giovedì 3 gennaio 2013

Card. Tauran: mondo aperto al dialogo sulla questione di Dio


Vaticano: card. Tauran, mondo aperto al dialogo su questione di Dio

(ASCA) - Citta' del Vaticano, 3 gen 

Un mondo aperto al dialogo sulla questione di Dio. Cosi' il cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, in un'intervista all'Osservatore Romano, immagina lo scenario che si presenta in questo inizio d'anno.
Tra i maggiori impegni del 2012, ha aggiunto il cardinale, ''il dialogo con i musulmani. Purtroppo, alcune minoranze deviate, che strumentalizzano la religione per giustificare l'uso della violenza, o cercano di imporre a tutti, senza distinzioni, la legge islamica anche con la forza, costituiscono un pericolo non solo per le loro societa', ma anche per il mondo intero, e mettono in difficolta' il dialogo tra le religioni. Basta ricordare, in proposito, la sorte di alcune comunita' cristiane in Paesi come il Pakistan o la Nigeria. Nessuno e nessuna causa possono giustificare tali eccessi. Purtroppo, il peso dell'integralismo rischia di far dimenticare la dimensione religiosa e spirituale dell'islam''.
Il card. Tauran spiega che ''un particolare significato ha avuto la visita in Nigeria nel maggio scorso. Ho potuto constatare che i nigeriani vogliono rimanere insieme, nonostante le diversita' tra nord e sud. Ricordo con emozione la visita a una scuola tecnica, situata in una regione a maggioranza islamica. Gestita da un sacerdote cattolico, essa accoglie una trentina di ragazzi che lavorano il legno.
L'atmosfera e le relazioni tra i ragazzi sono state per me la prova che il dialogo interreligioso contribuisce anche al bene comune. Dimostrano che nonostante la drammaticita' di certe situazioni, e' possibile vivere e lavorare insieme''.
''Purtroppo'', prosegue il cardinale, ci sono anche altre situazioni ''meno incoraggianti'' come ''l'Egitto, Paese in piena trasformazione. Anche quest'anno il dialogo con Al Azhar si e' interrotto per scelta dei nostri partner musulmani. Per quanto ci riguarda, continuiamo a ribadire che le nostre porte sono sempre aperte a un dialogo sincero e rispettoso''.

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