venerdì 1 marzo 2013

L'incontro del Papa con i cardinali. Ouellet il più emozionato, Tagle e Schoenborn i più caldi (Izzo)

PAPA: OUELLET IL PIU' EMOZIONATO, TAGLE E SCHOENBORN I PIU' CALDI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 28 feb.

Al termine del breve discorso di commiato del Papa, i cardinali presenti oggi nella Sala Clementina piu' di 140, sono sfilati uno ad uno davanti a Benedetto XVI-Joseph Ratzinger. Non ha tradito particolari predilezioni, l'anziano Pontefice dimissionario, mentre rispondeva alle frasi di saluto e gratitudine che i porporati gli bisbigliavano.
Solo con il cardinale Stanislao Dziwisz e' stato lui a parlare per primo, forse per sollevare lo storico segretario di Giovanni Paolo II dall'imbarazzo di qualche frase "dal sen fuggita", e poi prontamente smentita, sullo "scendere dalla Croce" di un Papa che rinuncia. A strappare piu' di un sorriso a Papa Benedetto e' stato invece il filippino Luis Antonio Tagle, quello che piangeva al Concistoro del 24 novembre scorso, nel ricevere la berretta, e che il Papa dovette consolare. Oggi - si sara' detto il cardinale Tagle, che i media danno tra i possibili papabili - le parti si sono invertite, debbo tirarlo su' io, e cosi' ha sussurrato a lungo all'orecchio del Pontefice dimissionario, strappandogli poi una bella risata. A farlo sorridere con un'espressione di gratitudine e' riuscito anche il cardinale austriaco Christopher Schoenborn, il suo allievo nella teologia e sostenitore nelal lotta alla pedofilia, che gli ha donato - unico ad avere questa attenzione - un piccolo volumetto, che evidentemente Ratzinger ha molto apprezzato.
Sorridente pero' il Papa lo e' stato con tutti, rispondendo con garbo e attenzione a ciascuno. Scola ad esempio e' stato a colloquio qualche istante di piu' degli altri. Al presidente della Cei, Angelo Bagnasco, che lo salutava, il Pontefice dimissionario ha risposto battendogli affettuosamente un braccio. I capi dicastero Sandri e Piacenza (considerati forse a torto rispettivamente gli eredi di Sodano e Bertone) sono stati trattenuti un po' meno, anche se nei pochi secondi hanno parlato in fretta, come se dovessero dire qualcosa d'importante al Papa. Quasi attoniti due papabili piu' accreditati d'Oltreoceano, il brasiliano Odilo Scherer e lo statunitense Sean O'Malley, campione con Schoenborn della lotta alla pedofilia e molto amato in America Latina per il grande lavoro fatto negli Usa in aiuto dei latinos. Il piu' emozionato di tutti pero' era certamente Marc Ouellet, il religioso sulpiziano canadese chiamato due anni fa a guidare la Congregazione dei vescovi. Molto ratzingeriano anche nei modi, ha salutato con garbo e senza dir nulla e' andato via quasi subito.

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1 commento:

Luisa ha detto...

Se proprio vogliamo fare delle distinzioni, colui che mi è sembrato il più toccato e commosso è stato Monsignor Marini.
I cardinali dopo il saluto se ne sono andati ed è stato particolarmente commovente vedere il Santo Padre, dopo una fotografia, andarsene nel silenzio più assoluto, con il suo bastone, accompagnato solo dai suoi più vicini collaboratori.
Sarò troppo sensibile e forse il protocollo non lo prevedeva, ma se sono cardinale, e so che non vedrò più Benedetto XVI, resto fino all`ultimo, non perdo un solo secondo della sua presenza.