venerdì 8 marzo 2013

Le ultime notizie dal vaticano nei commenti di Salvatore Izzo


CONCLAVE: MARTEDI' 12 MARZO LA PRIMA VOTAZIONE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 8 mar. 

Si ritroveranno gia' lunedi' sera alla Domus Santa Marta i 115 cardinali elettori che, insieme a 38 ultraottantenni, nella ottava Congregazione della Sede Vacante hanno votato nel pomeriggio di oggi la data d'inizio del Conclave: martedi' 12, quando, nel pomeriggio, avra' luogo gia' il primo scrutinio per l'elezione del nuovo Papa. Al mattino, invece nella Basilica di S. Pietro sara' celebrata la Messa "Pro Eligendo Pontifice", presieduta dal cardinale Angelo Sodano, decano del Collegio Cardinalizio.
Nel pomeriggio avverra' l'ingresso dei cardinali elettori nella Cappella Sistina, dove prima dell'"extra omnes", ovvero della chiusura del portine , che dara' inizio al Conclave vi sara' la seconda meditazione affidata al cardinale maltese, non elettore, Prosper Grech. Poi ciascuno dei 115 elettori prestera' giuramento. Il primo a farlo sara' il cardinale Giovanni Battista Re, prefetto emerito della Congregazione dei vescovi, che fara' le veci del decano in quanto Sodano non partecipera' perche' 85enne. L'ultimo a giurare sara' il cardinale statunitense James Harvey, arciprete della Basilica di San Paolo Fuori le mura. Domani mattina intanto i cardinali torneranno a riunirsi in Congregazione Generale in quanto numerosi cardinali intendono ancora parlare nell'Aula del Sinodo, come spiegato questa mattina da padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa Vaticana, mentre probabilmente domenica i porporati celebreranno la messa, ognuno nella chiesa romana di cui sono titolari.

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CONCLAVE: PER ESSERE ELETTO NUOVO PAPA AVRA' BISOGNO DI 77 VOTI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 8 mar. 

Per essere eletto il successore di Benedetto XVI avra' bisogno di almeno 77 voti, cioe' dei 2/3 dei 115 elettori, quorum che per decisione dello stesso Papa Ratzinger restera' in vigore quale che siano il numero delle votazioni necessarie, con la possibilita' pero', dopo la 34esima, di effettuare un ballottaggio tra i due piu' votati. Confermando la presenza in Vaticano di tutti i 115 elettori, oggi il portavoce padre Federico Lombardi ha spiegato che nella settima Congregazione Generale i porporati hanno accettato le due rinunce pervenute dall'arcivescovo emerito di Jakarta Riyadi Darmaatmadja e dal cardinale scozzese O'Brien, l'uno per motivi di salute, l'altro per motivi personali. E cio' in base alla Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis, modificata dal recente Motu Proprio di Benedetto XVI.
Il direttore della Sala Stampa Vaticana ha anche sottolineato l'attenzione data dai fedeli al momento che la Chiesa si appresta a vivere, come dimostrano i 220mila iscritti al sito "Adopt a cardinal", un portale che assegna a ciascun visitatore un cardinale per cui pregare. Da parte loro i cardinali - le cui stanze stanze nella Domus Santa Marta saranno assegnate per sorteggio - durante il Conclave inoltre avranno la possibilita' di confessarsi. Nel briefing di questa mattina i giornalisti hanno anche potuto vedere le immagini dell'appartamento - in realta' molto semplice - dove il nuovo Pontefice alloggera' temporaneamente nella residenza di Santa Marta dopo l'elezione e in attesa che vengano rinnovati i locali del Palazzo Apostolico. 

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CONCLAVE: LE PROCEDURE DI VOTO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 8 mar. 

Per essere eletto Papa, il successore di Benedetto XVI dovra' ottenere almeno i 2/3 dei voti. Dal prossimo Conclave entrera' in vigore infatti una nuova "legge elettorale" promulgata proprio nel giugno 2007 con un Motu Proprio di Papa Ratzinger che modifica per questo aspetto la Costituzione Apostolica Universi Dominici gregis con la quale Giovanni Paolo II aveva abolito il voto per acclamazione e reso obbligatorio lo scrutinio segreto. Il Pontefice polacco temeva infatti che, con il voto palese, qualche porporato potesse votare contro coscienza. Per evitare, pero', il rischio che questa novita' provocasse uno stallo, il futuro beato aveva stabilito altre due novita': la prima era che dopo la trentaquattresima votazione si potesse passare al ballottaggio tra i due piu' votati; la seconda e' che nello stesso momento il quorum eventualmente potesse scendere dalla maggioranza qualificata di due terzi alla maggioranza assoluta del cinquanta per cento piu' uno.
Ed e' questo comma che Papa Ratzinger - eletto con una robusta maggioranza al quarto scrutinio - ha voluto cambiare per evitare l'elezione di un Pontefice con una maggioranza risicata. Il Papa dimissionario ha inoltre specificato che i due cardinali rimasti in lizza per l'elezione non potranno partecipare attivamente al voto, avranno quindi solo elettorato passivo. Per il resto, restano in vigore le norme di Giovanni Paolo II che prevedono ad esempio che se il numero delle schede "non corrisponde al numero degli elettori, bisogna bruciarle tutte e procedere subito ad una seconda votazione. Se invece corrisponde al numero degli elettori, segue lo spoglio". Una volta "concluso lo spoglio delle schede, gli Scrutatori fanno la somma dei voti ottenuti dai vari nomi, e li annotano su un foglio a parte. L'ultimo degli Scrutatori, man mano che legge le schede, le perfora con un ago nel punto in cui si trova la parola Eligo, e le inserisce in un filo, affinche' possano essere piu' sicuramente conservate. Al termine della lettura dei nomi, i capi del filo vengono legati con un nodo, e le schede cosi' vengono poste in un recipiente o ad un lato della mensa". Segue quindi la terza ed ultima fase, detta anche post-scrutinio, che comprende: il conteggio dei voti; il loro controllo; il bruciamento delle schede. "Gli Scrutatori fanno la somma di tutti i voti, che ciascuno ha riportato, e se nessuno ha raggiunto i due terzi dei voti in quella votazione, il Papa non e' stato eletto". 

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CONCLAVE: SCOLA E O'MALLEY I FAVORITI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 8 mar. 

L'arcivescovo di Milano, Angelo Scola, 71 anni, e l'arcivescovo di New York Tymothy Dolan 63 anni, potrebbero essere i due cardinali che riceveranno il maggior numero di voti nel primo scrutinio del Conclave, martedi' pomeriggio. Difficilemnte pero' uno dei due raggiungera' i 77 voti necessari e cosi' potrebbero entrare in scena altri tre "papabili" che hanno ottime possibilita' di essere eletti: il cardinale Marc Ouellet, 68 anni, religioso sulpiziano di origine canadese attuale prefetto dei vescovi e ratzingeriano di ferro, l'arcivescovo di San Paolo Odilo Scherer, 63 anni e una lunga militanza nella Curia Romana dove puo' contare di solide amicizie in Curie e infine il cappuccino Sean O'Malley, 68 anni, che e' stato missionario sull'Isola di Pasqua, cappellano per i latinos a Washington (mentre insegnava letteratura ispanica e portoghese all'Università Cattolica) e che come arcivescovo di Boston ha ridato credibilita' a una chiesa distrutta dallo scandalo pedofilia. Se eletto potrebbe chiamarsi Francesco I e lo stesso nome si pensa che sceglierenbbe un porporato italiano, oggi di Curia: eventualmente fosse eletto: Francesco Coccopalmerio, che gode di stima per la sua profonda spiritualita' e la competenza giuridica. Oggi presiede il Pontificio Consiglio per i testi legislativi e - si dice - abbia bella e pronta una Riforma della Curia che completerebbe quella di Paolo VI. A suo sfavore giocherebbe l'età un po' avanzata, 75 anni, e la vicinanza al cardinale Tarcisio Bertone, che certo non gode di unanime favore nel Collegio Cardinalizio. Potrebbe scegliere invece il nome di Domenico l'arcivescovo di Vienna, Christopher Schoenborn, allievo prediletto di Joseph Ratzinger, campione con O'Malley della lotta agli abusi sessuali, infine promotore di Youcat, la versione per ragazzi del Catechismo della Chiesa Cattolica, un'iniziativa che ha riavvicinato alla fede migliaia di ragazzi di tutto il mondo. E' un frate domenicano, dunque all'abito bianco e' già abituato. Infine sono certamente da considerare anche le candidature di Gianfranco Ravasi, 69 anni, presidente del Pontificio Consiglio per la cultura, Angelo Bagnasco, 70 anni, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, Peter Erdo, 61 anni, primate d'Ungheria e presidente dei vescovi europei. Molto quotato ma probabilmente troppo giovane e' infine Luis Antonio Tagle, 55 anni, arcivescovo di Manila. 

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1 commento:

Luisa ha detto...

Mi rallegro, si fa per dire visto le circostanze di cui avrei fatto molto volontieri a meno, che sia messa la parola "fine" a queste monotone previsioni con sempre gli stessi nomi, gli stessi argomenti, gli stessi clichés.
"Chi entra in Conclave Papa ne esce cardinale", per quel mi riguarda, e per certi nomi, spero che questo detto verrà confermato.