opinione.
Questa tribuna acritica offerta sempre allo SNAP è , per quello che mi riguarda, una vergogna. Che un giorno i media non abbiano a pentirsi dello spazio e della credibilità offerta a un simile energumeno sulla cui credibilità nessuno in Italia ha mai fatto una riflessione.

Anonimo ha detto...

Possibile che a nessuno dentro ai Sacri Palazzi venga in mente che le fughe di notizie non sono originate da una conferenza stampa? Anzi, se quelle di P. Lombardi fossero meno "pravdiane" sarebbe solo un positivo, visto che di eminenze reverendissime che chiaccherano in privato a suocera perche' nuora intenda ce ne sono tanti.
Sembra di ri-sentire la logica sballata del vangelo di oggi, in cui un po' di gente bellissima diceva di Gesu "e' per opera del capo dei demoni che scaccia i demoni".
Ma dove vivono??????

Raffaella ha detto...

Beh, l'ultima domanda me la sono fatta pure io per otto anni :-)
R.

Anonimo ha detto...

Sullo SNAP e sul loro andazzo la Catholic League ha parlato diffusamente. Lobby potentissima a cui non interessa la giustizia, ma la vendetta, l'odio che nutrono per la Chiesa cattolica è tale che non esitano, supportati fra gli altri dal NYT,da avvocati compiatenti, cosiddetti vip e politici, a diffamare e rovinare socialmente degli innocenti.
Per chi volesse "divertirsi":
http://www.catholicleague.org/snap-unravels/
http://70.40.202.97/wp-content/uploads/2011/09/image_2011082233321.pdf
Alessia

Anonimo ha detto...

La frecciatina della Suora americana non mi è piaciuta. Quanto allo snap ha fatto i nomi di tutti i papabili elencati dai giornali nei giorni scorsi. Sappiamo bene che una volta avviata la macchina del fango "a orologeria" prosegue nel suo 'moto perpetuo'

Anonimo ha detto...

Lo ammetto, non amo le suore, ma questa è provocatoria da far prudere le mani da un lato e destare ammirazione da un altro. La citazione dell'articolo di Miguel Mora le varrebbe un dito in un occhio. Tant'è
http://www.huffingtonpost.it/mariarita-falco/perche-vi-stupite-ancora-per-la-rinuncia-del-papa_b_2819577.html?utm_hp_ref=italy
Alessia