martedì 12 marzo 2013

Il durissimo giudizio di Vidal: omelia piatta e non creativa. Monumentale

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7 commenti:

Anonimo ha detto...

Bene Vidal!Cominciamo ad azzannare le mummie del Vaticano come loro hanno azzannato papa Benedetto per otto lunghi anni. Non molliamoli, Sodano e i suoi manutengoli stian certi che staremo alle loro calcagna...

Anonimo ha detto...

una sola domanda mi riviene nella mente, perché si é dimesso? é un bene per la chiesa che il suo uomo più puro stia sul monte? una luce si accende per meeterla sotto il mogio?

Sandra ha detto...

Si può avere traduzione di Vidal?
Ci mancheranno le vere parole di Benedetto 16

Anonimo ha detto...

Perchè si è dimesso?Non è una domanda da 1.000.000.di dollari,ce lo hanno costretto,dopo avergliene fatte passare di tutti i colori,alla fine,non potendone più,se n'è andato,se lui era d'incomodo,ha tolto il disturbo,adesso che non c'è più,vedano di cavarsi da soli le castagne incandescenti dal fuoco,l'angelo protettore è volato via,sia in senso metaforico che metafisico,à vous messieurs,faites vos jeux ;il direttore se n'è andato e l'orchestra stona?Non è colpa sua....non più ormai...GR2

Anonimo ha detto...

Un'omelia piatta e affatto creativa.dopo tanti anni dietro le quinte a dirigere l'apparato curiale nell'ombra, arriva il momento di gloria del card.sodano come decano del collegio cardinalizio gli è toccato l'onore di celebrare la solenne eucaristia pro eligendo.,l'anticamera del conclave.nei circoli ecclesiastici romani c'era attesa per conoscere l'omelia del card.decano,avrebbe fatto allusione,per quanto breve ai tormenti del vatileaks?nessuna richiesta di perdono per gli intrighi,la cattiva immagine e il carrierismo che tanto hanno fatto soffrire BXVI,nessuna autocritica nell'omelia del decano,uomo forte di una delle cordate più potenti della curia,né la minima richiesta di perdono e nessun accenno di riguardo al momento di riconoscere la fatica del papa emerito,sodano ha nominato solo 2 volte BXVI,per citare un suo documento e l'altra,la prima,per ringraziare il suo luminoso pontificato,citazione obbligata nella sua omelia che la folla radunata nella basilica ha approvato per dedicare una lunga,profonda e sentita ovazione a papa Ratzinger,un papa per la storia.sarà l'ultimo intervento pubblico e solenne per sodano che,per aver superato gli 80,non potrà entrare in conclave per eleggere il nuovo papa,però dall'esterno potrà seguire esercitando la sua indubbia influenza.un intervento che non può emulare la brillante omelia in cui,nella stessa occasione,8 anni fa l'allora card.Ratzinger segnava la via da seguire per la chiesa.nella sua omelia,molto più piatta e per niente creativa,sodano ha insistito con i soliti messaggi abituali in queste occasioni,comunione che,nel linguaggio ecclesiale significa unità,serrare le fila,unità non per consolidare l'immobilismo della chiesa,ma per cambiare.un cambiamento e un desiderio di riforma che si può toccare e percepire da tutte le parti,se solo si vuole.ha chiuso l'epoca dell'aggiornamento,chiunque sia il prossimo papa,il suo compito sarà come quello di Giovanni XXIII,aprire le porte e le finestre della chiesa perchè entri un soffio di aria fresca dello spirito di Dio.una chiesa sacramento di unità,di misericordia e di speranza per il mondo.un piccolo omaggio a te,cara Raffy,rileggi e pubblica se vuoi.GR2

un passante ha detto...

speriamo che il nuovo papa voli più alto, perchè così le bestioline come me non si incuriosiscono nemmeno. Ci mancava la pubblicità del papa del mulino bianco

Eugenia ha detto...


Ci mancheranno eccome cara Sandra........ Non c'è un Ratzinger di Ratzinger