domenica 27 gennaio 2013

Bagnasco: ascolto tutti i vescovi e poi mi confronto con il Papa. Cattolici mobilitati contro antipolitica. A parole tutti ci danno ragione sulla crisi (Izzo)


BAGNASCO: ASCOLTO TUTTI I VESCOVI E POI CONFRONTO CON IL PAPA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 27 gen. 

"Le prolusioni nascono ascoltando certamente l'orizzonte della fede, la storia e la cronaca. Ma soprattutto ascolto il piu' possibile la voce degli altri vescovi che in piena liberta' mi propongono le loro osservazioni". Lo ha spiegato il cardinale Angelo Bagnasco, intervistato dalla trasmissione "A Sua Immagine" di Rai Uno alla vigilie del primo Consiglio Episcopale Permanente, che aprira' domani con una prolusione particolarmente attesa per il clima di campagna elettorale che vive il Paese. Rispondendo alle domande di Rosario Carello, il presidente della Cei ha rivelato come prepara questi testi. "Dopo un ampio giro di panorama che porta a definire gli aspetti principali propongo quanto emerge al Santo Padre, per mettere a fuoco con lui - ha chiarito il cardinale Bagnasco - i problemi centrali. 
L'udienza che mi concede prima degli incontri con i vescovi e' il vertice di un cammino di verifica".
"La Chiesa in Italia - ha ricordato il cardinale Bagnasco nell'intervista - e' una Chiesa di popolo, non elitaria, fatta di gruppi. Le associazioni ci sono ma regge soprattutto il sistema delle 25mila parrocchie che sono davvero vicine ai problemi delle persone, alle loro ansie e attese". Certo, ha pero' concluso Bagnasco, che ha visto pubblicate in questi giorni le sue prolusioni dal 2007 a oggi nel libro "La porta stretta" edito da Cantagalli, "non possiamo nasconderci che il secolarismo che invade il Vecchio Continente e il mondo intero si manifesta anche da noi come soggettizzazione individualistica della fede, che e' certo personale ma non puo' essere un atto individuale". 

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BAGNASCO: CATTOLICI MOBILITATI CONTRO ANTIPOLITICA


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 27 gen. 

"Nononostante l'antipolitica, che e' pericolosa rispetto alla democrazia in generale, a me pare di registrare, da un po' di tempo, un movimento e fermento a livello sociale culturale e politico, che vede l'impegno dei cattolici ma non solo dei cattolici". Lo ha affermato il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, intervistato da "A Sua Immagine", la trasmissione di Rai Uno, dedicata questa mattina al libro "La porta stretta" firmato dallo stesso porporato. "C'e' - ha aggiunto Bagnasco - una grande voglia di partecipAzione alla vita della societa', anche nella dimensione politica. Un germoglio molto positivo da incoraggiare e sostenere anche con quelle che si chiamano le riforme istituzionali". 

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CRISI: BAGNASCO, A PAROLE TUTTI CI DANNO RAGIONE


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 27 gen. 

"Serve una revisione del modello di sviluppo che e' dominante, dobbiamo rimettere la persona al centro dei processi produttivi, del lavoro, dell'industria, ma dobbiamo farlo non solo a parole". Lo ha affermato il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, in un'intervista al programma "A Sua Immagine" in onda su Rai Uno. "Tutti convengono su questo ma serve che si impegnino in termini plausibili e efficaci", ha aggiunto Bagnaso che domani aprira' con la sua prolusione i lavori del Consiglio Episcopale Permanente.
"Mettere l'uomo al primo posto - ha spiegato Bagnasco - significa mettere il profitto e la produzione al secondo in quanto debbono servire al bene non di una persona ma di tutta la comunita'". "Cio' - ha concluso il cardinale - ha implicazione pratiche notevolissime". 

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