venerdì 25 gennaio 2013

Benedetto XVI: Medio Oriente, per una pace sicura domani serve dialogo oggi


Benedetto XVI: Medio Oriente, per una pace sicura domani serve dialogo oggi

Un futuro di pace e di giustizia in Terra Santa ha bisogno di un presente di dialogo e di cooperazione. Lo ha affermato questa mattina Benedetto XVI nell’udienza concessa ai membri della Commissione Mista Internazionale per il Dialogo teologico tra la Chiesa Cattolica e le Chiese ortodosse. Anche per questo aspetto, il Papa ha auspicato ulteriori progressi perché il mondo conosca sempre meglio il Vangelo. Il servizio di Alessandro De Carolis:

Medio Oriente e Africa sono per i cristiani, insieme, terre di antica fede e di irrisolte difficoltà. Benedetto XVI non dimentica mai questo stato di cose e lo ha tenuto ben presente nel ricevere i membri della Commissione Mista Internazionale per il Dialogo teologico tra la Chiesa Cattolica e le Chiese ortodosse, in larga parte provenienti da quelle aree in cui, per l’appunto ha ricordato il Papa, “i cristiani, come individui e comunità, devono affrontare prove dolorose e difficoltà che sono fonte di profonda preoccupazione per noi tutti”: 

“I would like to assure all the faithful…

Vorrei assicurare tutti i fedeli del Medio Oriente della mia spirituale vicinanza e della mia preghiera perché questa terra, così importante nel piano di salvezza di Dio, possa essere diretta, attraverso un dialogo costruttivo e la cooperazione, a un futuro di giustizia e di pace duratura. Tutti i cristiani hanno bisogno di lavorare insieme nella reciproca accettazione e fiducia a servizio della causa della pace e della giustizia, in fedeltà alla volontà del Signore”. 

In precedenza, Benedetto XVI aveva dedicato una riflessione al lavoro della Commissione mista, giunta al traguardo di dieci anni di complesso confronto teologico, cui nel 2003 diedero vita le autorità ecclesiali delle Chiese Ortodosse Orientali e del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani. Dieci anni – ha rammentato il Pontefice – trascorsi a vagliare le modalità con cui le Chiese hanno espresso la loro comunione nei primi secoli. Durante gli incontri di questa settimana – in coincidenza con il periodo di preghiera per l’unità dei cristiani che si conclude oggi – a essere esplorata è stata in particolare la comunione e la comunicazione esistente fra le Chiese dei primi cinque secoli di storia cristiana: 

“In acknowledging the progress which has been made…

Nel riconoscere i progressi che sono stati compiuti, auspico che i rapporti tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse orientali continuino a svilupparsi in un fraterno spirito di collaborazione, in particolare attraverso lo sviluppo di un dialogo teologico in grado di aiutare tutti i seguaci del Signore a crescere nella comunione e a testimoniare davanti al mondo la verità salvifica del Vangelo”.

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