mercoledì 30 gennaio 2013

Da Dante a Benedetto XVI un magnifico latino. Luciano Canfora sul «Corriere della Sera» (Guidi)

Luciano Canfora sul «Corriere della Sera»

Da Dante a Benedetto XVI un magnifico latino


«Non facciamo copiare la versione di latino» scrive Luciano Canfora sul «Corriere della Sera» del 29 gennaio, parlando della seconda prova scritta che gli studenti italiani del liceo classico dovranno affrontare nel prossimo esame di maturità. Uniamo il didatticamente utile al culturalmente dilettevole -- suggerisce l'autore -- cogliamo l'occasione per far conoscere ai ragazzi testi poco noti della nostra ricchissima tradizione, che non siano facilmente reperibili in rete già tradotti. 

«La possibilità di scegliere un brano che non sia dopo cinque minuti sullo smartphone dello studente è vastissima -- continua -- e non c'è secolo alle nostre spalle in cui non si sia scritto in questa lingua», dal trattato di Dante sulla monarchia allo scritto di Valla sulla donazione di Costantino, dal Nuncius di Galileo alla Dissertatio de methodo di Cartesio, senza dimenticare il latino scientifico di Galileo. 
«Vi è poi -- continua il filologo -- una immensa letteratura scritta in un magnifico latino dai moderni: mi riferisco alle prefazioni dei grandi umanisti poste in testa alle loro edizioni dei classici, per fare solo un esempio macroscopico. 
Questo costume durò fino al Novecento inoltrato: solo di recente la Clarendon Press ha sostituito una prefazione a Sofocle in inglese alla più ovvia e tradizionale prefazione in latino». 
Il latino, «divenuto lingua letteraria al tempo di Livio Andronico, ha seguitato ad essere tale e ha vissuto di una lunghissima vitalità tutto sommato fino ai tempi a noi vicini del Papa attualmente regnante» che «continua a scrivere e forse anche a pensare in latino». (silvia guidi)

(©L'Osservatore Romano 30 gennaio 2013)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Che il latino di Ratzinger sia sublime,non ho dubbi,l'ho letto,ma che gli attuali studenti del classico siano in grado di tradurre Dante,gli umanisti di tutta l'Europa et similia avrei ben più di un dubbio,visto il livello attuale,una chiosa sulle traduzioni via internet,sono fatte coi piedi,quasi come il google traduttore simultaneo,provare per credere...GR2

Uno studente ha detto...

GR2 inizi ad imparare anche lei: "et similia" nella sua frase è sbagliato!
Si usa in quel caso "et alii".
Non si offenda però, la prego!

Anonimo ha detto...

Era sottinteso opera,grazie per l'attenzione e auguri per i suoi studi.GR2