venerdì 15 marzo 2013

Francesco e l'umiltà di Benedetto (video)

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12 commenti:

Luisa ha detto...

L`umiltà di Papa Benedetto era la vera umiltà, quella che gli ha sempre fatto accettare di andare là dove non voleva andare, di uscire anche dalla semplicità della sua vita per assumere tuttò ciò che il suo nuovo ministero di Successore di Pietro gli imponeva, i cerimoniali, i protocolli, compresi i simboli e paramenti pontificali che significavano la sua suprema potestà, si è cancellato e ha continuato il suo servizio alla Chiesa con quelle nuove, e per lui non facili, obbligazioni.
Il nuovo Vescovo di Roma sembra voler dar segni contrari, sin dal primo minuto, vedremo dopo la Messa di martedì.
L`
umiltà che tutti gli esultanti e sperticati ammiratori del nuovo Papa si compiacciono a sottolineare, è anche accettare di portare simboli che io uomo non amo e non ricerco ma che io uomo diventato Successore di Pietro devo portare perchè simboleggiano anche l`autorità di cui sono stato investito, e la dignità del nuovo ministero che ho accettato.
Aspetto di vedere se il nuovo corso che il vescovo di Roma sembra voler dare con certi suoi gesti, si confermerà anche nella Liturgia.

Abbiamo avuto qualche indizio ieri nella Cappella Sistina, non sono per niente rassicurata, e penso a Mons. Guido Marini che tanto ha fatto accanto a Papa Benedetto per dare alla sacra Liturgia bellezza e dignità.
Spero che con l`umiltà che tutti gli riconoscono, il Vescovo di Roma accetterà di far passare i suoi desideri e le sue abitudini dopo certe esigenze che il suo nuovo ministero gli domanda , comprese quelle che indicano la sua suprema potestà.

sonny ha detto...

Condivido l'analisi di Luisa, ma sono persuasa di una cosa. Credo che dopo un primo momento di aggiustamenti, Mons. Guido Marini sarà gentilmente pregato di farsi da parte e tra non molto mi aspetto anche la sostituzione del prefetto della casa Pontificia. Se mi sbaglio, mi corrigerete.

laura ha detto...

Perfettamwnte d'accordo con Sonny, Mons. marini durerà poco e per lui sarà un sollievo. Quanto a Mons. Gaenswein è una presenza scomoda per Francesco e a Mons. Georg. veerebbe l'ulcera da stress. Meglio cambiare aria, per il bene di tutti. Tornamo all'essenziale e andiamo tutti un capannone, così sarà più bello e più semplice.. Scusatemi, ma non riesco a digerire questo rospo. So che non sono in comunione con la Chiesa, ma le cativerie patite da San Papa Benedetto e le lodi sperticate tributate a bergoglio/francesco, mi provocano una sofferenza che si tramuta in dolore fisico

Anonimo ha detto...

comunque per chi avesse bisogno di una boccata d'aria fresca, consiglio di andarsi a leggere gli articoli sul buon vecchio new york times e guardian e i loro seguaci commentatori. congenitamente anti-cattolici, se Pietro tornasse sulla terra e venisse eletto nuovamente pontefice, questi promuoverebbero una petizione per imputarlo di crimini contro l'umanita' per essere all'origine femminicida e omofoba del cattolicesimo. mo' si sono ricordati dei desaparecidos. per saperne qualcosa di piu', basta poco.una semplice visita al piu' vicino ufficio della CIA e avrebbero tutte le informazioni utili sull'argomento.

Fabiola ha detto...

Il mio giovane parroco (Diocesi di Milano) nella S.Messa di ieri, durante la preghiera eucaristica, "in unione con il nostro papa Francesco" qualche secondo di silenzio "e del nostro papa emerito Benedetto".
Forse, liturgicamente, non è ineccepibile ma a me ha scaldato il cuore.

Biancamargherita ha detto...

Sono d'accordo con Luisa e ho gli stessi timori di Sonny. Temo ancora di più: papa Benedetto sarà pregato di "accomodarsi" in un monastero in Germania???

sonny ha detto...

Per Fabiola: grazie al tuo parroco.

Per Biancamargherita: la tua non è un'ipotesi campata per aria, anzi....

Anonimo ha detto...

E'appena terminata la francescheide di valli sul tg1,'pensa che il papa indossa solo la talare bianca'...perchè Ratzinger e gli altri papi che si mettevano?'Cambiati i percorsi per arrivare in p.zza S.Pietro per permettere l'insolito afflusso dei fedeli per il primo Angelus'...ma hanno mai visto quanti erano quando alla finestra si affacciava BXVI?Non tira buona aria non solo per gli ex-collaboratori,ma anche per papa Benedetto,l'ho già scritto;per quel che riguarda le celebrazioni,non so,ho visto dei filmati argentini delle messe presiedute dall'allora card.Bergoglio e non promettono niente di estetico,forse mi sbaglierò,ma ci dobbiamo scordare le bellissime e curatissime Messe Pontificali che abbiamo avuto il privilegio di vedere in questi indimenticabili 8 anni,mala tempora currunt..GR2

gemma ha detto...

Piazza San Pietro da sempre e' elastica, a seconda di cosa e chi vi celebra. Volendo avremmo foto dettagliate per i confronti, fior di tecnici hanno stimato conte precise della capienza umana possibile, cioè non uno sopra l'altro, ma la cosa non ci importa più di tanto. Sicuramente stavolta qualcosa mi dice che padre Lombardi non si affretterà a ridimensionare i dati di afflusso forniti dalle prime agenzie di stampa ed è comunque logico che tutto ciò che è nuovo attira più del solito . Scusate, probabilmente a breve non parlerò ne' scriverò più ma prima qualche sassolino me lo voglio levare. Avrò tempo tutta la vita per espiare

Anonimo ha detto...

In seminario ci veniva detto che quando si va in una parrocchia si deve anzitutto osservare e rispettare quanto già c'è...a mio modesto parere Papa Francesco sembra contraddire questa regola elementare di buona educazione e di vera umiltà. Immagino cosa penserà Benedetto...

Fabiola ha detto...

Ho ascoltato e guardato il video dell'incontro di papa Francesco coi cardinali. Un po' troppe risate per i miei gusti, un attimo di irrigidimento di fronte al cardinal Scola subito scioltosi grazie alla naturalezza disinvolta del cardinale, che poi si è fermato molto a lungo a parlare con mons. Gaeswein.
Le parole del Papa mi sono piaciute (scrivo così per brevità). Tutto essenziale:mi sembra evidente il suo amore a Cristo e alla Chiesa. Davvero splendide le parole dedicate a Benedetto, anche se mi piacerebbe non le smentisse con una caterva di gesti inessenziali che scatenano i media in un assurdo confronto oppositivo con Benedetto. Possibile che non se ne accorga?
Credo, comunque, che i peggiori nemici di papa Francesco non siano i calunniatori argentini ma certi cattolici "laudatores" che l'hanno già santificato in vita, dopo soli due giorni di pontificato. Sacerdoti sudamericani che lo evocano come colui che ricostruirà la Chiesa, che si trova evidentemente in totale rovina. O un Kiko Arguello che ne parla (testuale) come del nuovo San Francesco, redivivo per "riparare" la Chiesa. Sono i suoi veri nemici perché sottintendono una frattura insanabile tra un prima ed un dopo rispetto a questa elezione. E divengono, al di là delle intenzioni, dei nemici dell'unità della Chiesa e della sua tradizione vivente. Da questo tipo di nemici, purtroppo, noi non possiamo difenderlo. E neppure lo può fare la sala stampa (peraltro zelantissima contro le calunnie). Può farlo solo lui.

Raffaella ha detto...

Grazie Anonimo :-)
E grazie a Fabiola che ha colto perfettamente il punto: c'e' chi sta lavorando per spaccare la chiesa.
Far credere ai semplici che c'e' un prima ed un dopo il 13 marzo 2013 e' estremamente pericoloso.
Non possiamo fare nulla: sta a Francesco, con le parole ed i gesti, dimostrare che non c'e' frattura.
R.

p.s. scusa, Fabiola, ho letto, commentato ma non pubblicato il post :-)