domenica 17 marzo 2013

Il meraviglioso libretto liturgico di mons. Guido Marini per l'inizio del Ministero Petrino di Papa Francesco

Clicca qui per leggere il commento segnalatoci da Vatykanista.

8 commenti:

Eugenia ha detto...

Ma lo accetterà oppure lo reputerà troppo anti francescano?

Anonimo ha detto...

Cara Eugenia, Papa Francesco, come si suol dire, in questo Cerimoniale ci ha messo le mani. Forse t'è sfuggito... ;-)
Allora, c'è troppo poco tempo per modificare un intero Cerimoniale, tanto più se chiami a servizio liturgico ministranti nuovi; come avrebbe potuto Papa Francesco stravolgere tutto, ma proprio tutto, in poche ore? :-)
Ha introdotto però la novità - a meno di un clamoroso errore di stampa - della lettura del Vangelo unicamente in greco, creando così una frattura non solo con il Pontificato precedente, ma con la Tradizione storica di annunciare la Parola di Gesù con i due polmoni storici della Chiesa, quella occidentale e quella orientale.
(non strumentalizzate questa frase, per favore)
Quindi un cambiamento c'è stato, e anche abbastanza evidente.
Un grazie a Raffaella per aver segnalato il commento di Cantuale Antonianum, in genere sempre molto attento alla Liturgia, che s'è fatto scappare un particolare non da poco! ;-)
Ester. :-)

Uomo di Chiesa ha detto...

In effetti è una novità singolare , ma alla fine non credo sia una perdita per la tradizione , anzi, dare più "autorità" al greco , leggendo il Vangelo solamente in greco è un buon segno per quelle Chiese orientali spesso troppo dimenticate ! Se il vangelo fosse stato letto in spagnolo o in italiano quella si che sarebbe stata una frattura!

Anonimo ha detto...

Ma come il Vangelo solo in greco?
Ma la messa in latino non va bene perché non si capisce nulla e il vangelo in greco si??

Anonimo ha detto...

Sì, è vero che c'è il grande evento storico della partecipazione di Bartolomeo I, patriarca ortodosso di Costantinopoli, alla Messa di Inizio Pontificato. Ho pensato a questa come unica spiegazione, per quanto mi appaia abbastanza labile. Sono tuttavia convinta che l'unità si realizzi nella diversità e non nella recessione di uno degli elementi in gioco (mi occupo quotidianamente di integrazione culturale). E questo lo dico da persona affascinata dalla Liturgia Orientale (anche Ortodossa) e dal rispetto di cui è circondata.
Vero è che l'intera celebrazione è in latino - lingua che, ci piaccia o no, è quella della Chiesa Cattolica Apostolica Romana e funge da lingua franca per i Cattolici nel mondo -, ma la concessione fatta mi appare piuttosto sproporzionata, trattandosi del Vangelo. Non so se l'altra metà del cielo, chiamiamola così, avrebbe fatto lo stesso... ;-)
Ester. :-)

Fabiola ha detto...

Io il greco lo conosco e sono innamorata da sempre della liturgia orientale (conosco pure un po' di paleoslavo) ma la scelta mi sembra "archeologica".
E il popolo che non capisce il latino capirà il greco, suppongo.
Ma siamo sicuri?

Pellegrino delle 17.00 ha detto...

Prima di esprimere un parere voglio aspettare che la situazione evolva e che vengano affrontati altri temi. Lo Spirito Santo mi ha dato questo Papa e a Lui sono tenuto a dare la mia devozione, il mio rispetto e il mio amore anche se questo non intacca minimamente i miei sentimenti verso il Papa Emerito Benedetto. Ricordiamoci " i miei pensieri non sono i vostri pensierii, le mie vie non sono le vostre vie" , dice il Signore.
Bene ciò che ha fatto Papa Francesco stamane in S.Anna ma purtroppo gli esagitati ci sono sempre (episodi del passato lo testimoniano), la sicurezza dovrà essere salvaguardata anche per un senso di rispetto per chi (leggi gendarmeria) la deve assicurare. Come non invidio Marini non invidio il "povero" Giani.

montmirail ha detto...

Ma come il Vangelo solo in greco?
Ma la messa in latino non va bene perché non si capisce nulla e il vangelo in greco si??


Temo che tutto ciò che richiami Roma,
il carattere romano del cattolicesimo finirà in soffitta.