venerdì 15 marzo 2013

I media stanno facendo un torto a Benedetto XVI: con la sua rinuncia si è spogliato proprio come San Francesco D'Assisi, dimostrando di amare la Chiesa di un amore senza eguali

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30 commenti:

Unknown ha detto...

L'ultimo dopo un'infinito elenco di gesti d'amore fatti da Benedetto XVI verso la chiesa liquidati come atti dovuti o completamente ignorati evidentemente si era impegnati a attaccarlo e calunniarlo per soffermarsi a apprezzare quanto bene stava facendo e quanto amorte dimostrava alla chiesa che non è di nessun altro se non di Dio.

sonny ha detto...

Mia madre, che non è ne teologa, ne vaticanista e nemmeno gesuita, ma è più assimilabile alla classica casalinga di Voghera, mi ha chiesto, seraficamente, dove sono stati i giornalisti e i preti negli ultimi 8 anni. Io le ho risposto di chiedere a padre Lombardi, perchè ha sciolto la lingua e magari sa darci la risposta. Raffa, grazie per questo articolo, peccato che bisogna andarli a cercare con il navigatore satellitare.

sonny ha detto...

Mi permetto, e vi chiedo scusa anticipatamente, per un'altra digressione di stampo familiare. Ieri sera, spinta dal grande affetto, ho fatto una cosa che potrà essere giudicata infantile, però mi andava di farla e l'ho fatta. Ho stampato una foto, presa dal web, di Papa Benedetto. Questa foto è stata scattata in Valle d'Aosta e ritrae il Papa occhi negli occhi con un cane San Bernardo. E' un'immagine stupenda che ho sempre amato tantissimo. Stamattina ho posato quella foto sulla tomba nel mio amatissimo papà e nel bigliettino ho scritto: "Papà, prega anche per il nostro Benedetto, grazie". Mi scuso per la divagazione, ma avevo voglia di condividere questo momento con voi.

Anonimo ha detto...

si e' chiamato francesco non a caso. e' un vescovo di posti dove la poverta' non e' ripassata d'intonaco come dalle nostre parti. e' ovvio che rifugga questi "lussi". ha bisogno di ricreare un ambiente a lui consono. ed e' giusto cosi'. ma non ci vedo niente di straordinario. le civetterie pauperiste non mi commuovono e non mi hanno mai commossa. la Santa Sede e' un luogo non identificabile in nessuna ideologia morale ed etica e deve essere conservato come espressione concreta di un primato spirituale quello del ministero petrino. se lui ritiene di dover andare in bicicletta o dormire su una branda o mettersi come anello del pescatore fatto di carta stagnola, liberissimo. ma la chiesa cattolica romana non e' roba sua, ne' di nessun altro sulla faccia della terra. come ci ha ricordato Benedetto e come, non ne dubito, sa benissimo anche Francesco.

Eugenia ha detto...

Grazie Sonny un grande abbraccio

sonny ha detto...

Tra una faccenda domestica e l'altra ho appena sentito dire a Raiuno che il card.Martini era ratzingeriano!!Ok ragazzi, è ufficiale, per quasi 8 anni ci siamo fumati l'impossibile!!!

sonny ha detto...

Eugenia cara, un grande abbraccio anche a te.

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella, spero che tu mi inserisca il mio modesto commento alla elezione del nuovo Papa.
Non ho alcun dubbio che il nuovo Papa sia persona di altissime qualità morali, un vero propugnatore del Vangelo, in una versione genuina ormai quasi scomparsa tra i presbiteri dell'Europa, anche di quelli che si "buttano nel sociale" (evito per discrezione di fare nomi e cognomi), ma sfruttano il sociale per acquisire mezzi patrimoniali, potere di condizionamento, presenzialismi televisivi come le "star" dello spettacolo.
Come cattolico pregherò per lui e cercherò di comprendere e far tesoro delle sue esortazioni e dei suoi consigli.
Fatta questa premessa aggiungo una considerazione che forse pochi lettori approveranno, ma che è frutto di una mia onesta e quindi rispettabile valutazione.
Quanto oggi riferisce il Corriere della Sera (che certo non è il Vangelo, ma che probabilmente conosce coloro che nelle gerarchie "possano cantare" e come "farli cantare)è pienamente in linea con le mie convinzioni del giorno dell'elezione del nuovo Pontefice.
Che cioè, dall'esterno del Conclave il noto navigatore Sodano e dall'interno dello stesso, i modesti velisti Bertone e Bagnasco, con l'ausilio del timoniere di lungo corso Re, abbiano voluto escludere a priori sia il Card. Scola, azzoppandolo(sembra neppure sostenuto adeguatamente dai cardinali lombardi o di origine lombarda), sia l'unico soggetto europeo che avrebbe potuto realmente rinnovare, sulle grandi tematiche che hanno sfigurato il volto della Chiesa ed allontanato potenziali fedeli dalle pratiche cattoliche, l'immagine "moderna" della Chiesa Cattolica, il Card. Schoenborn, grande teologo e mente lucida e finissima, che avrebbe realmente fatto avanzare la presa della chiesa cattolica contro l'ateizzante mondo occidentale e dell'Europa in particolare.
Perché il punto della questione, che la Chiesa non sembra aver pienamente compreso, è che non è la trasformazione in "assitenti sociali" degli uomini di Chiesa che fa crescere il numero dei fedeli; ma è la debolezza della comunicazione teologica, dottrinale e dogmatica, che non riuscendo a competere con le enunciazioni ateistiche ed agnostiche, finisce per favorire coloro che non credono ed irridono alle verità di fede. Con grande successo ateo nei giovani.
La mia può sembrare una considerazione "singolare", ma è un dato di fatto che in tutti i paesi di derivazione cattolica,basti osservare gli ultimi 20 anni in cui l'impegno sociale della Chiesa è stato altissimo, più la Chiesa si è buttata con determinazione nel sociale (trascurando la costruzione della fede) il numero dei cattolici si è costantemente ridotto. Sia in Europa, sia nelle Americhe.
La carità è fondamentale nella diffusione evangelica; ma la Chiesa deve comprendere (e Papa Benedetto ne fece cenno alcune settimane or sono) che la solidarietà sociale, senza contemporanea costruzione di solide basi di fede (teologia, dottrina, pastorale) negli individui, non ottiene grandi risultati nel disincantato monmdo moderno, razionalista all'assurdo.
A mio avviso è stato un errore grave aver optato per una scelta papale sudamericana, mentre sarebbe occorsa, in prima battuta una scelta europea di alto profilo, un papa incardinato nella cultura europea ed occidentale, vicino alle difficili sensibilità della nostra gente.
Questa è la mia modesta opinione. Mi auguro di sbagliare, ma sulla natura dell'intervento dello Spirito Santo nel Conclave lo stesso Ratzinger aveva fatto alcuni distinguo, sostenendo in parole povere che lo Spirito da' le ispirazioni appropriate, ma non ama violare la "libertà" dei cardinali, i quali possono essere un po' sordi o un po' interessati al risultato.

Anonimo ha detto...

scusate ma questo si chiama essere permalosi. non è possibile che ogni complimento che viene fatto a papa francesco venga preso come un offesa a papa benedetto.

Raffaella ha detto...

Hai letto i giornali in questi giorni?
R.

Anonimo ha detto...

ho letto i giornali negli ultimi otto anni. è chiaro che benedetto non ha goduto dei favori della stamapa. ma a leggere certi commenti sembra che se la stampa parla male di un papa è male, e se ne parla bene è un male lo stesso.

Anonimo ha detto...

e comunque state tranquilli. non appena papa francesco comincerà a dire come la pensa su certe cose, la luna di miele finirà.

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 15.53, condivido, quoto e apprezzo tutto il tuo intervento, specie queste righe;

Perché il punto della questione, che la Chiesa non sembra aver pienamente compreso, è che non è la trasformazione in "assistenti sociali" degli uomini di Chiesa che fa crescere il numero dei fedeli; ma è la debolezza della comunicazione teologica, dottrinale e dogmatica, che non riuscendo a competere con le enunciazioni ateistiche ed agnostiche, finisce per favorire coloro che non credono ed irridono alle verità di fede. Con grande successo ateo nei giovani. [...]
La carità è fondamentale nella diffusione evangelica; ma la Chiesa deve comprendere (e Papa Benedetto ne fece cenno alcune settimane or sono) che la solidarietà sociale, senza contemporanea costruzione di solide basi di fede (teologia, dottrina, pastorale) negli individui, non ottiene grandi risultati nel disincantato mondo moderno, razionalista all'assurdo..

Con fraterna sincerità, Ester. :-)

Anonimo ha detto...

Capisco il tuo punto di vista, ma è innegabile che lo stile di questo nuovo papa è più facile da leggere, per il grande pubblico, come improntato all'umiltà.
Diciamo che l'umiltà di Ratzinger è meno "popolare" e più "raffinata". In ogni caso a Benedetto XVI piacevano anche certi ornamenti che forse oggi appaiono eccessivi (mozzetta, camauro, cilicio in oro zecchino ecc.)

Raffaella ha detto...

Certi "ornamenti" fanno parte della storia della chiesa, caro Anonimo.
Li portavano anche Papa Giovanni, Paolo VI, Luciani e Wojtyla.
Chi ha seguito Papa Benedetto in questi anni sa quanto egli sia stato utile.
Chi si e' fidato del giudizio dei media ha conosciuto un Papa che non e' mai esistito.
R.

Anonimo ha detto...

Ne hanno fatto una caricatura, lo hanno ridicolizzato in ogni modo possibile. Uno scempio.
Alessia

Anonimo ha detto...

anonimo h16.00, quasi tutti i commenti positivi su papa Francesco seguono le foto con papa Benedetto di spalle schiaffate su tutti giornali da circa due anni a questa parte. tutti i commenti positivi seguono l'ipocrisia di prelati che davanti hanno esaltato l'umilta' e il grande coraggio di Benedetto e di nascosto lo hanno svenduto come un vecchietto depresso e disorientato. 5 minuti fa la chiesa era sull'orlo di una morte certa per alcuni illuminati commentatori. 5 minuti dopo e' risorta nell'alto dei cieli. Io non ho nulla contro Papa Francesco ma con quelli che lo adulano, lo allisciano, lo inneggiano si', perche' e' una chiara e palese strumentalizzazione di un personaggio (il vero Papa Francesco ancora non lo conosciamo) che corrisponde all'ideale dell'eroe popolare che il marketing mediatico insuffla e promuove per darla a bere alla massa di fregnoni fedeli cattolici o meno . lo stesso marketing mediatico che ha deciso 8 anni fa di boicottare sistematicamente Benedetto e usarlo come bersaglio per il tiro a freccette di caz..ri da web. anonimo delle 16.06, Benedetto xvi non e' raffinato. e' aggraziato ed e' un amante dell'arte in tutte le sue espressioni. quando poi l'arte si coniuga con l'artigianato e diventa una simbologia che accompagna la celebrazione liturgica (il grande amore di papa Benedetto) non e' espressione di lusso e di spreco ma solo di bellezza e ordine. tanto quanto la frugalita' non e' sempre sinonimo di semplicita' ed essenzialita'.

medievale ha detto...

Anonimo, francamente, che Benedetto xvi portasse il cilicio in oro zecchino non l'ha mai detto nemmeno il miglior Valli dei tempi della statua pagana. Il camauro, ah che scandalo, indossato n.1 volta, per ripararsi dal freddo, era un berretto vecchio come il cucù, già appartenuto a Giovanni XXIII, eppure si è riusciti a processare Ratzinger anche per quel residuato di guardaroba, neanche avesse ordinato di persona una mattanza di ermellini, tanto che lo stesso Ratzinger dichiarò di aver rinunciato a indossarlo per non dare adito a ulteriori interpretazioni contorte. La mozzetta la indossava anche Wojtyla, sul quale stranamente passava inosservata, chissà perché.

Anonimo ha detto...

ogni tanto mi tornano su, come i peperoni a cena, immagini, frasi, articoli su Benedetto xvi e dintorni. medievale mi ha ricordato la petizione di quel giornale che tratta di natura e scienza (credo il national geographic ma non ne sono sicura) sul traffico di avorio per chiedere alla Santa Sede (liberamente tradotto all'uomo dell'ermellino e delle scarpe di pelle umana rosse di prada Benedetto) di rinunciare a promuovere l'eccidio di elefanti in Africa per fabbricare preziosi manufatti liturgici. MA COME FACCIO A NON SCHIATTARE DITEMELO VOI

laura ha detto...

E' tutto uno sporco e ignobile tiro al massacro contro papa Benedetto, La ricchezza e la belleza dela liturgia son un modo per rendere gloria a dio per il qualle nulla è mai eccessivo. Vendiamo i tesori del vaticano e diamo tutto ai poveri. Saoo cattivissima e mi viene in mente Giuda che si preoccupava che il nardo spalmato sui piedi di Gesù fosse troppo costoso.. Non pubblicare questo commento se non è decoroso. Non importa. Son troppo arrabbiata per stare zitta di dronte allo sempio che sta facndo questo novello poverello

Anonimo ha detto...

Ho personalmente avuto occasione di vedere a Roma, in una via Nazionale deserta, la sera tardi, il ritorno in Vaticano di Papa Benedetto dopo la processione del Corpus Domini, terminata proprio a Santa Maria Maggiore. Non ricordo i codazzi di macchine di cui ho letto oggi sui giornali, ma una macchina scura che sfrecciava nella notte. Che pena questa massa di paragoni sciocchi! Elisabetta

Anonimo ha detto...

quando ratzinger smise di andare in villette montane e se ne stette a castelgandolfo a costo zero, nessuno disse nulla. Ovvio sono gli stessi che quando andava Woijtila era cool, perché era uno sportivo, un montanaro, invece quando andava benedetto, erano migliaia di euro sprecati, scorta, ecc che potevano andare ai poveri. Benedetto si fa male, va al prontosoccorso e prende il numero e fa la fila, nessuno fece titoloni su questo. Visse come un monaco senza piscine, cene e banchetti affollate, era un monaco solitario. Inoltre per quelli che "quei soldi si potevano dare ai poveri", costa più usare un piviale antico e già esistente di pio XII o paolo VI, o farsene far eogni settimana uno moderno e "conciliarmente povero" per se' e per gli altri cento concelebrandi? Nn dimentichiamo che PIOXII era splendido nelel cerimonie e nell'appartamento pontificio andava in giro con la tonaca rattoppata e bucata, non accendeva il riscaldamento e per scrivere i discorsi usava i retro delle lettere ricevute e le stesse buste aperte ai quattro lati. Una cosa é la povertà e l'austerità personale, un'altra cosa quella del cutlo. Ricordiamoci di Gesu' maddalena e gli apostoli, ma anche di melchisedech e lo stesso Caino che riteneva uno sciupio sacrificare a Dio troppa roba

Fabiola ha detto...

Mi sembra che San Francesco dicesse esattamente questo. Per noi madonna Povertà ma niente è abbastanza bello per il Signore. San Francesco.

Mariano ha detto...

Sono perfettamente d'accordo sulla strumentalizzazione fatta da alcuni dopo l'elezione di Papa Francesco che in maniera subdola in molti casi era volta a infossare Papa Benedetto, che amo di cuore per tutto quello che è, ha detto e ha fatto. I media cercano l'audience non il vero, x cui ora è normale agiscano così.

Ho letto il più possibile questi giorni sul nuovo Papa. Dai suoi discorsi non ho trovato una cosa che non mi ha corrisposto completamente, lui ha il suo stile, ma la Verità è una, e quando La si vede La si riconosce se si è stati educati a cercarla, e noi possiamo dire che qs educazione l'abbiamo ricevuta in qs anni da Papa Benedetto.
Leggete per esempio la lettera che ha mandato alle Carmelitane dell'Argentina quando era in ballo la discussione in parlamento sulle unioni gay e avrete idea di che tipo è. (Potete trovarla nella nuova bussola quotidiana). E lo vedremo cmq in qs anni.

State certi che arriverà molto presto il momento in cui tutti i giornali smetteranno di osannare Papa Francesco come hanno già iniziato a fare dopo le prime ore dall'elezione, e andranno sul pesante anche con lui come hanno fatto con Papa Benedetto.

Ma sulla croce rimane sempre Lui, Cristo.

Mariano

Gianpaolo1951 ha detto...

Tempo al tempo!...
Non appena sarà finita l’ubriacatura del “nuovo poverello di Assisi”, cominceranno i problemi anche per Francesco Primo, Vescovo di Roma, nonché 266° Papa di Santa Romana Chiesa, a sua insaputa!...

gemma ha detto...

Anonimo delle 15.53
Perché pensavi che pochi avrebbero approvato la tua considerazione? La maggior parte di noi qui e' da sempre convinta di quanto tu affermi, soprattuto la parte già evidenziata da Ester

un passante ha detto...

caro anonimo delle 15.53, il tipo di discorso di fede di cui parli tu oggi in occidente è considerato invasivo, pericoloso, irrispettoso della laicità e della scienza. Non a caso la Chiesa per i poveri, confinata al sociale, agli ultimi da aiutare, ma assolutamente da non redimere piace, non fa paura al nostro bel mondo intellettuale. Vorrebbero una fede limitata alla carità, col Gesù uomo, ultimo, fratello, ma mai Figlio, questo non gli piace. Ragione e fede sono un obbrobio che spaventa, non sia mai che il discorso possa far presa alla base, sulla mente, che questa cominci ad interrogarsi sull'uomo in maniera diversa rispetto ai bisogni e ai tormenti psico-sociologici dei nostri tempi. Non è un caso se Benedetto è stato ignorato e censurato proprio laddove era più forte, nel pensiero, nei discorsi, nelle omelie ragionate, nella sua parola, non in quella riportata, precludendogli ogni possibilità di dialogo col mondo, per poi accusarlo di non sapere lui, dialogare col mondo. Ogni suo grande discorso è stato ricondotto alla frase estrapolata buona per creare scandalo, divisione: Lo si è fatto con l'Islam e il grande discorso di Ratisbona, ancora prima che potesse parlare alla Sapienza o arrivare in Africa, con ogni messaggio per la giornata mondiale della pace. Ignorate le gmg con migliaiai di giovani per dar voce a una decina di contestatori travestiti di volta in volta o da preservativi o da altre caricature. Quando le minoranze urlano forte e i media gli fanno da cassa di risonanza anche il più grande tesoro passa inosservato. Io posso parlare per me chiaramente, sono agnostico ma dubbioso , e curioso, molto curioso. Su uno come me molto poco possono e hanno potuto i gesti accattivanti, ritengo che per la fratellanza la fede sia utile ma non necessaria, la cooperazione non sia esclusiva del credente, far scattare in una mente razionale il pungolo, il porsi domande su chi siamo e da dove veniamo, la curiosità verso la proposta cristiana sull'uomo è altra cosa. So di non sbagliarmi quando dico che Benedetto era sulla strada giusta, se non fosse stato silenziato soprattutto al cospetto dei più giovani con l'irrisione, le favole sulla gioventù filonazista, la balla dell'oscurantismo. Un uomo di pensiero bollato come pericoloso per le coscienze che si vogliono formare, questo è stato considerato e come tale trattato: Se non è roba da dittatura questa...Ma non vogliono sentirselo dire, non a caso appena sono spariti dai discorsi pontificali i riferimenti alla dittatura del relativismo e la parola verità sull'uomo è scattata la pace. Che paura vuoi che faccia uno che invita a confessarsi come quando si andava al catechismo? Perchè questo hanno capito dell'omelia di Bergoglio ai cardinali. Anzi, eliminerà finalmente il papato e il vaticano e l'odiata radio vaticana smetterà di parlare, elemosina e silenzio. Poveri illusi, non hanno capito che ciò che credono di aver gettato fuori dalla porta che hanno chiuso, probabilmente rientrerà dalla finestra che sentendosi al sicuro hanno spalancato

Anonimo ha detto...

Quindi, anonimo delle 16.06, il giorno che farà molto freddo e Francesco sarà raffreddato, sogni un Papa che si affaccia dal balcone con l'eskimo e la berretta di lana?

Anonimo ha detto...


Benedetto si fa male, va al prontosoccorso e prende il numero e fa la fila,

sono di Aosta: non ha fatto nessuna fila ed è stato chiamato il primario anche se in quel momento non era "di guardia"!

Anonimo ha detto...

Il cilicio lo usava chi lo ha preceduto, riportato in una sua biografia, non lui
Che tempismo aostano! Magari Bendetto avesse avuto tutto questo interventismo contro altre affermazioni non vere che lo riguadavano